T2 LEONARDO SCIASCIA, Un assassinio senza testimoni (da Il

Leonardo Sciascia nasce a Racalmuto, in provincia di Agrigento, nel 1921: lo sguardo sulla Sicilia, sulla storia e sulle condizioni socioeconomiche dell isola sarà il filo conduttore di molte sue opere. I primi libri significativi di Sciascia sono Le parrocchie di Regalpetra (1956), in parte ispirato alla sua esperienza di maestro elementare, e Il giorno della civetta (1961), romanzo d esordio, incentrato sul drammatico problema della mafia. Spesso in bilico tra narrativa e saggistica, Sciascia prende le mosse da fatti realmente accaduti per fare luce sugli aspetti contraddittori della realtà: tra i suoi romanzi più importanti, La scomparsa di Majorana (1975) ricostruisce la misteriosa sparizione del fisico Ettore Majorana, nel 1938, mentre gialli come A ciascuno il suo (1966) e Todo modo (1974) mettono in scena omicidi, sospetti, insinuazioni e indagini fallite. Sciascia muore a Palermo nel 1989. LEONARDO SCIASCIA T2 Un assassinio senza testimoni TRATTO DA Il giorno della civetta, 1961 romanzo poliziesco Il racconto, ispirato a un avvenimento di cronaca, è ambientato in una non nominata città siciliana, in una mattina come tante. Mentre un uomo sta salendo su un autobus, all improvviso qualcuno gli spara. un omicidio in piazza, sotto gli occhi dei passeggeri: sarà dunque un caso di facile soluzione... oppure no? Audio LETTURA 5 10 L autobus stava per partire, rombando sordo con improvvisi raschi e singulti. La piazza era silenziosa nel grigio dell alba, sfilacce1 di nebbia ai campanili della Matrice:2 solo il rombo dell autobus e la voce del venditore di panelle,3 panelle calde panelle, implorante ed ironica. Il bigliettaio chiuse lo sportello, l autobus si mosse con un rumore di sfasciume. L ultima occhiata che il bigliettaio girò sulla piazza, colse l uomo vestito di scuro che veniva correndo; il bigliettaio disse all autista «un momento e aprì lo sportello mentre l autobus ancora si muoveva. Si sentirono due colpi squarciati: l uomo vestito di scuro, che stava per saltare sul predellino, restò per un attimo sospeso, come tirato su per i capelli da una mano invisibile; gli cadde la cartella di mano e sulla cartella lentamente si afflosciò. Il bigliettaio bestemmiò: la faccia gli era diventata colore di zolfo, tremava. Il venditore di panelle, che era a tre metri dall uomo caduto, muovendosi come un granchio cominciò ad allontanarsi verso la porta della chiesa. 1. sfilacce: ammassi di nubi o nebbia lacerati e sfilacciati. 2. Matrice: la Chiesa madre, la cattedrale. 190 Uso tipico della Sicilia. 3. panelle: pagnottelle, focaccine di farina di ceci, tipiche della Sicilia.

Specchi incantati - volume A
Specchi incantati - volume A
Narrativa