Specchi incantati - volume A

Gli autori UNIT 2 SPECCHI di CARTA Che cos è una festa? Il momento in cui ci si scatena, i doveri passano in secondo piano, saltano le regole della vita quotidiana. Può coinvolgere un intera comunità, come capita nel racconto di Camilleri, o soltanto uno sparuto gruppo di amici. un momento desiderato, piacevole e al tempo stesso pericoloso. Quante volte capita di compiere, durante una festa, azioni delle quali poi ci si pente? Divertirsi in compagnia è meraviglioso, consente all essere umano di sfoderare la sua natura di animale sociale, ma per farlo non è necessario perdere il rispetto di sé, o degli altri. Una frase sfuggita, un gesto inconsulto, un filmato girato di nascosto possono regalare un minuto di risate, ma anche mesi di dolore. La festa di Sant Agata a Catania, dedicata alla patrona della città, è tra gli eventi religiosi più popolari della Sicilia. GUIDA ALLA LETTURA Evviva San Calò! La figura di San Calogero esercita un fascino irresistibile persino su uno spirito laico come quello di Camilleri: forse anche per motivi anagrafici, visto che i genitori lo battezzarono Andrea Calogero. L esistenza di questo monaco eremita sfuma nella leggenda: chi lo vuole nato a Costantinopoli, chi a Cartagine, fra il V e il VI secolo. Giunto sull isola dall oltremare poverissimo, fu autore di spettacolari guarigioni. Di norma è rappresentato come un bel vecchio (è questo il significato del nome Calogero in greco), imponente e severo, dalla carnagione scurissima e la barba candida. Il culto di questo santo nero è tuttora molto vivo nell agrigentino. Vari paesi organizzano annualmente celebrazioni in suo onore, nel corso delle quali la statua del santo viene portata in processione per le vie, fendendo ali di folla entusiasta. Una girandola di suoni e colori Il racconto è ispirato alla festa di San Calogero che si tiene a Porto Empedocle la prima domenica di settembre. Camilleri lavora a partire dai ricordi personali, e non da fonti erudite: l anno in cui è ambientato il racconto fu l ultimo che visse nell isola, prima di trasferirsi a Roma. Era il 1946: un momento di gran trambusto a livello politico, sociale e culturale, che trova vivaci riflessi in queste pagine. La Sicilia usciva allora dall occupazione militare degli alleati, ancora presenti sul territorio. Ciò spiega il riferimento ai soldati americani di colore, che al passaggio del santo suonano e sparano in aria. L intero racconto in effetti è caratterizzato dalla presenza di un allegro frastuono: urla, musica, campane, armi da fuoco si alternano senza tregua nella caotica sarabanda della festa, ritmata dal basso continuo dei tamburi, pressante, stordente, eccitante (rr. 23-24). Ma non è l udito il solo senso sollecitato: Camilleri insiste anche sui colori, descrivendo le divise di chi regge il santo e di chi suona, mentre dai balconi addobbati con coperte variopinte piovono pagnotte verso la statua, afferrate al volo dai poveri che si 620

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Narrativa