T16 - O cameretta che già fosti un porto

/ T16 / / La ricerca degli altri per lenire la sofferenza / O cameretta che già fosti un porto Canzoniere, 234 Troviamo in questo sonetto il rovesciamento di un motivo fra i più presenti nel Canzoniere, cioè la ricerca della solitudine (Solo et pensoso i più deserti campi, T9, p. 467). Ormai l angoscia amorosa è così intollerabile per il poeta, che persino la solitudine diventa insostenibile. Egli sceglie dunque di confondersi tra la gente, per provare a lenire la sofferenza d amore. METRO Sonetto con schema di rime ABBA ABBA CDE CDE. 1-4 O cameretta che in passato (già) sei stata un rifugio (porto) dai miei pesanti sconvolgimenti (gravi tempeste) durante il giorno, ora sei il luogo in cui scaturisce (fonte) durante la notte un pianto che di giorno nascondo perché me ne vergogno. 8 O letticciuol che requie eri et conforto in tanti affanni, di che dogliose urne ti bagna Amor, con quelle mani eburne, solo ver me crudeli a sì gran torto! 5-8 O caro letto che eri [luogo di] riposo (requie) e consolazione nelle angosce così grandi [che vivevo], con quante lacrime ti bagna Amore, attraverso quelle mani bianchissime (eburne), così ingiustamente (a sì gran torto) crudeli solo verso di me! 11 Né pur il mio secreto e l mio riposo fuggo, ma più me stesso e l mio pensero, che, seguendol, talor levòmmi a volo; 9-11 Ma non fuggo soltanto la mia solitudine (il mio secreto) e il mio sonno ( l mio riposo), ma ancor più me stesso e i miei sentimenti ( l mio pensero), che, quando mi è capitato di assecondarli, talvolta mi hanno sollevato al di sopra delle cose terrene (levòmmi a volo); 14 e l vulgo a me nemico et odioso (chi l pensò mai?) per mio refugio chero: tal paura ò di ritrovarmi solo. 12-14 e cerco (chero) come mia salvezza (per mio refugio) chi mai l avrebbe pensato? la gente, [che prima consideravo] nemica e odiosa: tanto grande è la paura che ho di trovarmi da solo. 6 dogliose urne: letteralmente, vasi di dolore . 7 mani eburne: sono le mani di Laura. 9 secreto riposo: i termini indicano rispettivamente la camera e il letto. 11 levòmmi a volo: quasi un rapimento estatico. 13 chero: latinismo. Le parole valgono eburneo Quest aggettivo non è sulla bocca di tutti, visto che appartiene a un registro aulico. E non si può certo pretendere che si sappia che ebur in latino vuol dire avorio . Eppure anche chi non può definirsi dotto sa che un crocifisso può essere eburneo, che ebur- PARAFRASI 4 O cameretta che già fosti un porto a le gravi tempeste mie diurne, fonte se or di lagrime nocturne, che l dì celate per vergogna porto. nei sono i denti bianchissimi che invidiamo all amico o all amica e che eburnea è la torre appunto d avorio nella quale metaforicamente si rifugiano tutti coloro che mostrano disinteresse per il mondo e la società. Conosci altri aggettivi qualificativi che traggono origine da una precisa materia? Prova a elencarne alcuni. DENTRO IL TESTO Un rifugio che diventa luogo di dolore In cerca di compagnia 492 / IL TRECENTO I contenuti tematici Nelle quartine il poeta si rivolge alla propria stanza e al proprio letto. La prima in passato era un rifugio, ora invece è divenuta un luogo di dolore, nel quale egli sfoga le proprie sofferenze. Il letticciuol (v. 5), che un tempo gli dava riposo, ora viene inondato dalle sue lacrime. L immagine che segue è piuttosto complessa: Amore versa vasi (urne, v. 6) di lacrime attraverso le mani crudeli (v. 8) di Laura. La donna, creatura gentile, è ritratta come ingiustamente fredda nei suoi confronti. Del resto, il pensiero d amore che a volte ha permesso al poeta di sollevarsi ad altezze sublimi (talor levòmmi a volo, v. 11) allo stesso tempo ha alimentato in lui fantasie smentite

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento