2 LA POLVERIERA DEL MEDIO ORIENTE

SEZIONE D | OCCIDENTE E ORIENTE FRA CRISI E GLOBALIZZAZIONE 2 LA POLVERIERA DEL MEDIO ORIENTE DALLA GUERRA DEL KIPPUR ALLA PACE Una delle aree di maggiore problematicità, in grado di modificare gli equilibri mondiali fu il Medio Oriente. Il punto nodale dell area era costituito dal conflitto arabo-israeliano e dal fallito tentativo di dare vita a due Stati in grado di convivere (> C14.4). Dopo la guerra dei Sei giorni (1967) vinta da Israele, i palestinesi e i paesi arabi sconfitti si prepararono a una rivincita animata dal presidente egiziano Anwar al-Sadat. Il 6 ottobre 1973 (coincidente con la festa religiosa ebraica di Yom Kippur) Israele subì un inatteso attacco da parte delle truppe egiziane e siriane nelle aree del Sinai e del Golan. Solo con gli aiuti degli Stati Uniti gli israeliani riuscirono a resistere e quindi a reagire all attacco con una controffensiva vincente, che si fermò soltanto dopo la richiesta dell Onu di cessare il fuoco: il 26 ottobre si concluse il conflitto, passato alla storia con il nome di guerra del Kippur. La vittoria di Israele e degli Usa fu pagata a caro prezzo, poiché, per ritorsione, i paesi arabi adottarono subito delle contromisure, aumentando vertiginosamente il prezzo del petrolio per i paesi che avevano sostenuto Israele: da ciò derivò lo shock petrolifero e la crisi economica in Occidente negli anni Settanta (> C16.7 e C17.2). Dopo venticinque anni di continui conflitti (e di numerose sconfitte sul piano militare), l Egitto si dimostrò disponibile a intavolare trattative diplomatiche con Israele, attraverso la mediazione degli Stati Uniti. Il successo di questa linea fu conseguito con gli accordi di Camp David (Usa) nel 1978 fra il presidente egiziano al-Sadat e il premier israeliano Begin: questi accordi, siglati grazie al lavoro del presidente statunitense Carter, prevedevano la restituzione del Sinai all Egitto, la fine delle ostilità e il riconoscimento dello Stato di Israele. Al-Sadat pagò con la vita questo gesto di pace, poiché venne ucciso nel 1981 da gruppi terroristici islamisti contrari alla conciliazione con Israele. Artiglieria israeliana a presidio delle alture del Golan, in Siria, conquistate durante la controffensiva del 1973. La guerra del Kippur Mar Mediterraneo ue z di A q di S Golfo lfo Go aba Mar Morto Mar Rosso Territori sotto controllo dell esercito israeliano al 6 ottobre 1973 Territori occupati dagli israeliani al 24 ottobre 1973 Territori occupati dagli egiziani al 24 ottobre 1973 Avanzate egiziane e siriane a partire dal 6 ottobre 1973 Avanzate israeliane tra l 11 e il 23 ottobre 1973 Linea difensiva israeliana dal 1967 Carta INTERATTIVA 574 L OLP DI ARAFAT Sin dalla formazione dello Stato di Israele centinaia di migliaia di profughi palestinesi avevano abbandonato (o furono costretti a farlo) i territori divenuti israeliani, rifugiandosi soprattutto in Siria, Giordania, Libano. In questo modo, mentre lo Stato israeliano diventava sempre più coeso, il mondo palestinese si disperdeva in molti insediamenti, i più popolosi dei quali erano in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Il lungo permanere di questa situazione accrebbe la tensione fra le due parti e assunse, nel panorama internazionale, il ruolo di un conflitto decisivo, visti gli interessi che gravitavano in quella regione del mondo per via delle risorse petrolifere. Mentre gli Stati arabi dell area avevano da tempo costituito un fronte antisraeliano, solo nel 1959 i palestinesi formarono una loro organizzazione di resistenza di orientamento progressista, al-Fatah, guidata da Yasser Arafat (1929-2004), un leader rivoluzionario che, attraverso la guerriglia, mobilitava i fedayin ( chi sacrifica la vita per una causa ) per lottare contro Israele. La Lega araba, che da sempre si era rifiutata di riconoscere lo Stato d Israele, favorì la nascita nel

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi