Il magnifico viaggio - volume 1

25 30 35 40 45 50 55 ché lo spirito lasso non poria mai in più riposato porto né in più tranquilla fossa fuggir la carne travagliata et l ossa. so) porto questa speranza (spene); poiché il mio spirito stanco (lasso) non potrebbe mai abbandonare (fuggir) il corpo travagliato e le ossa in un porto più riparato (riposato) né in una tomba (fossa) più tranquilla. Tempo verrà anchor forse ch a l usato soggiorno torni la fera bella et mansueta, et là v ella mi scorse nel benedetto giorno volga la vista disiosa et lieta, cercandomi: et, o pieta!, già terra infra le pietre vedendo, Amor l inspiri in guisa che sospiri sì dolcemente che mercé m impetre, et faccia forza al cielo, asciugandosi gli occhi col bel velo. Laura tornerà in quel luogo e pregando sulla tomba del poeta otterrà da Dio misericordia per lui 27-39 Forse ci sarà ancora un giorno in cui la belva (fera) bella e mansueta [Laura] tornerà al luogo dove era solita soggiornare (usato soggiorno) e volgerà lo sguardo (la vista), desideroso [di vedermi] e lieto, in quel punto dove mi vide in quel giorno benedetto, cercandomi: e, o spettacolo degno di compassione! (o pieta!), vedendo [il mio corpo] ormai ridotto in polvere tra le pietre, Amore la ispirerà in modo che essa sospiri così dolcemente da ottenere per me compassione (mercé) e da forzare Dio (cielo), asciugandosi gli occhi con il suo bel velo. Da be rami scendea (dolce ne la memoria) una pioggia di fior sovra l suo grembo; et ella si sedea humile in tanta gloria, coverta già de l amoroso nembo. Qual fior cadea sul lembo, qual su le treccie bionde, ch oro forbito et perle eran quel dì, a vederle; qual si posava in terra, et qual su l onde; qual, con un vago errore girando, parea dir: Qui regna Amore. Nuova rievocazione di Laura immersa nella natura che le rende omaggio Quante volte diss io allor pien di spavento: Costei per fermo nacque in paradiso. Così carco d oblio il divin portamento e l volto e le parole e l dolce riso m aveano, et sì diviso Estasi del poeta di fronte alla bellezza di Laura 28 usato soggiorno: Valchiusa. 29 fera bella et mansueta: ossimoro che paragona Laura a una fiera, una belva feroce, perché ha fatto innamorare il poeta e non corrisponde al suo amore, ma anche mansueta, perché non ne ha colpa, non essendoci in lei alcuna volontà di danneggiarlo. 40-52 Dai bei rami cadeva (è dolce ricordarlo) una pioggia di fiori sopra il suo grembo; ed ella si sedeva, umile in una gloria così grande, già ricoperta da questa nuvola (nembo) amorosa. Qualche fiore cadeva sull orlo della veste (lembo), qualcuno sulle trecce bionde, che quel giorno sembravano oro splendente (forbito) e perle; qualcun altro si posava al suolo e qualcun altro ancora sull acqua (su l onde); qualcuno muovendosi a tondo (girando) nell aria con una graziosa voluta (con un vago errore) sembrava dire: «Qui regna Amore . 53-65 Quante volte allora, pieno di timore, dissi: «Costei è nata certamente (per fermo) in paradiso . Il portamento divino, il suo volto, le sue parole e il suo dolce sorriso mi avevano fatto dimenticare me stesso (carco d oblio [ ] m aveano) e mi avevano allontanato dalla realtà (da l imagine vera) al pun- 31 nel benedetto giorno: quando il poe- ta la incontrò in quel luogo. 32 vista disiosa: lo sguardo di Laura desidera vedere il poeta (nell immaginazione di quest ultimo). 38 et faccia forza al cielo: a perdonare i miei peccati e dunque a concedermi la salvezza eterna. 44 tanta gloria: l omaggio da parte del- la natura. 45 amoroso nembo: la nuvola dei fiori. 48 oro perle: l oro rimanda al biondo dei capelli, le perle al bianco dei fiori che vi si posano. L AUTORE / FRANCESCO PETRARCA / 477

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento