Specchi incantati - volume A

Come si cambia 55 60 rr. 62-66 L ellissi determina un cambiamento nel ritmo narrativo. es. 8 65 70 75 80 85 rr. 88-92 L epilogo del racconto coincide con una riflessione dell io narrante. es. 6-7 90 quentare la scuola, gli altri scolari non poterono vendicarsi. La vendetta fu riservata a me. Il compagno, già da prima orfano di padre, non avendo altri parenti, fu raccolto per carità da uno zio bottegaio che lo mise in bottega come garzone.10 Non erano passati molti mesi da che aveva lasciato la scuola quando io, entrato per caso in quella bottega, lo ritrovai. Uscivo appunto dalla lezione e avevo i miei libri sotto il braccio. Egli portava un abitino troppo stretto e troppo corto; e sulle spalle piuttosto esili il suo viso infantile era così bello che, mio malgrado, mi venne fatto di chiamarlo fra me come prima: Arcangelo. Guardandomi, ebbe il sorrisetto sforzato di un fanciullo percosso che, per non darvi soddisfazione, fa finta di nulla. Ma Amedeo Modigliani, Ragazzo con maglia a righe, 1918. vedendomi freddo e silenzioso al di qua del banco, forse indovinò lo sdegno che io, come tutti gli altri ragazzi, sentivo per lui. Le sue pupille si accesero di superbia, il suo sorriso diventò vittorioso e sprezzante, e, a bassa voce, mi disse: «Sgobbone .11 Non so chi formò per me la frase della risposta, e la portò alle mie labbra di fanciullo. Essa riecheggia in me come estranea: pure12 la pronunciai: «Figlio di serva , gli dissi. Ebbi appena il tempo, dopo questo, di vedere il suo rossore infocato13 e poi, subito, il suo pallore: in cui egli mi apparve così abbandonato e inerme14 nella sua viltà, che d un tratto riebbi per lui, tutto intero, il mio fanciullesco amore di compagno. Di corsa uscii dalla bottega. Da allora non l ho più rivisto né ho più sentito parlare di lui; ma ancora oggi, malgrado il mio disprezzo, il mio sentimento per quel compagno è tale che, se lo sapessi in prigione (non so perché la mia mente si ferma su questa ipotesi come sulla più verosimile), sarei pronto a prendere il suo posto purché lui venisse liberato. Elsa Morante, Lo scialle andaluso, Einaudi, Torino 1963 10. garzone: ragazzo tuttofare, addetto ai lavori più umili. 11. Sgobbone: è un insulto, equivale a secchione , cioè ragazzo molto studioso ma poco intelligente. 12. pure: eppure, nonostante ciò. 13. infocato: infuocato, come di fuoco. 14. inerme: indifeso, disarmato. 455

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Narrativa