D2 - I testi classici scrigno dei valori cristiani

DOCUMENTO 2 I testi classici scrigno dei valori cristiani Sant Agostino, De doctrina christiana Nato a Tagaste in Numidia (Africa settentrionale) nel 354, Aurelio Agostino è uno dei grandi Dottori della Chiesa occidentale. Figlio di un decurione pagano e di una cristiana, Agostino trascorre una giovinezza dissipata in patria e in Italia, dove insegna retorica, prima a Roma, poi a Milano. Qui matura la crisi spirituale che lo porta ad abbracciare il cristianesimo e a ricevere il battesimo da sant Ambrogio, nel 387. Successivamente torna in Africa, diventa sacerdote nel 391 e quattro anni dopo viene eletto vescovo di Ippona, dove muore nel 430, all età di settantasei anni. Fra l enorme mole di opere teologiche, mistiche, filosofiche e polemiche che fanno di Agostino uno dei pensatori più importanti della cultura occidentale, ricordiamo le due più importanti: il De civitate Dei (La città di Dio) e le Confessiones (Confessioni): la prima è un apologia (o difesa) del cristianesimo, destinata a influenzare tutto il pensiero politico medievale; la seconda è uno scritto autobiografico, in cui l autore descrive la propria vita, con particolare attenzione alla conversione religiosa. L opera da cui antologizziamo il brano seguente, il De doctrina christiana, iniziata nel 397 e conclusa nel 426, è un trattato didattico in 4 libri sul modo corretto di interpretare le Sacre Scritture. L autore Alcuni princìpi cristiani vengono sostenuti anche in epoca classica ma, in quanto derivati da Dio, essi sono di esclusiva proprietà cristiana. Questo è il punto di vista di quanti considerano la classicità solo un cumulo di inganni. Secondo Agostino, invece, quel patrimonio è depositario di verità utili al cristiano. sbagliato associare classicità e politeismo. I testi pagani, interpretati correttamente, possono promuovere un obiettivo del cristianesimo: l adorazione di un solo Dio. L autore conclude giustificando il proprio metodo allegorico: esso non comporta un appropriazione illecita, ma la razionale e doverosa riconquista di una ricchezza di saperi originata da Dio. La tradizione pagana deve essere ignorata o combattuta? Sant Agostino rovescia l opinione comune, secondo la quale il cristianesimo deve difendersi dagli attacchi portati dagli argomenti e dalla visione del mondo dei pagani. Al contrario, qui egli sostiene che dentro le opere classiche sono occultati precetti fondamentali per ogni cristiano. Si tratta di leggerle allegoricamente, estraendo cioè i valori ideologici e morali promossi direttamente da Dio. Riguardo ai cosiddetti filosofi [ ] nell ipotesi che abbiano detto cose vere e consone con la nostra fede, non soltanto non le si deve temere ma le si deve loro sottrarre come da possessori abusivi e adibirle all uso nostro. Ci si deve comportare come gli Ebrei con gli Egiziani. Questi non solo veneravano gli dèi ed imponevano a Israele oneri gravosi che il popolo detestava fino a fuggirne, ma diedero loro vasi e gioielli d oro e d argento e anche delle vesti. Il popolo ebraico all uscita dall Egitto di nascosto se li rivendicò come propri, per farne diciamo così un uso migliore. Non fecero ciò di loro arbitrio ma per comando di Dio, e gli Egiziani a loro insaputa glieli prestarono:1 ed effettivamente erano cose delle quali essi non facevano buon uso! Lo stesso si deve dire di tutte le scienze dei pagani. Esse non racchiudono solo invenzioni simulate e superstiziose come pure gravi pesi che costringono a un lavoro superfluo, cose tutte che ciascuno di noi, uscendo dal mondo pagano al seguito di Cristo, deve detestare ed evitare. Contengono insieme a questo anche arti liberali,2 più consone con il servizio della verità, e alcuni utilissimi precetti morali; presso di loro si trovano anche alcune verità sul culto dell unico Dio. Tutto questo è come il loro oro e argento, che essi non inventarono ma estrassero da certe chiamiamole così miniere della divina Provvidenza, che si espande dovunque. vero che essi nella loro perversione e iniquità ne abusano per rendere culto ai loro dèi; non per questo però il cristiano, pur separandosi con lo spirito dalla loro miserabile società, deve buttar via tali ritrovati, qualora servano alla giusta missione di predicare il Vangelo. 1 Ci si deve prestarono: si allude al passo biblico che narra la fuga dall Egitto del popolo ebraico, il quale si trovava ridotto in schiavitù e che, secondo Agostino, sarebbe stato legittimato da Dio a riprendersi ciò che gli era stato sottratto. 30 / LE ORIGINI E IL DUECENTO 2 arti liberali: così vengono definite nel Medioe- vo le attività che richiedono un applicazione intellettuale e per questo si oppongono alle cosiddette arti meccaniche , che invece necessitano di un applicazione manuale.

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento