RIEPILOGO E RINFORZO

RIEPILOGO E RINFORZO

                      1  Associa ogni immagine al termine tecnico a cui si riferisce.


1. H2O 2. Bobina 3. Liquidità 4. Impressionista

                      2  Scegli la continuazione più adatta della frase in base al periodo storico in cui è stata scritta.


Il burattinaio Mangiafoco (ché questo era il suo nome) pareva un uomo spaventoso; ma nel fondo poi non era un cattiv’uomo.

(Adattato da C. Collodi, Le avventure di Pinocchio, 1883)


1. Prova ne sia che quando vide portarsi davanti quel povero Pinocchio, che si dibatteva per ogni verso, urlando «Non voglio morire, non voglio morire!», principiò subito a commuoversi e a impietosirsi.

2. Ne sia prova il fatto che, quando vide portarsi davanti quel povero Pinocchio, che si dibatteva per ogni verso, urlando «Non voglio morire, non voglio morire!», cominciò subito a commuoversi e a impietosirsi.

3. Ne è la prova il fatto che, quando gli portarono il povero Pinocchio, che agitandosi urlava di non voler morire, iniziò subito a emozionarsi e a intenerirsi.


                      3  Riscrivi il testo adattandolo all’italiano contemporaneo.


Siccome ella non riusciva mai a far da mangiare a tempo, Giacco s’impazientiva; e cominciava a imprecarla seguendo con gli occhi ogni passo di lei, che si confondeva e ci metteva di più. Bisognava vederla! Versava da un’ampolla di latta un filo d’olio, un filo così sottile come la punta di un ago. [...] Il cane da guardia, Toppa, faceva sparire le briciole di mano in mano che cadevano. Masa, disperata, lo allontanava con un piede: voleva serbarle per le galline!

A pena entrato, Giacco si lavava in un catino di rame tutto ammaccature; poi sedeva, passandosi le dita corte e callose sul volto.

(F. Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1919)


                      4  Scrivi nel quaderno, per ogni situazione comunicativa, un breve testo che abbia come tema la frase in corsivo (se necessario inserisci anche le risposte degli interlocutori). Usa il registro adatto a ogni situazione.

I pantaloni che hai appena comprato sono scuciti.

1. Nel negozio in cui li hai comprati chiedi alla commessa la sostituzione.

2. Su WhatsApp commenti l’accaduto con un amico o un’amica.

3. A casa chiedi alla nonna di ricucirli.

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                      5  Nel seguente testo individua i termini a cui si riferiscono i pronomi e gli altri elementi anaforici in corsivo.


Un mugnaio lasciò ai tre figli un mulino, un somaro e un gatto. La divisione fu presto fatta senza bisogno di notaio o procuratore, che s’avrebbero mangiato essi (......................) tutto il misero patrimonio. Il maggiore (......................) ebbe il mulino, il secondo l’asino, e l’ultimo il gatto. Non si consolava questi (......................) che gli fosse toccata una così magra porzione. «I miei fratelli» diceva «potranno, mettendosi insieme, guadagnarsi onestamente la vita; io, mangiato che avrò il gatto e fattomi della sua (......................) pelle un manicotto, bisognerà che muoia di fame». Il gatto, che (......................) udì queste (......................) parole, gli (......................) disse: «Non vi affliggete, padroncino mio, datemi solo un sacco e fatemi far un par di stivali per andar nelle macchie, e vedrete che la vostra sorte non è poi tanto cattiva quanto credete».

(Adattato da C. Collodi, I racconti delle fate, 1876)


                      6  Indica se gli elementi in corsivo contengono tratti di italiano regionale di tipo lessicale (L), morfosintattico (M), fonetico (F).

1. L’assione che hai compiuto è sbagliata: vai a chiedere scusa! (.........) 2. Prima di uscire dobbiamo dar recatto. (.........) 3. La l’ha visto per prima. (.........) 4. Non ti fregare gli occhi con le mani sporche! (.........) 5. Tengo fame: che cosa c’è in frigo? (.........) 6. Prima di andare al ristorante devo andare in banga a prelevare. (.........)

                      7  Prova a descrivere quest’opera tre volte (circa 60 parole per ogni testo): la prima come se fossi un bambino di otto anni, la seconda come la descriveresti tu, la terza come la descriverebbe un adulto.


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Michelangelo Buonarroti, La creazione di Adamo, 1511 circa

La Grammatica Treccani - volume B
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Lessico, semantica, testualità, comunicazione