CIAK - La marcia su Roma

SEZIONE A | L ESORDIO DEL NOVECENTO: GUERRE E RIVOLUZIONI RICAPITOLANDO 1 Per quale motivo Mussolini decise di trasformare i Fasci di combattimento in partito? 2 Quali furono le motivazioni del successo della marcia su Roma ? pronta per essere presentata al re. Ne facevano parte sia fascisti che esponenti giolittiani, liberal-conservatori, nazionalisti, popolari. Fu il riconoscimento della forza del fascismo, intorno al quale si costituì un nucleo di forze conservatrici del paese seguite dal consenso di larghe fasce dell opinione pubblica. Per i fascisti la marcia su Roma resterà come l evento mitico e fondante del regime, l anno da cui inizia la cosiddetta era fascista , un sistema di datazione parallelo a quello del calendario gregoriano. Più che un trionfo, quell evento rappresentò l ulteriore evidenza di un Italia in bilico tra soluzioni autoritarie e trasformismi, tra stanchezze e collusioni. La soluzione politica di cui si fece portatore il fascismo avrebbe trovato fortuna in Europa e si sarebbe diffusa con movimenti ispirati alle sue convinzioni. Non a caso la parola fascismo è uno dei pochissimi termini italiani entrati a far parte del linguaggio politico anche al di fuori dell Italia, connotato da una serie di ambiguità concettuali e varietà di comportamenti: rivoluzionario e reazionario, capitalista e socialista, conservatore e dinamico. LA MARCIA SU ROMA Il reduce della Grande guerra Domenico Rocchetti, disoccupato e senza prospettive, viene convinto da un suo ex ufficiale a iscriversi ai Fasci di combattimento. Durante la campagna elettorale Rocchetti aiuta i fascisti nei comizi nei paesi di campagna; qui gli squadristi si scontrano con i paesani e, in un fienile, Rocchetti incontra Gavazza, un contadino suo ex commilitone. Gavazza si fa convincere dal suo amico a unirsi ai fascisti, grazie alla promessa di redistribuzione delle terre ai contadini contenuta nel programma del partito. Le vicende portano i due amici a partecipare alla marcia su Roma ma le violenze degli squadristi e i continui tradimenti del programma mostrano ai due la vera natura del fascismo. Arrivati nei pressi della capitale, i protagonisti abbandonano la marcia e si limitano a osservare le squadracce fasciste entrare trionfalmente a Roma. Il regista Dino Risi costruisce una satira pungente dell ascesa del fascismo. In tal senso sono emblematiche le scene in cui il personaggio interpretato da Ugo Tognazzi cancella le frasi contenute nel programma di San Sepolcro via via che queste vengono contraddette dai fatti. Amaro e al tempo stesso ironico il finale, con gli squadristi che imperversano per la capitale accolti dal re Vittorio Emanuele III che, rivolgendosi ai suoi collaboratori, riguardo ai fascisti afferma: «Ma sì, proviamoli per qualche mese... . ROCCHETTI: Ma dimme un po , il re, l hanno cacciato? GAVAZZA: Ma che cacciato! stato lui a farli entrare! Così anche la repubblica... ti saluto Carolina [è andata]! 174 TITOLO: La marcia su Roma GENERE: Commedia ANNO: 1962 Y &. : ¬ Y¬ ¬ ]c: r¬ ¬ &a a (Domenico Rocchetti), Ugo Tognazzi (Umberto Gavazza), Roger Hanin (Capitano Paolinelli), Mario Brega (Marcacci Mitraglia ) PAESE: Italia gY c : ¬ ¬

Dai fatti alla Storia - volume 3
Dai fatti alla Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi