T2 - La lussuria, questa terribile nemica

SCRIVERE PER... DESCRIVERE 6 La condizione di Petrarca non è molto diversa da quella che chiamiamo malinconia . Descrivi con parole tue, e possibilmente servendoti di alcune metafore, questo stato d animo in un testo di circa 20 righe. RACCONTARE 7 Prova a riscrivere il dialogo immaginando un diverso atteggiamento di Francesco, più combattivo e non disposto a riconoscere il male che lo attanaglia. 8 Hai mai provato la condizione di cui è vittima Petrarca? Anche a te capita, in certi momenti, di provare indifferenza per i doveri quotidiani e di sentirti incapace per stanchezza o svogliatezza di vivere con gioia le esperienze della vita? Racconta in un testo di circa 30 righe. CONFRONTARE 9 Come scrivevano i letterati antichi, all insoddisfazione di sé spesso si reagisce cercando rimedio nell inquieto vagabondare. Leggi questi due brani tratti da due opere del filosofo latino Seneca ed evidenzia in un testo di circa 20 righe i punti di contatto con le osservazioni contenute nel dialogo petrarchesco. Si intraprende un viaggio dopo l altro, e si muta uno spettacolo con l altro. Come dice Lucrezio: in tal modo ciascuno cerca di fuggire sé stesso. Ma a che gli giova se ciò non gli riesce? Ciascuno segue sé stesso, compagno molestissimo. Adunque dobbiamo sapere che soffriamo non per colpa di luoghi, ma per colpe nostre. (De tranquillitate animi 2, 14-15) Tu pensi che sia capitato solo a te, e te ne meravigli come di un fatto strano, che con un viaggio così lungo e passando attraverso luoghi così diversi tu non sia riuscito a scuotere la tristezza e il peso che grava sulla tua mente. Ma non basta mutare il cielo sotto il quale vivi, tu devi mutare l anima. Se anche tu varchi l ampio mare e tu veda ritirarsi indietro terre e città, come dice il nostro Virgilio, ti seguiranno sempre dovunque tu vada i tuoi difetti. Ad un tale, che si lagnava di questo, Socrate rispose: «Perché ti meravigli che i viaggi non ti giovino a nulla, se nei viaggi non fai che portare in giro te stesso? (Epistola 28, 1-2) La lussuria, questa terribile nemica / T2 / Secretum, II / Il dissidio tra fede e passione / Nel secondo dialogo del Secretum, da cui riportiamo il brano, si analizzano i peccati capitali. Qui sant Agostino appare nelle vesti di una sorta di padre confessore, che esorta Petrarca a trovare la via verso la salvezza attraverso l umile analisi delle sue debolezze. 5 Agostino Come sono le fiamme della lussuria1 che ti accendono? FrAncesco A tratti così forti, è vero, che mi addolora gravemente non essere nato insensibile. Preferirei essere una qualche immobile pietra, piuttosto che venir scosso da tanti turbamenti della carne. Agostino Eccoti dunque qualcosa che ti allontana moltissimo da ogni meditazione sulla divinità. La celeste dottrina di Platone2 non c insegna altro che questo: l a nima deve essere tenuta lontana dalle voluttà3 del corpo e le immagini di queste vanno da essa erase,4 sì che possa salire pura e libera alla contemplazione dei 1 lussuria: è uno dei sette vizi capitali e indica la soddisfazione sessuale fine a sé stessa. 2 Platone: filosofo greco (427-347 a.C.), il cui messaggio viene interpretato da Petrarca (come spes- so avveniva durante l'età medievale) in chiave cristiana. 3 voluttà: piaceri. 4 erase: cancellate, allontanate. L AUTORE / FRANCESCO PETRARCA / 429

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento