Specchi incantati - volume A

I generi UNIT 7 La narrativa di formazione 60 65 capivo cosa, si vedeva solo il grigiore dei finestroni a ogni rampa. Le luci si accesero all improvviso, ma tenui, polverose, lasciando ampie zone d ombra piene di pericoli. Aspettammo per capire se era stato don Achille a girare l interruttore ma non sentimmo niente, né passi né una porta che si apriva o si chiudeva. Poi Lila proseguì, e io dietro. Lei riteneva di fare una cosa giusta e necessaria, io mi ero dimenticata ogni buona ragione e di sicuro ero lì solo perché c era lei. Salivamo lentamente verso il più grande dei nostri terrori di allora, andavamo a esporci alla paura e a interrogarla. Alla quarta rampa Lila si comportò in modo inatteso. Si fermò ad aspettarmi e quando la raggiunsi mi diede la mano. Questo gesto cambiò tutto tra noi per sempre. Elena Ferrante, L amica geniale, edizioni e/o, Roma 2011 COME CONTINUA Le due bambine suonano alla porta di don Achille. Quando l uomo apre, gli chiedono di restituire le bambole che secondo loro aveva sottratto. Don Achille cade dalle nuvole, ma decide di regalare loro dei soldi per comprarsene di nuove. Tutto bene? Non proprio. Mesi più tardi, viene ammazzato da uno sconosciuto con una coltellata al collo. Lila e Lenù vivono in un mondo violento, pervaso di rabbia e miseria, dove bisogna crescere in fretta. Nessuno ha tempo di fermarsi a riconoscere, e coltivare, i sogni di una bambina. Eppure entrambe riusciranno a farsi strada, ciascuna a modo suo, e senza scordarsi l una dell altra. I loro percorsi si intrecceranno ancora, e per tutta la vita. SPECCHI di CARTA La famiglia non si sceglie, gli amici sì. Creare un rapporto al di fuori del controllo degli adulti è un passaggio fondamentale per la formazione dell identità. attraverso il confronto con gli amici che nascono il senso di giustizia, la morale, la fiducia in se stessi. Ci sono amicizie che si spengono in pochi giorni, mesi, anni; altre invece sono destinate ad accompagnarci per tutta la vita, nella buona e nella cattiva sorte, come quella fra Lila e Lenù. Si sono conosciute sui banchi di scuola, poi Lenù ha continuato a studiare, mentre Lila è stata costretta dalla famiglia a lasciar perdere. Ma sono rimaste in contatto, anche se all epoca non esistevano Facebook e gli altri strumenti con i quali magari continuiamo a tenere d occhio la vita di qualcuno che non vediamo da tempo, a cui siamo stati legatissimi. La fratellanza o sorellanza con l amico o l amica del cuore si sviluppa all improvviso, nei modi più strani. Un affinità di carattere, una risata insieme, un aiuto, un gesto semplice e inatteso come quello di Lila che senza dire una parola si ferma ad aspettare Lenù spaventata e la prende per mano. Forse hai dimenticato com è andata, nel tuo caso, ma non puoi scordare l intensità di quel legame. Avresti fatto qualunque cosa per quell amicizia: niente al mondo è più tenero, indecifrabile e talvolta crudele di un legame nato durante l infanzia. 466 Napoli, marzo 1960: alcuni bambini giocano nel cortile delle loro abitazioni.

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Narrativa