Il magnifico viaggio - volume 1

così mi chiese questi per maestro a guerir de la sua superba febbre; domandommi consiglio, e io tacetti perché le sue parole parver ebbre. mi richiese come medico (per maestro) affinché lo guarissi dalla febbre della sua superbia; mi domandò (domandommi) consiglio, ma (e) io tacqui perché le sue parole mi sembrarono deliranti (ebbre). 102 E poi ridisse: Tuo cuor non sospetti; finor t assolvo, e tu m insegna fare sì come Penestrino in terra getti. 100-102 Egli (E ) poi aggiunse: Il tuo animo non abbia timore di peccare (non sospetti); ti assolvo sin d ora (finor), ma tu insegnami (m insegna) il modo per far sì che io riesca a sbaragliare Palestrina. 105 Lo ciel poss io serrare e diserrare, come tu sai; però son due le chiavi che l mio antecessor non ebbe care . 103-105 Come tu sai, io posso chiudere (serrare) e aprire (diserrare) le porte del cielo; perciò (però) sono due le chiavi che il mio predecessore rifiutò (non ebbe care) . 108 Allor mi pinser li argomenti gravi là ve l tacer mi fu avviso l peggio, e dissi: Padre, da che tu mi lavi 111 di quel peccato ov io mo cader deggio, lunga promessa con l attender corto ti farà tr unfar ne l alto seggio . 106-111 Allora quegli (li) argomenti autorevoli (gravi) mi spinsero a un punto dove (là ve) il silenzio mi parve peggiore decisione rispetto al parlare (mi fu avviso l peggio), e dissi: Padre, poiché (da che) tu mi assolvi (lavi) da quel peccato nel quale io ora (mo) sono costretto a cadere (cader deggio), [sappi che] promettere molto e mantenere poco (lunga promessa con l attender corto) ti farà trionfare sul tuo autorevole trono (ne l alto seggio) . 114 Francesco venne poi, com io fu morto, per me; ma un d i neri cherubini li disse: Non portar: non mi far torto. 117 Venir se ne dee giù tra miei meschini perché diede l consiglio frodolente, dal quale in qua stato li sono a crini; 120 ch assolver non si può chi non si pente, né pentere e volere insieme puossi per la contradizion che nol consente . 96 99 123 Oh me dolente! come mi riscossi quando mi prese dicendomi: Forse tu non pensavi ch io lo co fossi! . [ ] . 102 Penestrino: Palestrina (l antica Prene- ste) era un feudo dei Colonna, principali oppositori di Bonifacio VIII. Lì si erano asserragliati diversi nemici del pontefice (tra loro il poeta Iacopone da Todi). Dopo un lungo assedio, Bonifacio espugnò la città (1298), che poi fece radere al suolo (1299). 104 son due le chiavi: due chiavi incrociate sono sullo stemma pontificio a significare il potere di aprire e chiudere, cioè assolvere o condannare i peccatori. 105 mio antecessor: Celestino V aveva abdicato nel 1294, favorendo così l elezione di Bonifacio. 112-120 Poi, quando morii, san Francesco si presentò a richiedermi (venne per me); ma un demonio gli (li) disse: Non prenderlo con te (Non portar): non mi fare un torto. Costui deve scendere tra i miei servi (meschini), perché offrì un consiglio fraudolento, dopo il quale (dal quale in qua) gli sono stato alle calcagna (a crini); poiché (ch ) non si può assolvere una persona che non sia pentita, e non si può (puossi) pentirsi e al tempo stesso (insieme) volere a causa della contraddizione che non lo permette (nol consente) . 121-123 Oh povero me! come mi risvegliai bruscamente quando mi afferrò dicendomi: Forse tu non pensavi che io fossi filosofo (lo co)! . 107 l tacer: un silenzio che sarebbe equi- valso a un diniego. 110 lunga promessa con l attender corto: questo è il consiglio fraudolento offerto da Guido a Bonifacio. Quest ultimo attestano le cronache dell epoca riuscì ad avere la meglio sui Colonna promettendo loro la restituzione delle prerogative precedentemente possedute: promessa poi non mantenuta. 112 Francesco: è san Francesco a chiedere l anima di Guido, per portarla in Paradiso, in quanto questi si era fatto francescano. 113 un d i neri cherubini: uno dei demòni, gli angeli ribellatisi a Dio e dunque precipitati all Inferno. 117 a crini: letteralmente, attaccato ai capelli . 119 volere: avere intenzione di commettere il peccato. 120 per la contradizion che nol consente: è espressione tecnica della filosofia scolastica, che significa poiché ciò è contraddittorio dal punto di vista logico . 121 mi riscossi: Guido si risveglia bruscamente dall illusione alla quale lo aveva indotto con l inganno Bonifacio. 123 lo co: esperto di logica. L AUTORE / DANTE ALIGHIERI / 357

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento