Dai fatti alla Storia - volume 3

Il nuovo mondo multipolare | CAPITOLO 20 Il palazzo presidenziale cileno pochi giorni dopo il colpo di Stato militare, 16 settembre 1973. QUANDO 11 settembre 1973 Colpo di Stato in Cile QUANDO 1976 Colpo di Stato in Argentina Il presidente dell Argentina Videla si congratula con la squadra nazionale per la vittoria della Coppa del Mondo di calcio, 1978. LA DITTATURA IN CILE Nel 1970 la lunga tradizione democratica cilena aveva portato alla presidenza della Repubblica il socialista Salvador Allende (1908-73), esponente di un alleanza fra socialisti, comunisti e radicali. La sua politica mirò a nazionalizzare alcune importanti industrie e risorse naturali e a migliorare le condizioni lavorative degli operai. Gli ambienti conservatori cileni però, sostenuti dai servizi segreti degli Stati Uniti, agirono per destabilizzare il governo e la società. Messo in crisi sia da una grave condizione economica che stava innalzando l inflazione e i prezzi dei beni di consumo, sia dalle proteste provenienti dal mondo del lavoro (proteste incoraggiate dagli oppositori di Allende), l 11 settembre 1973 il governo fu vittima di un colpo di Stato. L esercito, guidato dal generale Augusto Pinochet (1915-2006), effettuò un assalto al palazzo presidenziale La Moneda, a Santiago del Cile, dove Allende tentò una fortunosa e improbabile resistenza che si concluse con il suo suicidio (> F , pag. 588). Pinochet impose una brutale dittatura macchiandosi dell assassinio di numerosissimi oppositori o presunti tali e facendo sistematico ricorso alla tortura. ARGENTINA, EL SALVADOR E GUATEMALA Nel 1976 un colpo di Stato fu attuato anche in Argentina, portando al potere il generale Jorge Rafael Videla (1925-2013). Come nel caso cileno, iniziò da parte della dittatura militare la ricerca di oppositori, che furono in gran parte torturati e uccisi o fatti sparire: i cosiddetti desaparecidos. Molti degli attivisti, infatti, vennero rapiti, sedati e poi lanciati da aeroplani nell Oceano Atlantico o nel Rio de la Plata, nei cosiddetti voli della morte ; altri furono mandati in campi di concentramento. Quando nel 1978 si tennero i Mondiali di calcio in Argentina, il regime di Videla non subì critiche dal mondo politico internazionale né boicottaggi; la vittoria della Coppa del Mondo da parte della squadra di casa ebbe addirittura l effetto di esaltare una dittatura omicida e repressiva. Altri paesi dell America centrale vissero situazioni analoghe, come a El Salvador e in Guatemala: qui, per conto di regimi militari al potere, agivano gli squadroni della morte , che erano armati e finanziati spesso dagli Usa per lottare contro i guerriglieri rivoluzionari, provocando centinaia di migliaia di vittime tra i civili. IL RITORNO ALLA DEMOCRAZIA E L INTERVENTISMO DEGLI USA Solo negli anni Ottanta ci fu un inversione di tendenza nei paesi latinoamericani, con la caduta di alcune dittature. In Argentina la dittatura finì nel 1983, dopo la sconfitta militare con la Gran Bretagna per la contesa delle isole Falkland (> C17.3). Videla fu condannato all ergastolo, dopo essere stato processato sotto la spinta delle madri dei desaparecidos (denominate madri di Plaza de Mayo , dal nome della piazza di Buenos Aires dove protestavano ogni settimana per rivendicare il ritrovamento dei propri figli o per richiedere la punizione degli assassini). Si calcola che in Argentina, durante la dittatura, siano scomparsi circa 30 000 oppositori politici, ma solo 9000 sono stati censiti ufficialmente. 587

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Dal Novecento a oggi