Il magnifico viaggio - volume 1

111 L un l altro ha spento; ed è giunta la spada col pasturale, e l un con l altro insieme per viva forza mal convien che vada; 114 però che, giunti, l un l altro non teme: se non mi credi, pon mente a la spiga, ch ogn erba si conosce per lo seme. 117 In sul paese ch Adice e Po riga, solea valore e cortesia trovarsi, prima che Federigo avesse briga; 120 or può sicuramente indi passarsi per qualunque lasciasse, per vergogna, di ragionar coi buoni o d appressarsi. 123 Ben v èn tre vecchi ancora in cui rampogna l antica età la nova, e par lor tardo che Dio a miglior vita li ripogna: 126 Currado da Palazzo e l buon Gherardo e Guido da Castel, che mei si noma, francescamente, il semplice Lombardo. 129 Dì oggimai che la Chiesa di Roma, per confondere in sé due reggimenti, cade nel fango, e sé brutta e la soma . 109 L un l altro ha spento: la Chiesa ha oscurato l Impero, nel senso che il papa ha usurpato il potere dell imperatore; dunque è il pontefice il primo responsabile della corruzione. 109-110 spada pasturale: la prima è il simbolo del potere temporale, il secondo (il pastorale è il bastone vescovile) dell autorità religiosa. Dante afferma così che il potere temporale procede congiunto con quello spirituale. 110 insieme: uniti in una stessa persona, il papa. 113 pon mente a la spiga: considera gli effetti (la spiga, cioè il frutto), nefasti, di questa congiunzione dei due poteri. 114 ogn erba seme: traduce quasi letteralmente un passo del Vangelo: unaquaeque arbor de fructu suo cognoscitur ( ogni albero si riconosce dal suo frutto , Luca, 6,44). 115 Adice e Po: attraverso i due fiumi Dante intende indicare genericamente l Italia settentrionale. 117 Federigo avesse briga: il poeta si rife- 109-114 Ora il sole del Papato ha spento quello dell Impero; e la spada è unita al pastorale, ma (e) è inevitabile (convien) che i due poteri, uniti dalla forza e dalla violenza (insieme per viva forza), producano effetti negativi (mal vada); questo [accade] perché, essendo commisti (giunti), l uno non teme l altro: se non sei d accordo con questa mia analisi, guarda i frutti (pon mente a la spiga), poiché ogni pianta si conosce dal grano (seme) che essa produce. 115-120 Nella regione che è irrigata dall Adige e dal Po solevano essere diffusi il valore militare e la liberalità (valore e cortesia), prima che l imperatore Federico II di Svevia entrasse in conflitto con il papa (avesse briga); ora può tranquillamente attraversare quella regione (indi passarsi) chiunque prima passandovi evitasse (lasciasse), per vergogna, di parlare con le persone perbene o anche solo di avvicinarsi a loro (d appressarsi). 121-126 In verità (Ben) ci sono ancora tre uomini anziani nella cui persona (in cui) l antica età rimprovera quella presente (la nova), e a essi rincresce che Dio tardi tanto (par lor tardo) a chiamarli (li ripogna) a miglior vita: Corrado da Palazzo e il valente Gherardo e Guido da Castello, che è meglio conosciuto (mei si noma) con il soprannome, foggiato secondo l uso francese (francescamente), di leale (semplice) Lombardo. 127-129 Puoi ormai concludere (Dì oggimai) che la Chiesa di Roma, per il fatto che confonde in sé stessa due poteri (reggimenti), cade nel fango, insozzando (e brutta) sé stessa e il peso che si è assunta (la soma). risce alla lotta, nella prima metà del Duecento, tra Federico II di Svevia e la Chiesa, un contrasto che aveva provocato la divisione dei Comuni italiani tra guelfi e ghibellini. 118 passarsi: è passivo impersonale a cui si lega il per (al verso successivo) che introduce il complemento d agente. 119 per vergogna: delle proprie colpe o delle proprie pessime qualità. 121 tre: indica genericamente un numero molto basso. 122 l antica età: che si rispecchia in loro. 124-125 Currado da Castel: Corrado III dei conti di Palazzo di Brescia fu vicario di Carlo d Angiò, podestà di Firenze nel 1276 e podestà di Piacenza nel 1289; Gherardo da Camino fu nel 1266 capitano generale di Feltre e Belluno e poi, dal 1283 alla morte (avvenuta nel 1306), capitano generale di Treviso; Guido da Castello era un nobiluomo della famiglia guelfa dei Roberti di Reggio Emilia. 125 mei si noma: letteralmente, meglio si chiama . 126 francescamente: come dicevano i fran- cesi . semplice: l aggettivo simple significava, in francese antico, schietto , leale . Lombardo: ai tempi di Dante in Francia gli italiani erano chiamati Lombardi . 128 due reggimenti: di nuovo il potere temporale e quello spirituale. 129 la soma: cioè il governo civile, oppure, secondo altri commentatori, il compito proprio, ovvero l incarico religioso. Le parole valgono briga Qualche linguista collega l origine quanto mai incerta di questo vocabolo alla voce celtica briga, che significa forza . Si può supporre che l agitarsi di una forza produca la briga, ovvero noia, fastidio, molestia. Effettivamente è una bella seccatura «prendersi una briga , cioè assumersi un incarico sgradito ed entrare in una faccenda intricata che è sicuramente fonte di preoccupazioni. Capita a tutti, purtroppo, di avere a che fare con un attaccabrighe: che cosa significa concretamente l espressione «attaccare brighe ? L AUTORE / DANTE ALIGHIERI / 359

Il magnifico viaggio - volume 1
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Dalle origini al Trecento