3 IL 1992: UN ANNO DI ROTTURA

SEZIONE D | OCCIDENTE E ORIENTE FRA CRISI E GLOBALIZZAZIONE RICAPITOLANDO 1 Quali fattori contribuirono alla crescita del debito pubblico italiano? 2 Quale strategia politica spinse il Pci a cambiare nome nel 1991? Alle successive elezioni politiche del 1992 il Pds ottenne solo il 16% dei voti e la Dc per la prima volta ottenne meno del 30%, mentre il Psi si confermò terzo partito con il 13,5% dei consensi. La Lega Nord conseguì invece un exploit, superando il 9%. Finita la guerra fredda, gli elettori stavano cominciando a venire meno alle tradizionali fedeltà politiche, stanchi del sistema partitocratico vigente in Italia da decenni, percepito sempre più da gran parte della popolazione come distante dai bisogni reali del paese. 3 QUANDO 17 febbraio 1992 Inizio dell inchiesta Mani pulite Tangente Somma di denaro ottenuta in cambio di concessioni illecite o favori commessi da pubblici ufficiali nell esercizio delle loro funzioni. Approfondisci VIDEO Tangentopoli Il pool di magistrati che condussero l inchiesta Mani pulite : Francesco Greco, Francesco Saverio Borrelli, Gherardo Colombo e Ilda Boccassini. 556 IL 1992: UN ANNO DI ROTTURA MANI PULITE Il 17 febbraio 1992 fu arrestato a Milano Mario Chiesa, un rappresentante del Partito socialista, con l accusa di aver ottenuto tangenti nella gestione di una struttura cittadina. L inchiesta dei magistrati milanesi (nota con il nome di Mani pulite ) aprì uno squarcio su un ampio sistema corruttivo, che aveva per protagonisti politici locali e nazionali, imprenditori, banchieri e dirigenti d industria. Il tutto alimentato dallo scambio di tangenti. Da qui il nome di Tangentopoli dato a questo sistema, quasi a indicare un intera collettività travolta dalla corruzione (> F ). Coordinate dal procuratore Francesco Saverio Borrelli, a capo di un pool di magistrati tra cui Antonio Di Pietro e Gherardo Colombo, le indagini si allargarono e apparve sempre più chiara la responsabilità dei vertici dei partiti di governo, che costituivano una sorta di terminale dove confluivano i finanziamenti illegali. A loro volta finirono sotto inchiesta dirigenti di imprese pubbliche e private che avevano agito per ottenere favori e corsie preferenziali per i loro affari. Di questi illeciti scambi risentiva l intero sistema economico, perché si violavano le regole della concorrenza e si avvantaggiavano coloro che avevano legami politici da cui potevano ottenere favori, creando quasi dei monopòli nei vari settori produttivi. L inchiesta ebbe un forte impatto nell opinione pubblica, la quale innalzò i magistrati milanesi a eroi di giustizia, grazie anche al ruolo amplificatore dei mezzi di comunicazione. Tra i politici più coinvolti nelle inchieste giudiziarie spiccò il nome del segretario socialista Craxi: per il Psi fu l inizio della disgregazione. Nel luglio 1992, di fronte alle accuse, Craxi con un discorso alla Camera dei deputati denunciò che tutti i partiti politici italiani erano stati finanziati illegalmente, rigettando la criminalizzazione dell intera classe politica e, nello stesso tempo, accomunando tutte le altre forze politiche alla logica delle tangenti; nel febbraio 1993 si dimise da segretario del Psi. Craxi fu processato e nel 1996 fu condannato in Cassazione a più di 5 anni di reclusione, che non scontò mai poiché nel 1994 fuggì in Tunisia, dove sarebbe morto sei anni dopo, senza aver mai più fatto ritorno in Italia. Il caso di Craxi e del Psi fu il più eclatante, ma anche la Dc si sgretolò sotto i colpi delle indagini, che mostrarono quanto fosse radicato il sistema delle tangenti ai partiti e di come ormai la Repubblica fosse giunta a un punto di rottura.

Dai fatti alla Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi