Dai fatti alla Storia - volume 3

SEZIONE C | LA RINASCITA DEL SECONDO DOPOGUERRA LE NAZIONI UNITE Tra le disposizioni previste nell incontro di Jalta emergeva la volontà di istituire un organismo internazionale destinato ad assicurare la pace fra le nazioni. Anche se la Società delle Nazioni aveva fallito nel prevenire il secondo conflitto mondiale, occorreva comunque non disperdere l eredità del presidente Wilson (> C3.1) per costruire un mondo concordemente orientato alla pace e alla sicurezza. Su questi intendimenti a San Francisco, in una conferenza tenuta il 26 giugno 1945, si raggiunse un accordo fra 50 paesi che sottoscrissero la Carta dell Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) (> F ). Alla sua guida ci sarebbe stato un Consiglio di sicurezza composto da cinque Stati permanenti: Unione Sovietica, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Cina, ognuno con potere di veto. Successivamente, ai cinque membri permanenti si sarebbero aggiunti altri dieci Stati scelti a rotazione fra gli aderenti all Onu. Il Consiglio era affiancato da un Assemblea generale, cui partecipavano tutti i paesi aderenti. La sede prescelta fu New York e già questo stava a significare che il centro del nuovo ordine mondiale si era spostato dall Europa agli Stati Uniti. Il nuovo organismo si proponeva di: Harry Truman e il suo segretario di Stato Edward Stettinius si stringono la mano durante la cerimonia per la sottoscrizione della Carta dell Organizzazione delle Nazioni Unite, 26 giugno 1945. favorire le relazioni fra paesi, basandosi sui principi di autodeterminazione dei popoli e di rispetto dei diritti di ognuno; salvaguardare i diritti umani come fondamento delle istituzioni nazionali e internazionali; sostenere la cooperazione fra le nazioni nell ambito economico e culturale. Approfondisci La Dichiarazione universale dei diritti umani QUANDO 1948 Dichiarazione universale dei diritti umani Potere di veto Nel diritto internazionale moderno è la possibilità di bloccare temporaneamente o definitivamente una decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite da parte di ognuno dei membri permanenti. Cortina di ferro a ¬ ¤ e e iron curtain, indica la separazione, territoriale e ideologica, esistente fra i paesi dell Europa orientale e quelli dell Europa occidentale, in seguito alla divisione del continente in due sfere d influenza: sovietica e statunitense. 382 garantire la pace e la sicurezza a livello internazionale; A suggello dei princìpi programmatici indicati, nel 1948 fu emanata a Parigi la Dichiarazione universale dei diritti umani. LA CORTINA DI FERRO Fino al momento della fondazione dell Onu non erano ancora emersi del tutto gli antagonismi fra le due potenze maggiori (Usa e Urss), ma con il passare dei mesi si manifestarono con maggiore evidenza le tensioni e gli interessi divaricanti che derivavano da una opposta visione del mondo pressoché in ogni ambito: politico, economico, sociale, dei diritti civili. La fine dell alleanza tra le potenze che avevano sconfitto il nazifascismo fu segnata da due eventi: il discorso di Stalin nel febbraio 1946 con cui, prefigurando un possibile scontro tra comunismo e capitalismo, comunicava alla popolazione sovietica la decisione di avviare un industrializzazione forzata del paese, soprattutto nel settore delle armi; a questa risoluzione sembrò rispondere l ex primo ministro britannico Churchill in un discorso tenuto a Fulton (Usa) nel marzo del 1946, in cui metteva in guardia contro l espansionismo sovietico e avvertiva che dal Mar Baltico fino a Trieste «una cortina di ferro è calata attraverso l Europa . Ad aggravare la diffidenza reciproca era la realtà dei fatti: Stalin stava lavorando a un allargamento della sua area d influenza attraverso il tentativo di controllare due Stretti di importanza strategica: quello del Bosforo sul Mar Nero e quello dei Dardanelli sul Mar Egeo. Solo la decisa opposizione di Gran Bretagna e Stati Uniti lo costrinse a desistere, ma ormai si era innescato un meccanismo per cui ognuna delle parti tentava di assicurarsi il primato ed estendere la propria egemonia, in nome del capitalismo da un lato e del comunismo dall altro.

Dai fatti alla Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi