2 L’INIZIO DEL CONFLITTO

SEZIONE A | L ESORDIO DEL NOVECENTO: GUERRE E RIVOLUZIONI La dimensione intercontinentale della guerra fu dovuta al tipo di rapporti economici e politici che le nazioni europee avevano costruito nella fase della loro espansione e al loro fittissimo intreccio. Tutti i paesi industrializzati sottoposero il loro sistema produttivo al servizio della guerra, finalizzandolo agli obiettivi che i vari governi imponevano. RICAPITOLANDO 1 Perché la Prima guerra mondiale è considerata uno spartiacque tra due epoche? 2 Perché la Grande guerra può considerarsi veramente un conflitto mondiale , anche se si è svolta prevalentemente in Europa? UNA GUERRA TOTALE Non era soltanto il sistema organizzativo della produzione industriale a essere inglobato nelle logiche di guerra, ma la società nella sua interezza era orientata a fini bellici: in questo senso si è parlato di guerra totale. Inoltre, con il passare degli anni e con l escalation di violenza determinata dal conflitto stesso, la guerra andò formando una convinzione perversa: l idea che non bastava solo sconfiggere il nemico, ma occorreva eliminarlo definitivamente. Sulla base di preesistenti idee razzistiche che si stavano sempre più diffondendo (> C1.6), il mondo era visto come luogo dove non c era più uno spazio per tutti, ma era consentita l esistenza solo ai popoli superiori in grado di guidare tutti gli altri: questa idea si consoliderà maggiormente a seguito degli esiti della guerra. Anche sotto questo profilo si può parlare di guerra totale. 2 TI RICORDI? Sarajevo era la capitale della Bosnia-Erzegovina, annessa nel 1908 all Impero austroungarico (> C1.8). QUANDO 28 giugno 1914 Assassinio dell arciduca Francesco Ferdinando d Asburgo QUANDO 22 luglio 1914 Ultimatum austro-ungarico alla Serbia Ultimatum Dall aggettivo latino ultimus, ultimo , indica le condizioni che uno Stato presenta a un altro Stato all interno di una contesa, esigendo una risposta entro un termine stabilito. Cancelleria Gli organi e gli uffici in cui lavorano i diplomatici che si occupano delle relazioni con l estero. 50 L INIZIO DEL CONFLITTO L ATTENTATO Il 28 giugno 1914 a Sarajevo un giovane nazionalista bosniaco, Gavrilo Princip, assassinò l erede al trono dell Impero austro-ungarico, l arciduca Francesco Ferdinando d Asburgo, e sua moglie Sofia. Tra i principali sostenitori dei movimenti nazionalisti slavi vi era la Serbia, dove agiva la società segreta Mano nera, al cui interno era alta la partecipazione di figure di spicco dell esercito serbo. Fu proprio la Mano nera insieme con il movimento Giovane Bosnia, cui apparteneva Princip, a progettare l attentato. Lo scopo dei nazionalisti era di opporsi al disegno politico di Francesco Ferdinando che intendeva realizzare alcune aperture da parte del governo di Vienna verso le minoranze nazionali esistenti nell impero, con l obiettivo di ridurre le tensioni indipendentistiche. L uccisione dell erede al trono asburgico segnò l inizio di un escalation che porterà nell arco di un mese allo scoppio del conflitto. L ULTIMATUM L Impero austro-ungarico ritenne il governo serbo responsabile dell omicidio e nell arco di poche settimane, il 22 luglio, inviò un ultimatum alla Serbia. Il governo serbo accolse quasi tutte le richieste asburgiche ma si rifiutò di far partecipare la polizia austriaca alle indagini sull individuazione dei mandanti dell attentato, poiché questo avrebbe rappresentato un atto di lesione della sovranità nazionale. Nel frattempo l esercito serbo venne mobilitato, in quanto la convinzione che sarebbe scoppiata una nuova guerra balcanica, la terza, era seriamente presa in considerazione. Nei giorni successivi all attentato le cancellerie d Europa infittirono le relazioni diplomatiche, auspicando una risoluzione pacifica della questione. Ma la situazione sfuggì di mano: i governi e gli ambasciatori restarono schiacciati dalla forza degli accordi presi con le varie alleanze strette nei decenni precedenti. Da un lato c era la Triplice Alleanza, firmata nel 1882 dagli Imperi tedesco e austro-ungarico e dall Italia; dall altro lato la Triplice Intesa, firmata nel 1907 e poi perfezionata nel 1914 da Francia, Regno Unito e Impero russo, a seguito di una serie di intese bilaterali (> C1.6). Oltre a questi accordi esistevano altri patti

Dai fatti alla Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi