Come sono scritti

possibilmente qualche colpo di scena; un ambientazione in un luogo reale o immaginario. Il testo narrativo è basato sulla disposizione ordinata di una serie di eventi legati tra loro da un filo logico e temporale. Tipici testi narrativi sono i romanzi, i racconti, i film e le serie televisive (che raccontano storie con le immagini, oltre che con le parole), le favole, le barzellette, gli articoli di cronaca, i poemi epici (come l Iliade e l Odissea) ecc. In un testo narrativo gli eventi possono essere disposti in ordine cronologico oppure possono essere intrecciati tra loro, con salti in avanti e indietro nel tempo. La sequenza naturale degli eventi, cioè il loro procedere in ordine cronologico dal più antico al più recente, è detta fabula. L ordine in cui gli eventi vengono disposti effettivamente in un racconto, invece, è detto intreccio, che non sempre coincide con la fabula. I salti all indietro nel tempo, rispetto all ordine diretto della fabula, si chiamano flashback o analessi. I salti in avanti si chiamano invece flash forward o prolessi e servono per anticipare eventi futuri. Gli eventi narrati possono poi essere inventati (come in un racconto di fantascienza), oppure reali (come in un diario, una biografia, una ricostruzione storiografica o un articolo di cronaca). Quando si tratta di letteratura, il confine tra invenzione e realtà è molto sfumato: per esempio, un racconto di fantascienza può contenere elementi realistici, basati su episodi che sono realmente accaduti all autore o di cui l autore ha sentito parlare. Come sono scritti I testi narrativi possono essere scritti: in prima persona, come nei diari, oppure in terza persona, se chi narra parla non di sé stesso ma di altri personaggi. Il narratore, cioè chi racconta i fatti della storia, è un artificio letterario, da non confondere con l autore, che è invece una persona in carne e ossa, cioè l emittente che ha scritto il testo. Il narratore può essere: un personaggio della storia, come in Diario di una schiappa; un personaggio che non compare nella storia, ma che sa tutto di tutti i personaggi, come se li spiasse non visto da loro. Quando il narratore sa tutto dei personaggi è detto narratore onnisciente (dal latino che sa tutto ). In qualunque narrazione è poi sempre possibile capire il punto di vista, cioè la prospettiva, da cui gli eventi vengono narrati. La prospettiva può cambiare anche all interno di uno stesso brano. 106 TESTUALIT E COMUNICAZIONE

La Grammatica Treccani - volume B
La Grammatica Treccani - volume B
Lessico, semantica, testualità, comunicazione