Nella lista seguente troverai alcune parole che possono darti qualche difficoltà per come si scrivono, come si pronunciano oppure come si scompongono in sillabe.
abile: si scrive con una sola b (e non abbile).
acqua: si scrive con cqu e si scompone in sillabe ac-qua.
acquistare: si scrive con cqu.
aereo: si scompone in sillabe a-e-re-o.
affinché: si scrive con l’accento acuto (come tutte le parole che terminano con -che: perché, poiché, sicché).
agile: si scrive con una sola g.
aglio, figlio: si scrivono così (e non aio, filio); quasi tutte le parole con gl si scrivono con la i dopo gl, anche se la i non si pronuncia.
aiuola: si scompone in sillabe a-iuo-la.
allievo: si scrive con -lli- (e non aglievo).
alzare: si scrive con la z.
aquila: si scrive con la q.
arance: è il plurale corretto di arancia (e non arancie).
arcuato: si scrive con la c.
aspro: si scompone in sillabe a-spro.
azione: si scrive con una sola z.
-bile: le parole che finiscono in -bile hanno una sola b (abile, stabile, visibile).
bisogno: si scrive con gn (e non bisognio).
borsa: si scrive con la s (e non borza).
bòtte / bótte: “percosse” (pronuncia aperta della o) / “contenitore di legno” (pronuncia chiusa della o).
calza: si scrive con la z.
camicie: è il plurale corretto di camicia (e non camice).
c’entra: è la 3a persona del presente del verbo entrarci; significa “ci entra, entra in un luogo” (La tua seconda valigia non c’entra), oppure “ha a che fare” (Lei non c’entra niente con quello che è successo); si può scrivere per esteso (ci entra), oppure con l’apostrofo (c’entra), ma non si può scrivere centra; centra è la 3a persona del presente del verbo centrare, che vuol dire “fare centro” (Il giocatore centra il canestro).
centro: si scompone in sillabe cen-tro.
c’è, c’era: 3a persona del presente (c’è) e dell’imperfetto (c’era) del verbo esserci. Attenzione alla grafia: ce è invece una particella pronominale atona (Ce l’ho messo io), mentre cera è un sostantivo femminile (la cera della candela).
che, chi: si pronunciano con la c gutturale di casa e si scrivono con ch, altrimenti sarebbero le particelle pronominali ce, ci, che si pronunciano con la c palatale di centro.
cieco: “non vedente” si scrive con la i, altrimenti è l’aggettivo e sostantivo ceco “abitante o originario della Repubblica Ceca”.
cielo: si scrive con la i, altrimenti è la prima persona del presente del verbo celare “nascondere” (Io celo un segreto).
ciliegie: è il plurale corretto di ciliegia (e non ciliege).
ciò: si scrive con la i, anche se la i non si pronuncia.
circuito: si scrive con cu, si pronuncia con l’accento sulla u (circùito) e si scompone cir-cu-i-to.
compagna / compagnia: senza i è il plurale di compagno / con la i (si pronuncia compagnìa) significa “lo stare insieme”.
compagno, campagna: si scrivono senza i.
conoscere, conoscenza: si scrivono senza i.
coscienza: si scrive con la i.
crociera: si scrive con la i prima di -era.
cuoco: si scrive con la c (e non quoco).
cuoio: si scrive con la c.
cuore: si scrive con la c.
dà / da / da’: presente di dare (Giorgio dà una mano a Maria) / preposizione (da tre a quattro minuti) / imperativo di dare (Da’ una mano a tua sorella).
daino: si scompone in sillabe dai-no.
dì / di / di’: “giorno” (due volte al dì) / preposizione (la festa di Anna) / imperativo di dire (Di’ la verità).
do: si scrive sempre senza accento; anche quando indica la nota Do (che di solito si scrive con l’iniziale maiuscola e in corsivo).
è / e: 3a persona del presente del verbo essere (si scrive con l’accento grave e si pronuncia aperta) / congiunzione (si scrive senza accento e si pronuncia chiusa).
equo: si scrive con la q.
evacuare: si scrive con la c.
fa / fa’: presente indicativo di fare (fa freddo; tre anni fa) / imperativo di fare (Fa’ tutti i compiti); la forma fà è sbagliata; anche la nota Fa si scrive senza accento.
familiare / famigliare: sono corrette entrambe le forme.
flùido: si scompone in sillabe flui-do.
frecce: è il plurale corretto di freccia (e non freccie).
fresco: si scompone in sillabe fre-sco.
fu: si scrive senza accento.
giacca: si scrive con la i, anche se non si pronuncia.
-gione: le parole che finiscono in -gione hanno una sola g (ragione, stagione), tranne loggione.
giù: si scrive con l’accento.
grande: si scompone in sillabe gran-de.
grazie, ringraziare: si scrivono con una sola z.
guanto: si scompone in sillabe guan-to.
ho, hai, ha, hanno: forme del presente del verbo avere che si scrivono con l’h; fa’ attenzione a non confonderle con le forme senza h, che hanno un altro significato: o (congiunzione: o questo o quello), ai (preposizione articolata: Ai miei cugini piace la montagna), a (preposizione: da Roma a Milano), anno (una volta l’anno).
imbuto, imparare, importante: si scrivono con mb, mp (e non inbuto, inparare, inportante), perché non esistono parole con nb e np, a accezione di qualche composto (benpensante).
incosciente: si scrive con la i dopo sc.
iniquo: si scrive con la q.
innocuo: si scrive con la c.
-izzare, -izzazione,- izzatore, -izzatrice, -ozzo, -uzzo: sono suffissi che si scrivono sempre con la doppia zeta (maritozzo, modernizzare, indicizzazione, organizzatrice).
là / la: avverbio di luogo (Vieni di là) / articolo e pronome (Non la voglio).
lasciare: si scrive con la i dopo sc, anche se la i non si pronuncia.
lezione: si scrive con una sola z.
lì / li: avverbio di luogo (Guarda lì) / pronome (Li ho salutati).
milione, miliardo: si scrivono con li (e non miglione, migliardo).
nacque: si scrive con cqu.
nascere: si scrive senza i.
né / ne: congiunzione (Non voglio né questo né quello) / pronome (Non ne voglio più) o avverbio di luogo (Me ne vado).
niente: si scrive con la n iniziale (e non gnente).
no: si scrive senza accento.
ognuno: si scrive senza i (e non ogniuno).
olio: si scrive così (e non oglio) e si scompone in sillabe o-lio.
organizzazione: si scrive in -zione.
pasticciere: si scrive con la i prima di -ere; invece pasticceria si scrive senza i prima di -eria.
perché, poiché: si scrivono con l’accento acuto.
percuotere: si scrive con la c.
perso: si scrive con la s.
pèsca / pésca: “frutto” (pronuncia aperta della e) / “azione o risultato del pescare” (pronuncia chiusa della e).
piè “piede”: si scrive con l’accento grave (a piè di pagina).
pio: si scompone in sillabe pi-o.
piogge: è il plurale corretto di pioggia.
più: è una sola sillaba e si scrive con l’accento.
po’: è la forma troncata di poco e si scrive con l’apostrofo (Vorrei un po’ d’acqua).
pozione: si scrive con una sola z.
proficuo: si scrive con la c.
proprio: si scrive così (e non propio).
purtroppo: si scrive così (e non pultroppo).
qua, qui: si scrivono senza accento e con la q.
quadro: si scrive con la q.
qual è: si scrive senza apostrofo.
quattro: si scrive con la q.
quotidiano: si scrive con la q.
ragione: si scrive con una sola g.
restare: si scompone in sillabe re-sta-re.
riscuotere: si scrive con la c.
riuscire: si scompone in sillabe ri-u-sci-re.
scena: si scrive senza i.
scienza: si scrive con la i.
scuola: si scrive con la c.
scuotere: si scrive con la c.
sé / se: pronome tonico (Pensa solo a sé) / pronome atono (Se n’è andato) o congiunzione (Vieni se ti va).
sì / si: affermazione (Dimmi di sì) / pronome (Si è rotto).
società: si scrive con la i.
sogniamo: si scrive con la i.
sogno: si scrive senza i (e non sognio); le uniche parole con la i dopo gn sono quelle con la i tonica (compagnìa) e alcune forme verbali dell’indicativo (sogniamo) e del congiuntivo (sogniamo, sogniate).
soqquadro: è l’unica parola italiana che si scrive con qqu.
specie: si scrive con la i.
spiagge: è il plurale corretto di spiaggia.
sta / sta’: presente di stare (Sta bene) / imperativo di stare (Sta’ calmo!).
stabile: si scrive con una sola b.
stagione: si scrive con una sola g.
stazione: si scrive con una sola z.
sto: si scrive senza accento.
stretto: si scompone in sillabe stret-to.
su: si scrive senza accento, mentre quassù e lassù si scrivono con l’accento.
sufficiente: si scrive con la i (e non sufficente).
suo: si scompone in sillabe su-o.
superficie: si scrive con la i (e non superfice).
taccuino: si scrive con ccu e non con cqu e si scompone in sillabe tac-cu-i-no.
tacque: si scrive con cqu.
tè / te: bevanda (una tazza di tè) / pronome (Vengo con te).
terzo: si scrive con la z (il secondo e il terzo posto), altrimenti, con la s, è l’aggettivo che vuol dire “limpido” (una bella giornata con il cielo terso).
un amico / un’amica: ricorda che un maschile si scrive sempre senza apostrofo, mentre un’ femminile si scrive sempre con l’apostrofo, perché è forma elisa di una.
uomo: si scompone in sillabe uo-mo.
va / va’: presente indicativo di andare (Va bene) / imperativo di andare (Va’ via!).
vacuo: si scrive con la c.
valigie: è il plurale corretto di valigia.
visibile: si scrive con una sola b.
vostro: si scompone in sillabe vo-stro.
-zione: le parole che finiscono in -zione hanno una sola z (azione, importazione).