Specchi incantati - volume A

I generi UNIT 2 Il fantastico, il fantasy e la fantascienza 50 55 60 65 70 75 sarei licenziato, sarei andato dal principale e gli avrei detto chiaro e tondo l animo mio,15 roba da farlo cascar giù dallo scrittoio! Curioso poi quel modo di starsene seduto lassù e di parlare col dipendente dall alto in basso; per giunta, dato che è duro d orecchio, bisogna andargli vicinissimo. Be , non è ancora persa ogni speranza; una volta che abbia messo insieme abbastanza soldi da pagare il debito dei miei,16 mi ci vorranno altri cinque o sei anni, non aspetto neanche un giorno e do il gran taglio. Adesso però bisogna che mi alzi: il treno parte alle cinque . E volse gli occhi alla sveglia che ticchettava sul cassettone. «Santo cielo! , pensò. Erano le sei e mezzo: le sfere continuavano a girare tranquille, erano anzi già oltre, si avvicinavano ai tre quarti. Che la soneria non avesse funzionato? Dal letto vedeva l indice ancora fermo sull ora giusta, le quattro: aveva suonato, non c era dubbio. E come mai, con quel trillo così potente da far tremare i mobili, lui aveva continuato pacificamente a dormire? Via, pacificamente proprio no; ma forse proprio per questo più profondamente. Che fare, ora? Il prossimo treno partiva alle sette: per arrivare a prenderlo avrebbe dovuto correre a perdifiato, e il campionario era ancora da riavvolgere, e lui stesso non si sentiva troppo fresco e in gamba. Del resto, fosse anche riuscito a prenderlo, i fulmini del principale non glieli cavava più nessuno, perché al treno delle cinque era andato ad aspettarlo il fattorino della ditta; e sicuramente già da un pezzo aveva ormai riferito che lui era mancato alla partenza. Era una creatura del principale, un essere invertebrato, ottuso. Darsi malato? Sarebbe stato un ripiego sgradevole e sospetto: durante cinque anni d impiego Gregor non si era mai ammalato una volta. Certamente sarebbe venuto il principale, insieme al medico della cassa mutua,17 avrebbe deplorato coi genitori la svogliatezza del figlio e, tagliando corto ad ogni giustificazione, avrebbe sottoposto il caso al dottore, per il quale non esisteva che gente perfettamente sana ma senza voglia di lavorare. E si poteva poi dire che in questo caso avesse tutti i torti? In realtà Gregor, a parte una sonnolenza veramente fuori luogo dopo tanto dormire, si sentiva benissimo, aveva anzi un appetito particolarmente gagliardo. Franz Kafka, La metamorfosi e altri racconti, trad. di E. Castellani, Garzanti, Milano 1981 15. l animo mio: ciò che pensavo. COME CONTINUA 112 16. debito dei miei: un debito contratto dai genitori di Gregor. 17. cassa mutua: ente di previdenza e assistenza delle malattie dei lavoratori. Mentre Gregor cerca di raccapezzarsi, i familiari cominciano a bussare alla sua porta, preoccupati perché il giovane si trova ancora a letto invece di essere sulla via per recarsi al lavoro. La ditta, inflessibile e sospettosa verso i dipendenti, spedisce addirittura un procuratore a indagare di persona sull accaduto. Quando finalmente l insetto apre la porta, i presenti ne sono del tutto sconvolti. Il padre prende a bastonate il figlio per ricacciarlo in camera da letto, che diventerà la sua triste prigione. Soltanto la sorella, Grete, mossa a pietà, gli porterà del cibo. Ma, nel frattempo, anche le abitudini alimentari di Gregor sono cambiate...

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Narrativa