Il magnifico viaggio - volume 1

5 cose vivono,5 che la mia vita duri per alquanti anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d alcuna. E poi piaccia a colui che è sire de la cortesia,6 che la mia anima se ne possa gire a vedere la gloria de la sua donna, cioè di quella benedetta Beatrice, la quale gloriosamente mira ne la faccia7 di colui qui est per omnia secula benedictus.8 5 colui vivono: colui dal quale tutte le cose ricevono esistenza. una perifrasi per indicare Dio attraverso un espressione che riprende la preghiera liturgica del Mattutino dei defunti (a sua volta da Luca, 20,38: Deus autem non est mortuorum, sed vivorum; omnes enim vivunt ei, Dio non è dei morti, ma dei viventi; tutti infatti vivono per lui ). 6 colui cortesia: Dio, in quanto «generoso dispensatore di misericordia, ma anche fonte di quelle virtù cortesi da cui è informata tutta l esperienza terrena d amore (Ciccuto). 7 mira ne la faccia: contempla il volto. 8 qui est per omnia secula benedictus: che è benedetto per tutti i secoli . Si tratta di una citazione paolina (Romani, 1,25; 9,5; 2 Corinzi, 11,31). DENTRO IL TESTO Il proposito di un canto più alto Una chiusura solenne I contenuti tematici Beatrice è morta (cap. 28) e ora l immaginazione del poeta la rappresenta come una santa, emblema della direzione e del significato dell esistenza. Se la Vita nuova era nata quando Dante aveva avvertito il senso più profondo del suo amore per Beatrice, dopo avere acquistato coscienza della novità della propria poesia all interno dello Stilnovo, adesso il poeta manifesta l esigenza di cantare la sua donna più degnamente (r. 3), in un opera che forse non gli è ancora chiara nei particolari, ma della quale intuisce l ingente portata. Gli studiosi vedono in questo ancora nebuloso riferimento un allusione alla Divina Commedia. Le scelte stilistiche Pur nella sua brevità (peraltro speculare a quella del primo capitoletto dell opera, quello introduttivo), l ultimo capitolo presenta un impostazione elegante e solenne, come testimoniano la chiusa latina e anche, poco prima, l espressione colui a cui tutte le cose vivono (rr. 4-5), che riprendono precisi passi scritturistici. Tali allusioni bibliche hanno lo scopo di evidenziare il clima religioso e il piano già tutto ultraterreno su cui è ormai proiettata la figura di Beatrice. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Quale sforzo Dante afferma di voler compiere? ANALIZZARE 2 Per indicare Dio l autore scrive prima colui a cui tutte le cose vivono (rr. 4-5) e poi colui che è sire de la cortesia (r. 6). Di quale figura si tratta? INTERPRETARE 3 In che cosa potrà essere consistita la mirabile visione (r. 1) di cui parla l autore? SCRIVERE PER... CONFRONTARE 4 Confronta il primo capitoletto in prosa ( T1, p. 265) con quest ultimo. Quali sono le analogie? Quali le differenze? 284 / LE ORIGINI E IL DUECENTO Dante e Beatrice contemplano la costellazione dei Gemelli, i pianeti e la Terra, XIII secolo. Venezia, Biblioteca Marciana.

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento