Il magnifico viaggio - volume 1

20 25 30 35 40 45 cacciatori? Certo la scellerata non si abbevera alle acque precipiti del Po,6 né al tuo Tevere,7 ma le sue8 fauci infettano ancora la corrente dell Arno impetuoso, e si chiama Firenze, forse non sai?, questo crudele flagello. Questa è la vipera avventatasi contro le viscere della madre; questa è la pecora malata che infetta col suo contagio il gregge del suo pastore; questa la scellerata ed empia Mirra che arde per gli amplessi del padre Cinira;9 questa è quella Amata furiosa che, rifiutate le nozze fatali, non ebbe paura di prendersi per genero colui che i fati vietavano, anzi lo eccitò furibonda alla guerra e infine, pagando il fio delle audacie malvagie, si impiccò.10 Invero cerca di dilaniare la madre sua11 con viperina12 ferocia quando aguzza le corna della ribellione contro Roma, che la fece a immagine e somiglianza sua. Invero, evaporando l umore corrotto esala fumi pestilenziali13 e i greggi vicini,14 ignari, ne sono contagiati, quando seducendoli con false blandizie e menzogne si associa i confinanti e associatili li dissenna. Invero arde per gli amplessi paterni quando con malvagia procacità tenta di far violenza al consenso nei tuoi riguardi del sommo pontefice, che padre è dei padri.15 Invero resiste al comandamento di Dio col venerare l idolo della propria volontà, quando disprezzando il re legittimo non arrossisce la folle di patteggiare con un re non suo16 diritti non suoi per aver facoltà di far male. Ma badi alla corda con cui si lega, la forsennata donna.17 Ché spesso, uno si consegna al reprobo senno per fare, così consegnato, le cose che non dovrebbe fare; e sebbene siano azioni ingiuste, giusti tuttavia i castighi sono riconosciuti. Su dunque, rompi gli indugi, nuova prole di Iesse,18 trai la tua fede dagli occhi del Signore Dio degli eserciti, al cui cospetto tu operi e abbatti questo Golia con la fionda della tua saggezza e con il sasso della tua forza; poiché con la sua caduta la notte e l ombra della paura coprirà il campo dei Filistei;19 fuggiranno i Filistei e sarà liberato Israele. Allora la nostra eredità, che, a noi tolta, incessantemente piangiamo, ci sarà restituita per intero; e come ora, memori della sacrosanta Gerusalemme, esuli gemiamo in Babilonia,20 così allora cittadini e respirando nella pace ricorderemo nella gioia le miserie della confusione. Scritto in Toscana alla sorgente dell Arno, il 17 aprile [1311], l anno primo della faustissima venuta in Italia del divo Enrico. 6 alle acque del Po: alle acque impetuo- se del Po. Dante intende dire che l artefice della ribellione, Firenze, non è in Nord Italia. 7 tuo Tevere: il possessivo si spiega con la convinzione che Roma dovesse appartenere all imperatore. 8 sue: della volpe. 9 Mirra Cinira: Mirra è l eroina del mito greco che si innamorò del padre Cinira a cui si unì fingendosi un altra donna. 10 Amata furiosa si impiccò: nell Eneide di Virgilio la regina Amata, moglie del re Latino, si oppose alle nozze della figlia Lavinia con Enea, propugnando invece quelle con Turno, re dei Rutuli. Si uccise per il dolore di aver provocato contro i Troiani una guerra funesta per il proprio popolo. 11 madre sua: Roma, che secondo la tradi- 320 / LE ORIGINI E IL DUECENTO zione aveva fondato l antica Firenze. 12 viperina: propria della vipera. 13 esala fumi pestilenziali: fuor di metafora, diffonde il morbo della ribellione. 14 i greggi vicini: le città circostanti. 15 padre dei padri: il papa. 16 un re non suo: Roberto d Angiò, re di Napoli, con il quale Firenze era alleata in funzione antimperiale. 17 forsennata donna: altra personificazione di Firenze. 18 nuova prole di Iesse: Arrigo VII è associato a David, re di Israele, figlio di Iesse. 19 Filistei: i nemici del popolo di Israele. 20 esuli gemiamo in Babilonia: cioè in esilio. Tutto il passo finale è incentrato sul riferimento al racconto biblico della schiavitù subìta dal popolo di Israele. Le parole valgono scellerato La qualifica di scellerato è un ingiuria che va ben soppesata, come sa chi studia il latino e conosce il significato di scelus, cioè delitto : una persona a cui affibbiamo questo titolo ha commesso (o è capace di commettere) azioni atroci e criminali. A meno che sulla nostra bocca appaia un sorrisetto scherzoso: in questo caso, l accusa di scelleratezza diventa l ironico rimbrotto per il monello o per l amico che ci ha giocato un tiro scanzonato e, in fondo, spiritoso. Anche un pensiero o un comportamento possono essere scellerati: in tal caso, l aggettivo può essere sostituito con dei sinonimi. Individua quale tra questi non lo è: abietto; malvagio; nefando; perfido; indolente.

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento