CARTA CANTA - Un rotolo beat

CARTA CANTA Un rotolo beat «Sono andato veloce perché la strada è veloce . Parola di Jack Kerouac. Ai primi di aprile del 1951 lo scrittore si chiuse nel suo appartamento nel Queens, a New York. Dispose sul tavolo i taccuini di viaggio riempiti nel corso dei suoi vagabondaggi su e giù per le strade degli States, da una costa all altra. Prese un gran mazzo di fogli da disegno, li ritagliò in modo che entrassero nella macchina per scrivere e incominciò a battere, tenendo un ritmo indiavolato. Per assecondare il flusso dell ispirazione congiunse i fogli con il nastro adesivo, in modo da non doversi fermare continuamente per inserirli nel rullo. Cominciò così una sessione di scrittura leggendaria, dalla quale uscì il libro sacro della beat generation, il movimento americano anticonformista che considerò lo scrittore come un vero e proprio punto di riferimento. Niente droghe, niente alcol, soltanto un sottofondo di musica jazz e caffè, caffè, caffè, il buon vecchio carburante che aveva già sostenuto Balzac. Tre settimane più tardi Kerouac si ritrovò tra le mani un rotolo lungo 120 piedi (circa 36 metri), scritto fitto fitto, senza paragrafi, che disteso dava l impressione di una strada interminabile. 480

Specchi incantati - volume A
Specchi incantati - volume A
Narrativa