4   LE VARIETÀ LINGUISTICHE

1 | COME E PERCHÉ VARIA LA LINGUA

Scopri la grammatica!

Rifletti con i tuoi compagni di classe sulle seguenti domande e prova a rispondere.


  • Ti sei mai chiesto se gli italiani, i francesi, i romeni e gli arabi usano la loro lingua allo stesso modo? Avrai notato che, nella tua lingua, cambiano le pronunce, in base alla regione o alla zona in cui un parlante è nato o è cresciuto. A seconda del territorio in cui viene parlata, la lingua cambia un po’ sia nella pronuncia, sia nell’uso di certe parole, espressioni ecc.
  • Quando parli con i tuoi amici o con le tue amiche, ti esprimi nello stesso modo in cui ti esprimi durante un’interrogazione? Perché, secondo te? E se senti parlare un medico, un avvocato o un informatico di argomenti relativi al loro lavoro, ti sembra che parlino allo stesso modo?
  • Useresti mai, parlando o scrivendo, parole come spemedesìomercatantesolingo? Ritieni che facciano parte dell’italiano contemporaneo?


Nessuna lingua è immobile, perché tutto ciò che è umano è variabile: ogni lingua varia a seconda del luogo e del tempo in cui si sta parlando o scrivendo, del livello culturale degli interlocutori, della situazione in cui un testo è prodotto, del mezzo o canale usato per comunicare. Di ogni testo, dunque, è possibile stabilire in quale varietà di lingua è stato scritto o detto.


I criteri di variazione operano simultaneamente, intrecciandosi tra loro in maniera graduale: tra due varietà l’una all’estremo opposto dell’altra, infatti, esistono sempre molte varietà intermedie. All’interno di una stessa regione, per esempio, la lingua di una persona colta è diversa da quella di una persona poco istruita; tra l’italiano del Trecento e quello di oggi vi sono numerose varietà intermedie (l’italiano del Quattrocento, quello del Cinquecento, quello del Seicento ecc.), e così via.

La Grammatica Treccani - volume B
La Grammatica Treccani - volume B
Lessico, semantica, testualità, comunicazione