Specchi incantati - volume A

C era una volta... ANALISI ATTIVA Una voglia di troppo La condizione di equilibrio su cui si apre Raperonzolo viene rapidamente turbata da un fatto piuttosto assurdo, il baratto di una bambina con degli ortaggi. La futura madre, infatti, è presa da una voglia , tipica della gravidanza, di mangiare un determinato alimento. Il desiderio di assaporare i raperonzoli che crescono nel vicino giardino di una maga di nome Gothel si trasforma presto in un intensa brama che consuma la donna anche nel fisico, rendendola pallida e smunta (r. 12). Spinto dal timore per la salute di sua moglie, il marito si introduce segretamente nel giardino per rubare la pianta una prima volta e poi una seconda, quando viene scoperto dalla maga, che gli propone un patto del tutto svantaggioso: il nascituro in cambio dei raperonzoli. Ci attenderemmo un netto rifiuto: e invece egli accetta l iniqua condizione dello scambio e, insieme con la moglie, sparisce di scena, per non rientrarvi mai più. La bambina, rimasta quindi sin dalla nascita nelle grinfie della maga, porta inscritta la colpa dei genitori e il prezzo da loro pagato nel nome datole, Raperonzolo , ironica allusione alla moneta con cui è stata acquistata. 1. La voglia di mangiare i raperonzoli (sono possi- 2. Il futuro padre si comporta bili più risposte) a da irresponsabile, perché sa di violare un di vieto. a è dovuta al fatto che i raperonzoli sono belli, freschi e verdi. b da marito preoccupato, perché corre un ri schio per amore della moglie. b è il capriccio tipico di una donna viziata. c è un desiderio irrazionale. c da sciocco, perché avrebbe potuto chiedere il permesso alla strega. d è dovuta alla volontà di mangiare cibi sani e nutrienti in gravidanza. d da vigliacco, perché non ha il coraggio di sfi e è alimentata dal desiderio di sfidare una proi dare la strega. bizione. f si placa dopo aver gustato il cibo desiderato. g aumenta dopo aver gustato il cibo desiderato. Prigioniera della nuova madre Raperonzolo cresce con Gothel, che a tutti gli effetti occupa il ruolo della madre. Come aveva promesso al momento dell accordo (Sarà trattato bene e io sarò a lui come una madre, rr. 37-38), la strega non fa mancare nulla a Raperonzolo, anzi, la circonda di una premura soffocante, al punto da rinchiuderla in una torre inaccessibile, che la separi e protegga dalle insidie della vita adulta. La clausura inizia a dodici anni, quando la fanciulla raggiunge l adolescenza: una vera minaccia per la madre gelosa, spaventata dalla possibilità che la figlia si renda autonoma dal punto di vista affettivo, distaccandosi dal nido materno. Se la sessualità passa innanzitutto dalla maturazione del corpo, è proprio un elemento corporeo a fare da tramite tra la prigione di Raperonzolo e il mondo esterno: i suoi capelli dorati, smodatamente lunghi. Infatti, l unico modo per salire sulla torre è arrampicarsi sulla treccia della bambina, che getterà come di consueto solo al richiamo della madre adottiva. Raperonzolo infatti non vive la reclusione come una condizione opprimente: ha conosciuto solo l affetto materno, e dunque non ha coscienza della crudele anomalia del proprio stato. 3. Le trecce di Raperonzolo sono lunghissime perché a è una caratteristica tipica delle protagoniste delle fiabe. b sono cresciute grazie alle arti magiche di Gothel. c sono state fatte crescere per renderla più bella e attraente. d sono cresciute in tutti gli anni che Raperonzolo ha passato con Gothel e poi nella torre. 81

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Narrativa