Dai fatti alla Storia - volume 3

Indizi di una guerra annunciata | CAPITOLO 1 Il dipinto Il quarto stato (1901) di Giuseppe Pellizza da Volpedo rappresenta con grande efficacia la sempre maggiore presa di coscienza delle classi più povere. A tutto ciò vanno aggiunte le aperture dell Italia alle tecnologie provenienti dall estero, ai contributi culturali e all imitazione di esperienze realizzate nei paesi economicamente più avanzati. Certo, non si può trascurare il fatto che il decollo industriale italiano avvenne in un contesto non ancora maturo, nel senso che la struttura dell economia italiana presentava non pochi squilibri. La stessa trasformazione in senso capitalistico dell economia agraria, cui si è accennato, investì alcune zone dell Italia settentrionale, ma altrettanto non può dirsi per le regioni del Sud. Restavano largamente insoluti alcuni gravi problemi che il nuovo Stato aveva dovuto affrontare dopo il raggiungimento dell importante traguardo dell Unità. Nel tessuto economico-sociale dell Italia di inizio Novecento permanevano infatti importanti livelli di squilibrio: sul piano socio-economico tra il Nord più industrializzato e il Sud ancorato a un economia latifondista; nello sviluppo, con larga parte degli investimenti concentrati in alcuni settori industriali a discapito dell agricoltura; Approfondisci Notabili e potere locale Trasformismo Pratica politica che prevede la sottoscrizione di alleanze tra forze politiche eterogenee, in favore della governabilità. Notabile Colui che, in base alla posizione sociale e alla rete di relazioni, è in grado di essere molto influente ed esercitare pressioni. Liberismo Teoria economica secondo cui lo sviluppo di un paese è affidato alla libera iniziativa privata, limitando l intervento statale. Grande guerra Nome con cui i contemporanei chiamarono la Prima guerra mondiale. nel corpo sociale, con l esclusione della maggior parte della popolazione dalla vita politica del paese. LA NUOVA REALT POLITICA La classe politica uscita dall Unità, con il passare degli anni, si arenò in soluzioni trasformistiche ed elitarie, fino a lasciarsi tentare da esperienze autoritarie rischiose. Soprattutto, fu incapace di affrontare la sfida della modernizzazione, derivante dai rinnovati processi industriali e dalle nuove spinte politiche provenienti dal basso. I vecchi notabili liberali, sostenitori di politiche liberiste, non si erano mossi adeguatamente nel sostenere la crescita del giovane Stato italiano e soprattutto non erano riusciti ad allargare le basi sociali dello Stato liberale. Sarà questo il tentativo messo in atto durante l età giolittiana , il periodo del primo quindicennio del Novecento che prese il nome dallo statista piemontese Giovanni Giolitti (1842-1928), protagonista della scena politica italiana fino alla Grande guerra. Giolitti concentrò i suoi sforzi nell inglobare e integrare le due grandi opposizioni politiche e sociali presenti sul territorio nazionale: quella di ispirazione socialista e quella cattolica. Attraverso questa politica riuscì a salvaguardare le strutture dello Stato sia dall ondata di proteste e di scontri sociali provenienti dal mondo operaio e contadino, sia dalle paure manifestate dai ceti più conservatori, 21

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi