Specchi incantati - volume A

Brividi e misteri GUIDA ALLA LETTURA L espediente del diario La vicenda si svolge all alba di un giorno d estate, il 30 giugno. Non si tratta di una gratuita precisazione cronologica, ma di un tocco che contribuisce ad accrescere l effetto di realtà, per fare meglio esplodere l assurdo della situazione in cui è capitato il protagonista. In tal senso l espediente del diario e l assenza di un narratore esterno hanno un ruolo fondamentale. Come il lettore, infatti, anche Harker scrivendo di giorno in giorno ignora quale piega prenderanno gli eventi. In questo modo la suspense aumenta, mentre accompagniamo passo passo l agente immobiliare in un universo spaventoso del quale neppure sospettava l esistenza, e vediamo il suo scetticismo tramutarsi prima in sospetto, poi in terrore. Un vampiro ben in carne Harker ha ormai capito che rischia una brutta fine. Nel castello di Dracula non è più un ospite, ma un prigioniero. Per andarsene ha bisogno della chiave del portone. Decide allora di calarsi lungo il muro esterno, rischiando l osso del collo: ma che importa? Poteva uccidermi, ma la morte adesso mi sembrava, tra tutti i mali, la scelta migliore (rr. 17-18). Rientra così in una stanza visitata giorni addietro e di qui raggiunge la cappella diroccata dove il Conte durante il giorno si riposa, in una bara scoperchiata. Quando Harker si accosta, nella vana ricerca della chiave, nota con sorpresa il ringiovanimento del vampiro, facilmente attribuibile a un pasto recente, visto che sulle labbra erano gocce di sangue fresco che ruscellavano dagli angoli, scivolando sul mento e il collo (rr. 31-32). Ne descrive le guance rosate, la carne gonfia, gli occhi ardenti e i baffi, divenuti grigio ferro (r. 30): sorprendentemente per noi lettori moderni, che abbiamo in mente le incarnazioni cinematografiche di Dracula, sempre perfettamente sbarbato. Del resto, nel creare il suo eroe, Stoker si rifà a Vlad Tepes, un crudele principe vissuto nel XV secolo, soprannominato appunto Dracula (in romeno, figlio del demonio ) ed effigiato con un gran paio di baffi. Va aggiunto però che nella figura del vampiro convergono, insieme a fonti storiche e letterarie, elementi derivati dal folclore dell Europa orientale, relativi a leggende su morti in grado di lasciare nottetempo le loro tombe per succhiare il sangue ai vivi. Questi mostri sono descritti come esseri dall odore ripugnante, senza ombra e senz anima, invisibili allo specchio e nelle fotografie, con orecchie appuntite, che si trasformarno in lupi e pipistrelli. Il Conte Dracula In queste credenze popolari i vampiri non hanno nulla di signorile, a differenza di quanto accade nella letteratura sin dall epoca romantica, quando l inglese John William Polidori, nel racconto Il vampiro (1819), fece indossare le vesti del non morto a un ricco nobile dalle buone maniere, pallido, abile conversatore. Anche nel romanzo di Stoker Dracula si presenta come un colto aristocratico, elegante, raffinato, ma anche altezzoso e sarcastico. Sotto la patina dei modi cortesi, però, s intravede qualcosa di selvaggio e indomabile, che brilla in una frase allusiva, in una mossa rapida delle mani dalle unghie lunghissime e affilate, nello sguardo che pietrifica. Quando Harker alza la vanga per rifilargli un colpo micidiale, e lui spalanca gli occhi a dismisura, non possiamo reprimere un sussulto. Poi subentra la logica. Ancora non sa, poveraccio, che per neutralizzare un vampiro ci vuole altro: serve un bel palo di frassino, piantato dritto nel cuore. LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE 1. Perché Jonathan Harker è così sollevato dall arrivo del mattino? 2. Perché Jonathan Harker tenta di uccidere Dracula? (sono possibili più risposte) a Perché teme di diventare una sua vittima. b Per vendicare la propria fidanzata. c Per poter fuggire dal suo castello. d Perché sa che se il vampiro si trasferirà a Londra farà moltissime vittime. 215

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Narrativa