7. SAPER FARE TIPI DIVERSI DI COMPITO SCRITTO

7 | SAPER FARE TIPI DIVERSI DI COMPITO SCRITTO

       La scheda

Scopri la grammatica!

Leggi quanto segue e rispondi alle domande.


Scheda di un libro

Autore
Jeff Kinney
Titolo
Diario di una schiappa. Guai in arrivo!
Città
Milano
Editore
Il Castoro
Anno
2014
Traduzione italiana di
Rossella Bernascone
Trama
Il giovane Gregg racconta, sotto forma di diario corredato anche da fumetti, episodi divertenti della propria vita: il principale è la festa da ballo organizzata dalla scuola. Ne derivano scene esilaranti, soprattutto per le disavventure di Gregg con le ragazze.


Scheda di un film

Titolo
Gomorra
Anno
2008
Paese di produzione
Italia
Regia
Matteo Garrone
Soggetto
Dal romanzo Gomorra di Roberto Saviano
Sceneggiatura
Maurizio Braucci, Ugo Chiti, Gianni Di Gregorio, Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Roberto Saviano
Attori principali
Gianfelice Imparato, Salvatore Abruzzese, Toni Servillo
Trama
Quattro vicende raccontano l’influenza della camorra sulla vita delle persone: quella del sarto Pasquale, quelle dei piccoli criminali Marco e Ciro e degli imprenditori Franco e Roberto, e quella del piccolo Totò, vittima di uno spietato sistema.


  • Quali sono gli elementi che caratterizzano questi tipi di testo?
  • In che cosa i due esempi ti sembrano differire da altri tipi di testo che hai studiato?

 >> pagina 157 

Quando ti viene chiesto di compilare una scheda, per esempio di un libro o di un film, devi scrivere un testo schematico, con poche e precise informazioni. La scheda è pertanto un testo informativo che contiene i dati principali per identificare, nel nostro caso, un libro o un film. Le informazioni necessarie sono diverse:

  • nel caso del libro, dopo l’autore, devi riportare il titolo (in corsivo), seguito dalla città in cui ha sede la casa editrice che l’ha pubblicato, seguita dalla casa editrice stessa, seguita dall’anno in cui è stato pubblicato il libro. La scheda può continuare con altre informazioni, come il nome del traduttore o della traduttrice (se il libro è originariamente straniero), un breve riassunto della trama (detto anche sinossi);
  • nel caso del film, oltre alle informazioni principali (titolo, anno di produzione, Paese di produzione, nome del regista, degli sceneggiatori, degli attori) e a un riassunto della trama, puoi scrivere l’autore delle musiche, chi ha curato le scene e i costumi, le luci, il montaggio, gli effetti speciali, il nome delle case di produzione ecc. Poiché a realizzare un film contribuiscono molte persone e nominarle tutte sarebbe quasi impossibile, per comodità ci si limita a nominare il regista, come responsabile principale del film, e gli sceneggiatori, cioè coloro che hanno scritto la storia e fornito al regista le indicazioni fondamentali per realizzarla in immagini.

    Puoi ricavare tutte le informazioni tecniche sul film dai titoli di coda del film. Oppure, puoi consultare in rete alcuni siti affidabili come Internet Movie Database, all’indirizzo www.imdb.com.

 >> pagina 158 

       La recensione

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Leggi il seguente brano e rispondi alla domanda.

BLOODSHOT: RECENSIONE DEL FILM CON VIN DIESEL SUPER-SOLDATO
I fumetti al contrario dei videogiochi hanno quasi sempre avuto un ottimo riscontro al cinema, soprattutto se, come nel caso di Bloodshot, c’è anche un protagonista di alto profilo a guidare il cast di questo adattamento live-action che segna il secondo film per Vin Diesel, dopo il deludente The Last Witch Hunter – L'ultimo cacciatore di streghe, sganciato dalla saga di Fast & Furious e altri franchise dell’attore come XxX e Riddick.

Bloodshot vorrebbe prendere a riferimento alcuni classici degli anni ’80 come RoboCop e Atto di Forza, ma anche titoli anni ’90 come I nuovi eroi, ma la sceneggiatura di Eric Heisserer e Jeff Wadlow non riesce a sfruttare a dovere la figura del super-soldato che si riduce a uno stereotipo sin troppo smaccato, con una storia che si dipana prevedibile.

Alla regia del film l’esordiente Dave Wilson, un esperto in effetti visivi che ha collaborato a blockbuster come Avengers: Age of Ultron, e se il film dal punto di vista estetico è impeccabile, sembra davvero di assistere ad un collage di sequenze cinematiche come quelle che fungono da narrazione all’interno dei videogiochi, creazioni per cui Wilson tra l’altro è molto apprezzato.

Vin Diesel sembra non riuscire ad andare oltre quella manciata di personaggi che lo hanno reso una star del cinema d’azione, e appare chiaro che non ha l’ironia né tanto meno la duttilità di un Dwayne Johnson. Questo film ne mette in mostra i sin troppo evidenti limiti.

(Adattato da cineblog.it)

  • Quali sono gli elementi caratteristici di questo tipo di testo?

 >> pagina 159 

Quella che hai appena letto è la recensione di un film, ma quel che diremo vale per qualunque altra recensione: di libri, mostre, opere liriche, concerti ecc. Oltre alle opere d’arte, possono essere recensiti anche prodotti e servizi (ristoranti, alberghi ecc.), cioè qualunque cosa si presti a essere pubblicizzata (per esempio in un sito Internet) e sia legata alla valutazione dei potenziali acquirenti.


Una recensione è soprattutto un testo argomentativo, perché vuole rispondere alla seguente domanda implicita: vale la pena di vedere quel film, di leggere quel libro, di andare a quel concerto, di cenare in quel ristorante, ecc.? Una recensione, dunque, esprime soprattutto il giudizio di chi scrive, affinché chi la legge possa essere orientato su quella determinata opera o quel determinato servizio.


Quando scrivi una recensione, però, oltre a formulare il tuo giudizio, dovrai fornire anche alcune informazioni di base su quello che recensisci: nel caso di un film, per esempio, dicendo qualcosa sugli autori, sulla trama ecc.


Le informazioni sulla trama e sui dati del film, o del libro ecc., se presenti, costituiranno parti di testo narrativo (il riassunto del film o del libro) e informativo (su chi sia il regista, chi siano gli attori ecc.). Per esempio nella recensione che hai letto, la parte informativa è, tra le altre, la seguente:
 ... c’è anche un protagonista di alto profilo a guidare il cast di questo adattamento live-action che segna il secondo film per Vin Diesel, dopo il deludente The Last Witch Hunter - L’ultimo cacciatore di streghe


È informativo anche tutto il capoverso successivo.


Solitamente, in una buona recensione, i riferimenti ai dati del film e alla trama si trovano all’inizio, mentre il giudizio alla fine. Ma puoi anche decidere di ribaltare quest’ordine, o di combinare insieme parti informative e parti argomentative.


La parte del giudizio vero e proprio è un tipico testo argomentativo, nel quale possono comparire riferimenti ad altre opere, elementi che riguardano la regia, la recitazione, gli effetti speciali (se stai recensendo un film), oppure lo stile in cui è scritto un libro (se stai recensendo un libro), o anche il servizio, la qualità del cibo, l’ambiente (se stai recensendo un ristorante) ecc.


Questa è, tra le altre, la parte argomentativa della recensione che hai letto:
 Vin Diesel sembra non riuscire ad andare oltre quella manciata di personaggi che lo hanno reso una star del cinema d’azione, e appare chiaro che non ha l’ironia né tanto meno la duttilità di un Dwayne Johnson. Questo film ne mette in mostra i sin troppo evidenti limiti.


A differenza di un articolo di cronaca o di un articolo scientifico, nei quali di solito il punto di vista è neutro e oggettivo e lo stile è asciutto, in una recensione l’autore fa capire chiaramente il proprio punto di vista: in questo caso è evidentemente negativo, come comprendi dall’uso di aggettivi ed espressioni come deludente; uno stereotipo sin troppo smaccato; prevedibile; sin troppo evidenti limiti. Da queste considerazioni si evince chiaramente che il recensore non consiglia al pubblico di andare a vedere quel film.

 >> pagina 160 

       L’articolo di cronaca

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Leggi il seguente brano e rispondi alla domanda.

ROMA LO AGGREDISCONO PER RUBARGLI LA BICI: ARRESTATI
ROMA Arrestati tre malviventi per aver tentato di rubare una bici a un ragazzo e per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale

In piazza Mancini a Roma tre uomini sono stati arrestati per aver tentato di sottrarre a un ragazzo di 26 anni una bici e per il reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il fatto è accaduto ieri sera quando la vittima, un cittadino del Bangladesh di 26 anni, ha parcheggiato la bicicletta vicino al locale di un amico per scambiare con lui due chiacchiere. Qui si è accorto che un uomo e due suoi complici stavano tentando di sottrargli la bici. Il ragazzo e l’amico sono intervenuti per evitare il furto, ma sono stati minacciati dai tre con un coltello.
Sul posto è giunta una pattuglia del commissariato Salario che è riuscita a separare i 5 soggetti impegnati in una violenta colluttazione. I tre uomini si sono dati alla fuga colpendo i poliziotti, ma un’altra pattuglia li ha bloccati e portati in commissariato. Qui sono stati identificati due fratelli di 35 anni e di 28 anni, entrambi con precedenti, mentre il terzo di 43 anni. Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato indosso al 35enne un coltellino con lama di 5 cm. Tutti e tre sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso, e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

(Adattato da lacronacadiroma.it)

  • Quali sono gli elementi che caratterizzano questo testo?

Tutti gli articoli di giornale hanno un titolo (ROMA Lo aggrediscono per rubargli la bici: arrestati) e quasi sempre anche un sottotitolo (ROMA Arrestati tre malviventi per aver tentato di rubare una bici a un ragazzo e per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale), come nell’articolo di cronaca nera (cioè dedicato a eventi violenti, o comunque a fatti che turbino la società) che hai appena letto.


Un articolo di cronaca è un esempio di testo informativo (con possibili stralci di testo narrativo e descrittivo) che deve rispondere il prima possibile alle 5 domande W: chi, che cosa, dove, quando, perché. Nel brano già il sottotitolo, che funge anche da sommario, anticipa le informazioni più importanti che il lettore vuole conoscere subito:


Chi?

Tre malviventi

Che cosa?

Sono stati arrestati

Dove?

A Roma

Perché?

Hanno tentato di rubare una bicicletta e altro.


Nella prima parte dell’articolo si dice poi quando (Il fatto è accaduto ieri sera), si chiarisce la dinamica del fatto (come?) e si danno ulteriori dettagli sulle identità dei malviventi e della loro vittima, sulle motivazioni del gesto, sull’arrivo della polizia ecc.


Quando scrivi un articolo di cronaca devi dare il maggior numero di informazioni in modo conciso, con uno stile asciutto, quasi impersonale, sforzandoti di assumere un punto di vista neutro. Le frasi devono essere brevi in modo che l’articolo sia rapidamente leggibile e devono essere scritte con chiarezza per essere comprese da un pubblico ampio e diversificato.


Lo scopo dell’articolo non è quello di fornire un’opinione (non è un testo argomentativo), ma di informare su come si sono svolti i fatti.

 >> pagina 161 

       La relazione, la tesina e il saggio breve

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Leggi il seguente brano e rispondi alla domanda.

TESINA: IL SONNO
Indice
1. Introduzione
2. Le caratteristiche e le funzioni del sonno
    2.1. Il sonno nei diversi esseri viventi
    2.2. Le fasi del sonno umano
    2.3. Il sonno come rigeneratore
    2.4. I sogni
    2.5. I disturbi del sonno
3. Il sonno nella storia
4. Diversi Paesi, diverse abitudini
5. Il sonno nelle arti
    5.1. Arti figurative
    5.2. Letteratura e teatro
    5.3. Musica
    5.4. Cinema
6. Conclusioni
Bibliografia


  • In base all’indice che hai appena letto, a quale tipo testuale appartiene una tesina?

L’indice che hai appena letto è tratto da una tesina sul sonno. La tesina è un testo informativo e argomentativo (con possibili inserti narrativi e descrittivi) che ha lo scopo di riportare il frutto di una ricerca, a partire da alcune fonti. In genere è apprezzato il fatto che l’argomento sia trattato con un’ottica interdisciplinare, per esempio tenendo conto dei risvolti scientifici, storici, geografici e artistico-letterari di un dato fenomeno.


Le caratteristiche qui individuate per la tesina sono valide anche per la relazione o il saggio breve, che tuttavia possono essere più sintetici.


Proprio perché più lunga (non meno di 8-10 pagine) di altri tipi di testo, e preparata con cura dopo una serie di letture preliminari, la tesina dovrà essere suddivisa in parti: per esempio in capitoli e paragrafi, come mostrato nell’indice riportato all’inizio di questo paragrafo.


In una tesina possono comparire anche immagini coerenti con gli argomenti trattati.


Una buona tesina comincia con l’affrontare il tema trattato in generale, e prosegue poi affrontando il tema nello specifico, trattandone aspetti particolari. Come vedi nell’indice, infatti, la tesina cerca prima di rispondere a domande generali (Che cos’è il sonno?; Come funziona?; A che cosa serve?), poi a poco a poco affronta temi più specifici, per esempio le rappresentazioni artistiche del sonno: Quali quadri rappresentano il sonno?; Quali film parlano del sonno?).


Per scrivere una buona tesina, puoi seguire i passaggi elencati di seguito.

 >> pagina 162 
       Elaborare una scaletta/mappa concettuale

Prima di iniziare a scrivere e per organizzare le idee, è buona norma stendere una scaletta, che può avere la forma di una mappa concettuale, nella quale siano messi in evidenza i temi principali che vuoi trattare, l’ordine con il quale intendi trattarli e il rapporto che lega un tema all’altro e un sottotema all’altro.


Ecco un esempio di mappa concettuale, preliminare alla tesina sul sonno:


 >> pagina 163 
       Sviluppare gli argomenti della mappa

Dopo avere elaborato la mappa, puoi cominciare a scrivere, sviluppandone i singoli argomenti. Ogni argomento potrebbe costituire il titolo di un capitolo o di un paragrafo. Se decidi di non sviluppare tutti gli argomenti con lo stesso approfondimento, non dedicherai un paragrafo autonomo a tutti i nodi della mappa.


È consigliabile iniziare la tesina con un’introduzione, nella quale venga spiegato come si procederà nella ricerca. Per esempio l’introduzione di una tesina sul sonno potrebbe iniziare così:


Ogni essere vivente ha bisogno di dormire, anche se il numero di ore necessario varia da specie a specie. Per gli esseri umani sono necessarie almeno otto ore di sonno, ma questo dato può variare da epoca a epoca, da Paese a Paese e anche da individuo a individuo. Nei capitoli che seguono il sonno verrà studiato dapprima nelle sue caratteristiche biologiche, anche in relazione ai sogni, successivamente dai punti di vista storico, geografico, sociale e artistico, cioè mostrando alcuni esempi di opere letterarie, figurative, musicali e cinematografiche dedicate al sonno.


Alla fine della tesina è consigliabile riassumere in una conclusione quello che si è osservato nei diversi capitoli. Per esempio in una conclusione potresti scrivere:


La nostra ricerca ha mostrato come il sonno sia una caratteristica di tutti gli esseri viventi, sebbene in misura diversa da specie a specie: alcune specie animali, per esempio, dormono preferibilmente durante il giorno, altre durante la notte, altre ancora, per risparmiare energie, entrano in letargo durante il periodo invernale.

Le numerose rappresentazioni artistico-letterarie del tema del sonno sono state dedicate, fin dall’antichità, soprattutto ai sogni. Il sogno è poi diventato uno dei temi portanti dell’arte novecentesca, soprattutto grazie agli studi di Sigmund Freud dedicati all’inconscio.


Quando riassumi le diverse teorie esposte nella tesina devi ricordare i requisiti principali di un buon riassunto [ p. 138].

 >> pagina 164 
       La bibliografia, l’indice e le note

Una tesina deve essere accompagnata da:

  • una bibliografia, nella quale elencare, in ordine alfabetico, le fonti utilizzate per la ricerca (libri, articoli, voci di enciclopedia ecc.), riportandole secondo lo schema che hai studiato a pagina 147. L’ordine alfabetico di elencazione è quello del cognome dell’autore (o, se manca l’autore, quello del titolo). Ecco un esempio di breve bibliografia per la tesina sul sonno:


    S. Freud, L’interpretazione dei sogni (1899), Bollati Boringhieri, Torino, 2011.

    E. Intini, A che cosa serve il sonno?, in «Focus Junior», 20 maggio 2020 (www.focusjunior.it).

    R. Kayser, Il sonno e il sogno, Lucarini, Roma, 1987.

    Sonno, in www.treccani.it.


    La bibliografia si colloca alla fine della tesina, dopo le conclusioni;

  • un indice, come quello riportato in ogni libro. L’indice può trovarsi all’inizio o alla fine della tesina;
  • le note a piè di pagina, nelle quali inserirai, per esempio, la fonte di una citazione o altri elementi che, in quanto accessori, non compaiono nel testo principale.
       Lo stile

Lo stile di una tesina deve essere quello tipico dell’italiano formale e dei testi informativi e argomentativi: puoi prendere a modello l’articolo di focusjunior.it sul sonno che abbiamo proposto a pagina 144, ma devi tenere conto che lo stile di un articolo divulgativo può essere più accattivante e personale (per esempio con molte domande rivolte al lettore), mentre quello della tesina, della relazione o del saggio breve dovrebbe essere più formale e distaccato.


Sarebbe bene rispettare tutte queste indicazioni anche per la relazione e per il saggio breve, nei quali, tuttavia, data la maggiore brevità, a volte le note, la suddivisione in capitoli e in paragrafi, l’introduzione e la conclusione possono mancare. Non dovrebbe invece mai mancare la bibliografia delle fonti che hai utilizzato per la tua ricerca.

 >> pagina 165 

       La presentazione con diapositive

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Osserva le due diapositive e rispondi alla domanda.



  • Quali sono gli elementi caratteristici di questo tipo di testo?

Una presentazione efficace prevede la preparazione di diapositive che consentano di esporre una relazione, cioè il frutto di una ricerca, in modo schematico e brillante. Ricorda che le diapositive sono un supporto alla presentazione della relazione, non sono il testo della relazione; ogni diapositiva deve dunque essere soltanto una traccia che aiuti gli ascoltatori della tua relazione a mettere a fuoco gli argomenti principali della presentazione.


Le regole fondamentali per una buona presentazione sono:

  • non riempire le diapositive con troppe parole e sii schematico, procedendo preferibilmente per elenchi numerati o puntati;
  • scegli delle immagini efficaci che giustifichino il testo della diapositiva. A differenza della tesina, della relazione e del saggio breve, in cui la presenza delle immagini è opzionale, in una presentazione con diapositive le immagini sono fondamentali;
  • inserisci disegni, grafici e tabelle per sintetizzare ulteriormente le informazioni;
  • modifica le dimensioni e il colore dei testi per mettere in evidenza alcuni concetti;
  • utilizza se necessario, animazioni e musiche per movimentare la presentazione.

Se durante la presentazione hai bisogno di leggere al pubblico una citazione, è bene riportarne la trascrizione in una diapositiva, in modo che chi ti ascolta possa seguirti meglio mentre la leggi.

       L’ordine delle diapositive

La prima diapositiva deve contenere il tuo nome e il titolo della ricerca (relazione, saggio ecc.) che stai presentando, mentre tutte le altre diapositive conterranno uno schema di ciò che tratterai e preferibilmente un’immagine.


Le immagini devono essere coerenti con i temi trattati: nel nostro caso l’immagine iniziale mostra un bambino che dorme e l’icona di una batteria che si ricarica, per alludere all’idea sviluppata nella tesina del sonno rigeneratore, che serve a ricaricare il corpo e il cervello. L’ultima o la penultima diapositiva di ogni presentazione dovrebbe contenere la bibliografia dei testi che hai consultato per fare la ricerca.


Dopo la bibliografia, puoi inserire una diapositiva che contenga un ringraziamento al pubblico che ti ha ascoltato durante la presentazione, eventualmente con un’immagine. Il testo può essere: Grazie dell’attenzione.

 >> pagina 166 

       L’e-mail

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Leggi il seguente brano e rispondi alla domanda.



  • Quali sono gli elementi che caratterizzano questo tipo di testo?

L’e-mail formale segue le stesse regole che si utilizzavano quando si scrivevano le lettere a mano e si spedivano imbucandole nella cassetta postale. A differenza di queste, nelle e-mail puoi evitare di scrivere la data, perché i sistemi informatici di posta la inseriscono automaticamente.


Dall’esempio proposto sopra puoi ricavare le regole per scrivere una e-mail formale:

  • dopo aver scritto, nell’apposito campo, l’indirizzo di posta elettronica del destinatario della lettera, devi specificare, in un altro campo, l’oggetto (cioè l'argomento) del messaggio, che deve essere breve e preciso; nel nostro caso, Consegna compito.
  • Ogni lettera formale deve iniziare con una formula allocutiva. Gli allocutivi sono tutte quelle forme (come pronomi, titoli professionali ecc.) con cui ci si rivolge a un’altra persona. Nel nostro esempio, l’allocutivo è professore (che nelle allocuzioni, quando è seguito dal nome o dal cognome, si tronca in professor) preceduto dall’aggettivo Gentile, che devi sempre usare quando ti rivolgi a un professore per lettera e che può accompagnare qualunque titolo professionale: Gentile professore, Gentile ingegnere, Gentile dottoressa, Gentile avvocato ecc.
    Se invece ci si rivolge a un’azienda, un’associazione o simili, l’aggettivo più adatto è Spettabile (che letteralmente vuol dire ‘degno di rispetto’), spesso abbreviato in Spett.le: Spett.le Associazione “Detto/Fatto”.
    Dopo l’iniziale formula allocutiva, seguita dalla virgola, si va a capo, preferibilmente lasciando un rigo bianco.
  • Alla fine del messaggio bisogna sempre inserire i saluti, scegliendo tra varie formule: le più comuni sono distinti saluti (che è più distaccata), cordiali saluti (più gentile e raccomandabile), un caro saluto o formule come la saluto molto cordialmente, porgo i miei migliori saluti.
  • Dopo i saluti si va a capo, lasciando preferibilmente un rigo bianco, e si firma la lettera con il proprio nome e cognome.

Nella lettera è consigliabile affrontare subito il motivo per cui si scrive, senza troppi preamboli, ed essere sintetici. È opportuno infine rileggere il testo prima di spedirlo, per correggere eventuali sviste o errori di italiano.

 >> pagina 167 
       E-mail informale

Gli elementi di una lettera informale sono gli stessi della lettera formale: allocutivo, testo della lettera, saluti e firma. Chiaramente, con gli amici non userai allocutivi formali come Gentile, Spettabile ecc., ma un semplice Caro o Cara e lo stile sarà più colloquiale, come in questo esempio:



Alla fine dell’e-mail, è sempre buona educazione salutare: te ne andresti mai dall’incontro con un amico senza salutarlo? No, ovviamente!


Anche in questo caso, come vedi, dopo i saluti compare la firma (in questo caso senza il cognome). Il fatto che il tuo indirizzo compaia automaticamente nel campo mittente dell’e-mail non ti autorizza infatti a chiudere la tua lettera senza il nome: in primo luogo, perché il tuo nome può essere molto diverso dal tuo nome utente, in secondo luogo perché non si spedisce mai una lettera anonima.

 >> pagina 168 

       Il tema

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Leggi le seguenti tracce di compito scritto e rispondi alla domanda.

1. Racconta alla classe il viaggio più interessante della tua vita.
2. C’è un oggetto che desideri avere da tanto tempo, ma temi che i tuoi genitori non siano propensi ad acquistarlo. Cerca di convincerli con una descrizione che metta in luce le qualità dell’oggetto e insieme contenga un’efficace e convincente argomentazione circa i motivi per cui vuoi averlo.
3. Sei ospite di una trasmissione radiofonica, nella quale ti chiedono di spiegare al pubblico le caratteristiche del tuo genere musicale preferito e di fare qualche esempio specifico di cantante e di canzone; cerca anche di convincere il pubblico ad acquistare uno o più brani musicali.


  • A quali tipi testuali appartengono i testi richiesti nelle consegne? Testo narrativo, testo descrittivo, testo informativo o testo argomentativo?

Molte delle prove scritte che ti vengono assegnate a scuola (dette anche temi), e che dovrai svolgere nell’esame conclusivo del tuo ciclo di studi, richiedono, per esempio, di raccontare un episodio della tua vita, o di descrivere un luogo, una persona, una cosa, reali o immaginari, oppure di esprimere la tua opinione su una determinata questione.


Grazie a quello che hai studiato in questa unità e nell’Unità 5, sei ora in grado di svolgere prove come quelle sopra elencate. Infatti:

  • se ti si chiede di parlare di un episodio della tua vita, dovrai produrre un testo narrativo;
  • se ti si chiede di descrivere qualcosa o qualcuno, dovrai produrre un testo descrittivo;
  • se ti viene richiesto di esporre i pro e i contro di una questione e di esprimere la tua opinione, dovrai comporre un testo argomentativo.

Ricorda naturalmente che i diversi tipi testuali possono anche combinarsi gli uni con gli altri, e dunque nell’esporre le tue opinioni terrai conto anche delle caratteristiche del testo informativo (per esempio se spieghi un fenomeno scientifico), oppure nel narrare episodi di vita potrai ricorrere anche a brevi inserti di testo descrittivo.


Prima di iniziare a scrivere, è opportuno ordinare le idee fondamentali in una scaletta partendo da una mappa concettuale, come hai visto a proposito della tesina [ p. 162].


Per strutturare meglio il tuo compito scritto, è consigliabile sempre una tripartizione simile a quella suggerita per la tesina:

  • inizia con una breve parte introduttiva, nella quale sintetizzi ciò di cui intendi parlare; puoi anche iniziare con un’informazione generale, con una domanda, con la definizione di una delle parole chiave della traccia, con la citazione di una frase di un autore famoso;
  • procedi con una parte centrale ampia, nella quale sviluppi gli argomenti fondamentali richiesti dalla traccia;
  • chiudi il testo con una breve conclusione, nella quale riassumi le tappe del ragionamento sviluppato nella parte centrale (se stai scrivendo un compito di tipo argomentativo), oppure con una frase a effetto o una citazione. Se stai scrivendo un testo narrativo, la conclusione dovrebbe essere il più possibile inaspettata, a effetto, con un colpo di scena.


Ricopia poi il compito in bella copia con una grafia ordinata, lasciando nel foglio un margine affinché l’insegnante possa scrivere le sue correzioni.


Alla fine di qualsiasi compito scritto effettua una rilettura finale cercando di distaccarti il più possibile dal tuo testo, come se non lo avessi scritto tu, in modo da notarne meglio le imperfezioni. In particolare:

  • presta attenzione all’ortografia (controlla accenti, apostrofi, doppie e uso dell’h), alla punteggiatura, alla sintassi (attenzione all’uso delle preposizioni, ai tempi e ai modi verbali);
  • controlla di aver scelto le giuste parole e i giusti significati rispetto a quello che volevi intendere;
  • verifica che il testo sia coerente (con tutti i giusti passaggi logici) e coeso, controllando l’uso dei connettivi, dei pronomi e dei segnali discorsivi.

 >> pagina 169 

Fissa i concetti

La scheda è un testo informativo che riporta le informazioni per identificare un libro (autore, titolo, casa editrice, città di edizione, anno) o un film (titolo, anno, Paese di produzione, regista, attori).

La recensione è un testo argomentativo che può riguardare un’opera d’arte, un prodotto, un servizio. Ha lo scopo di orientare la scelta di chi legge.

L’articolo di cronaca è un testo informativo e in parte narrativo che deve rispondere il prima possibile, in maniera chiara e sintetica, alle 5 domande W: chi?, che cosa?, dove?, quando?, perché?; e successivamente anche a come?

La tesina è un testo informativo e argomentativo diviso in capitoli e paragrafi, è scritto in uno stile formale e contiene sempre una bibliografia e un indice.

La presentazione con diapositive è un ausilio per presentare una ricerca.
Ha una forma schematica: il testo è molto sintetico ed è organizzato in elenchi puntati o numerati. Può contenere immagini statiche o in movimento, filmati e file audio.

L’e-mail inizia con una formula allocutiva, finisce con i saluti e deve contenere sempre alla fine la firma del mittente. Il testo deve essere sintetico.

Il tema è una prova scritta che richiede di produrre un testo narrativo, descrittivo o argomentativo. Per scrivere un tema, organizza le idee in una scaletta e suddividi gli argomenti in tre parti (introduzione, parte centrale, conclusione).

 >> pagina 170 

In pratica

LA SCHEDA

                      1  Ricostruisci nel quaderno la scheda del libro abbinando correttamente tutte le informazioni.


Autore

Willow ha 12 anni e si sente diversa: orfana, ha un’intelligenza sopra la media, tante ossessioni e una passione per il numero 7. Gestire le amicizie per Willow non è facile, fino a quando non conosce Mai e altri strani personaggi, pesci fuor d’acqua come lei. Eppure Willow, senza saperlo, riesce a cambiare la vita delle persone che incontra riempiendola di meraviglia e follia.

Titolo

2015

Città

Loredana Baldinucci

Editore

Milano

Anno

Il mondo fino a 7

Traduzione italiana di

Holly Goldberg Sloan

Trama

Mondadori


                      2  Alcune informazioni di questa scheda non sono adeguate: individua quali sono e spiega perché.


La vita è bella

Data di uscita

1997

Genere

Drammatico, storico. Il film tratteggia con delicatezza il dramma degli ebrei deportati nei campi di sterminio. Un film sorprendente, tenero e meraviglioso.

Regia

Roberto Benigni

Attori

Horst Buchholz, Roberto Benigni, Giustino Durano, Nicoletta Braschi

Paese

Italia

Durata

131 minuti

Distribuzione

Cecchi Gori Group

Sceneggiatura

Roberto Benigni, Vincenzo Cerami

Musica

La colonna sonora, di Nicola Piovani, funge da commento agli stati d’animo del protagonista.

Fotografia

Tonino Delli Colli


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 >> pagina 171 

                      3  Leggi la recensione del film e ricava la sinossi (massimo 80 parole), eliminando le parti che non sono richieste in questo genere di testo.


La storia di Coco parla di Miguel, dodicenne innamorato della musica e della sua chitarra, che suona in segreto. Nella sua famiglia, infatti, la musica è bandita da generazioni, da quando il capostipite abbandonò sua moglie e sua figlia Coco per inseguire la fama cantando e suonando. Nel presente di Miguel, Coco è ormai la sua anzianissima bisnonna. Contrastato da tutti, il ragazzino si reca al cimitero, nel Día de Muertos (il Giorno dei Morti), per suonare la chitarra del suo defunto trisavolo, ma questo lo catapulterà improvvisamente nel mondo dei morti. Inizia qui la vera avventura di Miguel, che saprà emozionarvi, commuovervi e sorprendervi con tanti colpi di scena. Nonostante la semplicità della storia, in Coco l’armonia è davvero perfetta. Non si poteva scegliere ambientazione migliore per parlare di un tema così delicato come quello della morte e della perdita dei propri cari. In Messico, il giorno dedicato ai morti, infatti, è una delle festività più importanti e sentite, ma nella tradizione messicana non c’è nulla di triste o di macabro: nel Día de Muertos, i defunti hanno la possibilità di tornare nel mondo dei vivi per rivedere i propri cari.

(Adattato da wonderchannel.it)

LA RECENSIONE

                      4  Spiega con parole tue quali sono le differenze e le somiglianze principali tra una scheda e una recensione.

Differenze: ........................................................................................................................................................................

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Somiglianze: ....................................................................................................................................................................

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                      5  Ciascuno studente sceglie un film che non gli è piaciuto affatto e, dopo una breve ricerca, ne comunica i dati essenziali al compagno, spiegando perché non gli è piaciuto. Il compagno dovrà scrivere una recensione del film (circa 120 parole) basandosi sulle informazioni ricevute. Alla fine i ruoli si invertono.


                      6  Scegli un film che hai visto recentemente o un fumetto che hai letto e scrivine due brevi recensioni (circa 80 parole ciascuna), una positiva e una negativa, mettendo in evidenza prima i difetti, poi i pregi dell’opera.

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L’ARTICOLO DI CRONACA

                      7  Trova l’informazione mancante nel seguente articolo di giornale.


«Truffa dello specchietto»: giovane denunciato dai carabinieri

L’episodio era avvenuto nel luglio scorso ai danni di un anziano

L’episodio era avvenuto a fine luglio quando il truffatore, adocchiato un anziano che era entrato in un supermercato, aveva atteso il suo ritorno in auto per anticiparlo lungo la Statale. Era entrato in azione rallentando e costringendo l’anziano che lo seguiva in auto a sorpassarlo. Mentre le due macchine erano affiancate, il truffatore aveva lanciato un oggetto contro il veicolo della vittima per simulare il rumore dell’urto. L’anziano, spaventato, aveva accostato, e a quel punto era iniziata la sceneggiata del truffatore. «Lo specchietto lato guida – spiegano i carabinieri – veniva fatto ciondolare, mentre sullo specchietto della vettura della vittima veniva fatto un segno nero per rendere ancora più credibile la simulazione dell’incidente. Da qui la proposta di un accordo per evitare l’aumento del premio assicurativo». L’anziano, però, si era reso conto che il segno nero sul suo specchietto si cancellava troppo facilmente e, intuendo di essere stato raggirato, era andato a presentare denuncia ai carabinieri. «Fortunatamente – dicono ancora i militari – ricordava la targa dell’auto del truffatore e aveva memorizzato i connotati del suo viso».

(Adattato da lastampa.it)


                      8  Completa la tabella con le 5 W (insieme con la domanda come?) individuate nel seguente articolo di cronaca.


Livorno, 13enne rischia di annegare. Salvata da 2 detenuti

Sabato pomeriggio la ragazzina stava facendo il bagno a un centinaio di metri dalla spiaggia di Cala Giovanna: «Sono stata punta da una medusa e dal dolore non riuscivo a nuotare»

LIVORNO – Non hanno avuto un attimo di esitazione i due detenuti di 37 e 44 anni quando hanno sentito le urla della ragazzina e l’hanno vista annaspare nel mare dell’ex isola carcere di Pianosa, oggi un paradiso visitabile a numero chiuso. I due uomini sono corsi verso il mare, si sono gettati in acqua, hanno raggiunto la giovane turista e l’hanno riportata in spiaggia sana e salva. È accaduto sabato pomeriggio ed è stata un’esperienza drammatica e commovente allo stesso tempo. I turisti hanno ringraziato i salvatori, così come hanno fatto, commossi, i genitori della ragazzina. Anche il direttore del carcere ha espresso soddisfazione e gratitudine per il gesto dei due improvvisati bagnini. «È una chiara dimostrazione di come un carcere rieducativo come il nostro determini comportamenti lodevoli da parte dei detenuti.

Proporrò per loro un encomio». La ragazzina stava facendo il bagno a un centinaio di metri dalla spiaggia di Cala Giovanna. «Sono stata punta da una medusa e dal dolore non riuscivo più a nuotare», ha raccontato la giovane. I due detenuti lavorano in una cooperativa dell’isola e hanno permessi per lavorare fuori dal carcere di Porto Azzurro.

(Adattato da corriere.it)


Chi?

                                                            

Che cosa?

 

Quando?

 

Dove?

 

Perché?

 

Come?

 

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                      9  Questo articolo di cronaca è stato modificato inserendo un lessico poco adatto al grande pubblico, perché troppo difficile e poco adeguato al contesto. Inoltre, anche le frasi sono inserite in modo disordinato. Modifica le espressioni in corsivo con varianti lessicali più adatte all’articolo e riscrivi l’articolo in modo che sia ordinato.


MILANO. I fermati risiedono nel quartiere Quarto Oggiaro e sono già gravati da precedenti specifici. I due erano in stazione a Milano Rogoredo e stavano partendo a bordo di un treno avente come meta il Salento. La polizia di Stato ha fermato due giovani gravemente indiziati di essere gli autori delle violente spoliazioni del 10 e 12 agosto scorsi ai danni di tassisti milanesi. In occasione delle ruberiefacendosi credere ciò che non erano, e cioè clienti, avevano chiesto di essere trasportati in prossimità della contrada dove risiedono e, una volta terminata la corsa, uno aveva il compito di bloccare l’autista l’altro di attribuirsi del denaro e degli effetti personali delle vittime. Sono in corso altre attività volte ad appurare la verità intorno ai fatti per individuare altri eventuali correi che hanno partecipato alle aggressioni.

(Adattato da lastampa.it)


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LA RELAZIONE, LA TESINA E IL SAGGIO BREVE

                      10  La seguente mappa presenta capitoli e paragrafi messi alla rinfusa. Ricomponi correttamente gli elementi all’interno della seconda immagine, dal tema generale, al centro, a quelli sempre più specifici, ai margini.


                      11  Trasforma la mappa concettuale dell’esercizio 10 in una scaletta, decidendo quindi quale argomento inserire prima e quale dopo.


                      12  Sviluppa nel quaderno un tema a scelta della scaletta che hai elaborato nell’esercizio 11, affrontando i relativi sotto temi. Scrivi poi la bibliografia delle fonti che hai utilizzato per sviluppare il tema scelto.

 >> pagina 175 

LA PRESENTAZIONE

                      13  In una diapositiva vuota, inserisci un’immagine coerente con le informazioni elencate sotto. Sintetizza queste ultime e completale con opportuni elementi grafici (linee, caselle, frecce ecc.).


Gamification

Uno studio dell’Università di Catalogna ha dimostrato che i videogiochi possono potenziare le aree cerebrali responsabili dell’attenzione (rendendole più reattive agli stimoli e migliorando sia l’attenzione a lungo termine che quella selettiva), quelle collegate alla capacità di problem-solving (quindi la capacità di risolvere problemi di varia complessità) e quelle correlate alla abilità di ragionamento, strettamente connesse alle materie scientifiche.

Infatti, videogiocare si traduce in impegno, costanza e concentrazione per il raggiungimento di un obiettivo, sbagliando e imparando per tentativi.


                      14  Dopo aver diviso la classe in gruppi di 4 persone, l’insegnante sorteggia per ciascun gruppo un argomento studiato, anche relativo ad altre materie. Ogni gruppo creerà una presentazione con diapositive, che verrà valutata dalla classe in base ai seguenti parametri: chiarezza espositiva; efficacia audiovisiva delle diapositive; originalità nell’argomentazione (il punteggio va da 1 a 3).


                      15  Scegli un artista che ti ha colpito particolarmente, quindi crea una presentazione con diapositive in cui parli della sua vita, del contesto storico e sociale in cui è vissuto e analizzi almeno tre delle sue opere più significative. L’esposizione orale deve durare tra i quattro e i sette minuti.

L’E-MAIL

                      16  Ordina correttamente nel quaderno gli elementi dell’e-mail formale presenti nella lista.

1. La ringrazio per l’attenzione e le auguro una buona giornata.

2. Il Dirigente Scolastico vorrebbe che la classe avesse una proposta di accompagnatore entro la prossima settimana: mi rendo conto dell’imminenza della scadenza, ma purtroppo stiamo affrontando un problema che non era prevedibile e che può pregiudicare la possibilità della classe di vivere un’esperienza bella e significativa.

3. Gentile

4. Luigi Valenti

5. Richiesta di accompagnamento in gita scolastica

6. Cordiali saluti

7. mi chiamo Luigi Valenti, sono il rappresentante della III E. Il professor Mieli, che avrebbe dovuto accompagnarci in Toscana, ha avuto un imprevisto e non potrà venire con noi. Ci ha suggerito, pertanto, di inviare una e-mail agli insegnanti che avevano dato la loro disponibilità per il viaggio di istruzione, e così le scrivo nella speranza che lei possa sostituirlo.

8. professoressa Landi,

9. Oggetto:

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                      17  Scrivi una lettera a tuo cugino (di circa 120 parole) in cui gli chiedi se quest’anno pensa di unirsi alla tua famiglia per le vacanze estive, sottolineando quanto ciò ti renderebbe felice.


                      18  Adatta l’e-mail dell’esercizio 16 a un contesto informale. Immagina che il destinatario sia la prof. Landi (il cui primo nome è Irina), ma il mittente sia il prof. Mieli (il cui primo nome è Carlo), che le chiede di sostituirlo come accompagnatrice della gita.


IL TEMA

                      19  Scrivi un racconto di 150-180 parole seguendo le seguenti indicazioni.

Situazione (quando e dove?): la scorsa settimana; a scuola.

Personaggi (chi?): io e il professor Tucci.

Che cosa è successo (che cosa?): ho ricevuto una nota.

Perché?: c’è stato un malinteso (inventa tu quale).


                      20  Scrivi prima un testo narrativo (circa 150 parole), poi un testo descrittivo (circa 120 parole), usando in ogni testo tutte le 5 parole della lista.

sole radura sport brezza amici


                      21  Desideri da molto un cane, ma i tuoi non sono propensi a prendertelo. Esponi in un testo argomentativo i pro di avere un animale. Tra questi, sottolinea i vantaggi dell’adozione di un randagio invece dell’acquisto di un cucciolo di razza.

La Grammatica Treccani - volume B
La Grammatica Treccani - volume B
Lessico, semantica, testualità, comunicazione