2   COMUNICARE ATTRAVERSO I TESTI

1 | CHE COS’È UN TESTO

Scopri la grammatica!

Leggi il seguente brano e rispondi alle domande.


Durante una pausa pubblicitaria, Theo iniziò a tossire. Quando si accorse che questo non bastava ad attirare l’attenzione dei genitori, tossì ancora. «Mi fa male la gola» disse poi.

«Sembri un po’ pallido» osservò suo padre. «Mi sa che ti stai prendendo qualcosa».

«Non mi sento tanto bene».

«Ti bruciano gli occhi?» chiese suo padre.

«Credo di sì».

«Mal di testa?»

«Sì, ma non molto».

«E da quando?» chiese sua madre.

«Sei molto malato» disse suo padre. «Io dico che domani dovresti saltare la scuola, così non diffonderai questa terribile influenza. Cosa ne pensi, mamma?»

«Capisco», disse lei. «Un’influenza improvvisa».

«Probabilmente è una di quelle fastidiose influenze di ventiquattr’ore, quelle che finiscono miracolosamente al termine dell’orario scolastico» disse suo padre.

(Adattato da J. Grisham, La prima indagine di Theodore Boone, 2011)


  • Secondo te, Theo è malato? Da che cosa lo capisci?
  • Ci sono delle battute di dialogo che non riesci ad analizzare come frasi?


Quando parliamo e scriviamo non usiamo frasi isolate, ma leghiamo tra loro più frasi, cioè costruiamo dei testi. I testi ci consentono di comunicare (verbo che letteralmente vuol dire “mettere in comune, fare qualcosa insieme”), cioè di esprimere ad altri le nostre emozioni e conoscenze, oppure i nostri desideri, le paure, i dubbi, i sogni ecc.


Un testo è un insieme di informazioni legate tra loro in modo coerente, con lo scopo di comunicare qualcosa. Un testo deve essere in sé compiuto per avere senso.

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Per analizzare un testo devi procedere dall’unità più grande (l’intero testo), per averne una prima comprensione generale, passando poi ad analizzarne le unità più piccole (le sezioni che lo compongono, come i capitoli e i paragrafi, poi le frasi, le proposizioni, i sintagmi e infine le parole).


Il significato di un testo, però, non è dato soltanto dalla somma dei significati delle parti che lo compongono, ma dipende da molti altri elementi: ciò che il testo non dice, le intenzioni degli interlocutori, gli usi figurati, ecc.


Il brano all’inizio di questa unità è un testo perché contiene in sé tutte le informazioni necessarie per essere compreso. Tuttavia possiamo avere anche testi brevissimi, costituiti da una sola frase o da una sola parola:
 È VIETATO SPORGERSI.
 Attento!

       Il contesto

I testi sono sempre inseriti in una situazione, cioè in un contesto. Il cartello È vietato sporgersi, ad esempio, si troverà sempre vicino a un luogo da cui ci si può sporgere, come un balcone o un dirupo.


Il contesto è l’insieme delle informazioni, esplicite e implicite, che ci aiutano a interpretare pienamente il testo. Il contesto deve essere coerente con il testo e viceversa: il cartello È vietato sporgersi in mezzo a una pianura sarebbe incoerente.


Del contesto fanno parte anche le parole che si trovano intorno al testo. Il brano all’inizio di questo capitolo, per esempio, è un testo, ma a sua volta è parte di un testo più grande (il romanzo da cui è tratto) che ne costituisce il contesto.

       Gli enunciati

Il contesto ci aiuta a capire anche le parti di testo prive del verbo, del soggetto, dei complementi. Queste parti di testo sono dette enunciati. Sono enunciati:
 Mal di testa?
 Sì, ma non molto.
 E da quando?
 Un’influenza improvvisa.


L’enunciato è la minima unità del testo dotata di senso compiuto perché inserita in un contesto, anche se non è analizzabile secondo lo schema sintattico della frase. Dal contesto si possono infatti ricavare i rapporti logici tra le singole porzioni di testo. Per esempio, nel brano di Grisham un enunciato come Sì, ma non molto si comprende soltanto se si legge la domanda precedente: Mal di testa? Poco più avanti, inoltre, capiamo che Theo potrebbe avere l’influenza senza che questo venga mai detto, perché la nostra esperienza ci insegna che il pallore, il mal di testa ecc. sono sintomi di un’influenza.

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Fissa i concetti

Un testo è un insieme di informazioni legate tra loro in modo coerentecon lo scopo di comunicare qualcosa.

Un testo deve essere compiuto per avere senso e deve essere inserito in un contesto che aiuta a comprenderlo.

L’unità minima di testo dotata di senso compiuto perché inserita in un contesto è l’enunciato.

In pratica

                      1  Descrivi un contesto coerente con ognuno dei seguenti cartelli.

1. .........................................................................
2. .........................................................................

3. .........................................................................

4. .........................................................................

                      2  Sottolinea le porzioni di testo che secondo te si capiscono senza aggiungere niente prima o dopo.

1. Sì certo!

2. Ti piace la frittata di asparagi? Non molto.

3. Mi accompagneresti dal parrucchiere? Sì, volentieri!

4. Ne avrei proprio bisogno.

5. Sì, ma non eccessivamente.

6. Usciamo a prendere una boccata d’aria, ne avrei proprio bisogno.

7. Assolutamente!

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                      3  Completa le vignette inserendo enunciati adatti.


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                      4  Sottolinea gli enunciati presenti nel testo.


Zorba andò dai suoi amici gatti e riferì il movimentato arrivo della gabbiana, le sue penose condizioni, e le promesse che si era visto costretto a farle. «Bisogna aiutare quella povera gabbiana». «Sì, ma come?» miagolò Zorba. «La cosa migliore è pulire le piume della gabbiana con un panno bagnato di benzina» disse Colonnello. I gatti balzarono dal tetto sul balcone e capirono immediatamente di essere arrivati troppo tardi. Poterono solo osservare con rispetto il corpo senza vita di Kengah. «L’uovo! È riuscita a deporre l’uovo!» esclamò Zorba. «Che farò con l’uovo?!» miagolò disperato. «Calore, calore corporeo, molto calore corporeo» spiegò Diderot. «Bisogna sdraiarsi sull’uovo, ma senza romperlo» consigliò Colonnello. Zorba si sdraiò e si avvicinò l’uovo alla pancia. Si sentiva ridicolo. Ma una promessa è una promessa, e così, al tepore dei raggi del sole, si addormentò con l’uovo azzurro ben stretto contro il suo ventre nero.

(Adattato da L. Sepúlveda, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, 1996)

La Grammatica Treccani - volume B
La Grammatica Treccani - volume B
Lessico, semantica, testualità, comunicazione