Dai fatti alla Storia - volume 3

SEZIONE A | L ESORDIO DEL NOVECENTO: GUERRE E RIVOLUZIONI Intanto, il governo di unione sacra si era disgregato e il nuovo presidente del Consiglio (nonché ministro della Guerra), Georges Clemenceau (1841-1929), apparve risoluto nel voler portare avanti la guerra fino alla vittoria totale. Anche tra gli Imperi centrali si stavano facendo sentire gli effetti di una guerra troppo lunga e devastante. La Germania, che stava sostenendo quasi completamente su di sé il carico del conflitto contro l Intesa e i suoi alleati, non riusciva più a tenere il ritmo produttivo richiesto dai comandi militari. Il fronte interno non era più compatto come all inizio del conflitto: pane razionato, cibi forniti da organizzazioni assistenziali, mancanza di abiti e stanchezza morale sfiancarono anche la popolazione civile tedesca. Nelle fabbriche si diffusero scioperi e proteste, tra cui la grande manifestazione di Berlino nell aprile 1917 guidata da Karl Liebknecht, il fondatore della Lega di Spartaco, un movimento che divenne la base del futuro Partito comunista tedesco. Ma la situazione politica era totalmente sotto il controllo dagli apparati militari, che avevano i loro massimi esponenti nei generali Hindenburg e Ludendorff. I tentativi, che pure vennero effettuati da parte del Reichstag (il parlamento) e del cancelliere per trovare soluzioni favorevoli alla pace, vennero soppressi sul nascere dai militari decisi a proseguire a oltranza l impegno bellico per cercare una vittoria che sembrava sempre più irraggiungibile. I fronti di guerra nel 1917-18 Mare del Nord Mar Baltico Imperi centrali Triplice Intesa Alleati degli Imperi centrali Alleati dell Intesa Territorio occupato dagli Imperi centrali Mar Nero Stati rimasti neutrali per tutta la durata GHO FRQ LWWR Principali battaglie Fronti nel 1915-16 Fronte russo nel 1917 Fronti nel 1918 Principali offensive delle forze dell Intesa Principali offensive degli Imperi centrali e dei loro alleati 74 Mar Tirreno Mar Ionio