Dai fatti alla Storia - volume 2

DALLA STORIA A OGGI LE IDENTIT REGIONALI Nel corso del XIX secolo, in parte per imitazione, in parte per resistere al processo di omologazione implicito nel consolidamento delle identità nazionali, anche molte comunità regionali cominciarono a emergere con caratteri identitari propri. Fu soprattutto il caso di quelle comunità che non erano state sufficientemente assimilate dallo Stato-nazione di cui facevano parte e che avevano mantenuto più forti tradizioni, una lingua e un retaggio culturale separati. Ciò accadde sia per comunità come la Catalogna e la Scozia, che si trovavano inserite in consolidati Stati-nazione, sia per popoli come i boemi o i polacchi, che vivevano entro i confini di imperi multinazionali. In casi come questi, la valorizzazione del folclore tradizionale, della lingua locale (o del dialetto) e la riscoperta di una letteratura in tale lingua furono uno degli strumenti essenziali di consolidamento della diversità regionale rispetto all identità nazionale imposta dallo Stato centrale. In alcuni Stati, come la Svizzera, storicamente composti da un associazione di comunità linguistico-culturali differenti, il problema del rapporto fra la cultura e la lingua dello Stato e quelle di una minoranza non si è verificato. Questi Stati si sono sviluppati, infatti, come entità federali, in cui lo Stato centrale dispone soltanto di un potere limitato rispetto agli enti locali. D altro canto, dopo la Seconda guerra mondiale, si assiste a una perdita di popolarità del nazionalismo in Europa, anche molti Stati-nazione europei che si sono trovati a gestire i rapporti con le minoranze interne dotate di storiche identità linguistico-culturali hanno introdotto forme di autonomia regionale (è il caso della Spagna dal 1978, o del Regno Unito dal 1998). STATO CENTRALE E REGIONI IN ITALIA Sebbene l Italia sia un territorio storicamente caratterizzato da una marcata diversificazione culturale, e l unificazione nazionale della penisola sia un evento relativamente recente (1861), il nostro paese non è stato attraversato da scontri identitari di particolare rilievo, cioè rivendicazioni indipendentiste o separatiste, fra territori e Stato centrale. Laddove si sono manifestate reazioni dei territori contro lo Stato centrale, esse sono state perlopiù dominate dall insofferenza per la cattiva gestione dello Stato e l inefficienza di quest ultimo piuttosto che da questioni identitarie. Le scelte politiche dei primi governi postunitari della Destra storica (1861-76) hanno spinto l Italia verso una soluzione centralista dal punto di vista amministrativo, su imitazione del modello dello Stato francese. Nonostante la realtà storico-culturale assai diversificata dell Italia, quindi, non si è mai scommesso su un modello di Stato federale e il ventennio della dittatura fascista (1922-43) non ha fatto altro che confermare la preminenza assoluta del ruolo dello Stato centrale rispetto ai territori. Soltanto dopo la fine del regime fascista si è incominciato a teorizzare effettivamente il superamento dello Stato-nazione in vista di una certa decentralizzazione e di una maggiore autonomia dei territori, con l idea che un governo locale dotato di sufficiente autonomia e più prossimo alla realtà della vita dei cittadini, potesse intuire meglio problemi e bisogni della popolazione ed elaborare strategie adeguate per occuparsene. Questo principio ha trovato concretezza nell articolo 5 della Costituzione italiana, che, pur ribadendo che l Italia è una repubblica una e indivisibile , la legislazione favorisce l attuazione di forme di decentramento amministrativo volte a garantire autonomia alle singole Regioni. Le 20 Regioni, infatti, sono le unità amministrative, sottostanti allo Stato centrale, in cui è suddiviso il territorio italiano. Istituite formalmente nel 1948, esse divennero realtà solo con apposita legge nel 1970. L attenzione verso una reale autonomia delle Regioni, tuttavia, non si è mai concretizzata fino alla riforma costituzio- Il Monumento alla Sardana nella città di Barcellona. un omaggio a un ballo tradizionale catalano che si è diffuso nel XIX secolo diventando un simbolo di identità regionale della Catalogna. 538

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento