Dai fatti alla Storia - volume 2

EDUCAZIONE CIVICA nale del 2001. Da allora, lo status delle Regioni è sancito dal Titolo V della carta costituzionale (art. 114 e seguenti). Ognuna di esse possiede un proprio statuto (art. 123), una carta giuridica che ne descrive il funzionamento e l ordinamento. Gli statuti regionali operano entro i limiti previsti dalla Costituzione italiana. Ciascuna Regione dispone di un proprio Consiglio regionale (un parlamento monocamerale regionale) e di un Presidente, entrambi eletti direttamente dagli abitanti con mandato di cinque anni. Il Presidente nomina e presiede la Giunta regionale (una sorta di governo regionale), formata dagli assessori regionali. L ATTIVIT LEGISLATIVA DELLE REGIONI Dal punto di vista legislativo, l attività delle Regioni è disciplinata dall art. 117 della Costituzione. Le Regioni non possono legiferare in quei campi in cui lo Stato esercita potestà legislativa esclusiva (difesa, politica estera, moneta, immigrazione ecc.). Esistono una serie di ambiti di legislazione concorrente, in cui sia lo Stato che le Regioni possono legiferare. Infine, è consentito alle Regioni legiferare in ogni altro campo che non sia di competenza esclusiva dello Stato. L esistenza di un ampia sfera di legislazione concorrente fra Stato e Regioni, introdotta con la riforma del 2001, ha dato origine a un alto numero di casi in cui sia lo Stato sia la singola Regione si sentono legittimati a legiferare. Quando le norme emanate dai due enti entrano in contrasto, fra Stato centrale e Regione si apre un contenzioso, il compito di risolvere il quale è assegnato dall art. 127 della Costituzione alla Corte costituzionale, il supremo organo di garanzia previsto dall ordinamento italiano, che deve decidere quale delle due leggi, statale o regionale, è in quel caso quella legittima. Dal 2001, il numero di questi contenziosi è andato aumentando tanto da impegnare molte delle energie della Corte costituzionale (nel 2018 la soluzione di tali contenziosi occupava circa la metà dell attività della Corte). STATUTO ORDINARIO E STATUTO SPECIALE La maggioranza delle Regioni (15 su 20) sono a statuto ordinario . Le rimanenti cinque (Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige, costituito dalle due province autonome di Bolzano e Trento, e Valle d Aosta) sono invece a statuto speciale , dispongono cioè di particolari forme di autonomia (art. 115). In altre parole, gestiscono autonomamente settori (sanità, scuola) che nelle altre Regioni è lo Stato centrale a finanziare. Per provvedere a queste funzioni esse trattengono nel proprio territorio una parte più consistente delle imposte che le altre Regioni versano allo Stato. Di recente si è discusso sull estensione di forme di ulteriore autonomia, simili agli statuti speciali delle Regioni autonome, ad altre Regioni come il Veneto e la Lombardia. Che cosa ne pensi? Approfondisci gtvp.it/21storia02-26 LAVORARE SUL TEMA Come si è visto, il calendario delle festività nazionali e delle ricorrenze commemorative può essere un utile elemento per veicolare valori, ed è stato spesso utilizzato in chiave nazionale. La classe si divide in tre gruppi, ognuno dei quali indaga uno dei temi indicati. 1. Le attuali festività e ricorrenze, civili e religiose, del calendario italiano e le loro origini. 2. La storia delle festività e ricorrenze del calendario italiano dal 1861 a oggi: quali giorni festivi esistevano in precedenza, che cosa celebravano, quando sono stati rimossi, quando ne sono stati introdotti di nuovi e perché. 3. Le attuali festività e ricorrenze in vigore in un altro paese (per esempio, se tre gruppi di studenti lavorano su questo tema, potrebbero raccogliere le informazioni su Francia, Germania, Stati Uniti d America, un gruppo per paese). Dopo aver messo a disposizione dei compagni le informazioni raccolte in una sintetica presentazione multimediale, in classe si riflette su quanto è emerso, evidenziando in particolare: 1. Quale immagine del carattere nazionale (o dei valori nazionali) ciascun calendario vuole trasmettere. 2. Quale rapporto sussiste, nei diversi paesi o momenti storici, fra festività laiche e festività religiose nei diversi contesti esaminati. 539

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento