Percorso 1 - Gli stili delle tre cantiche

Percorso 1 Gli stili delle tre cantiche Inferno, XXII, 133-151 Purgatorio, II, 76-90; 106-117 Paradiso, XXX, 38-69 T18 T19 T20 DIO Paradiso terrestre Sfera del fuoco EMPIREO Cori an gelic i Candida rosa Sfera dell aria RR TE A Porta del Purgatorio Catone Uscita dall Inferno Valletta fiorita Sfera dell aria ANTIPURGATORIO, SPIAGGIA Natural burella Emisfero delle acque Da un punto di vista linguistico, la Divina Commedia ha dato al volgare fiorentino la legittimazione per diventare la lingua letteraria degli italiani. Dante ha saputo mostrare che la nuova lingua possedeva ormai potenza e duttilità espressiva, nonché ampiezza e precisione terminologica, non inferiori al latino. Tuttavia va evidenziato, a proposito dello stile, come le scelte lessicali e retoriche differiscano molto tra una cantica e l altra. Qui di seguito proveremo a mostrare tale assunto nella concretezza di alcuni passi specifici. Vogliamo iniziare proprio dalla questione dello stile, perché entrare nella dimensione stilistica del poema significa addentrarsi in profondità nel mondo poetico dantesco. Commedia e tragedia Come abbiamo visto, secondo il sistema classico dei generi letterari la commedia è un opera che presenta un inizio difficile, talvolta tragico, ma che si conclude con un esito felice. La commedia era tradizionalmente un genere basso, comico appunto, ben diverso dall epica e dalla tragedia, i generi alti per definizione. Nell accezione dantesca, però, il termine commedia indica un opera che presenta una sostanziale mescolanza tra i diversi generi (dal più basso al più alto). Ciò impone una conseguente scelta linguistica: dai toni dello stile basso caratteristici dell Inferno alla raffinatezza lessicale dello stile elevato del Paradiso, passando per le tonalità elegiache dello stile medio del Purgatorio. La commistione degli stili In ciò la Divina Commedia segna una discontinuità con le opere precedenti: contrariamente alla teoria degli stili medievale, che distingueva per i testi letterari tre diversi livelli formali (sublime, medio e umile) a seconda della materia trattata, Dante abbraccia ora una radicale idea di commistione dei registri linguistici. L amplissima escursione di contenuti, di sentimenti, di tipi di discorso che convivono nel poema impone di mettere a frutto tutte le risorse linguistiche e stilistiche. Il risultato è una lingua che, per usare ancora una volta le parole di Erich Auerbach, «appare quasi un L AUTORE / DANTE ALIGHIERI / 343

Il magnifico viaggio - volume 1
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Dalle origini al Trecento