Dai fatti alla Storia - volume 2

La Seconda rivoluzione industriale e la società di massa | CAPITOLO 19 America. Se fino agli anni Ottanta gli immigrati negli Stati Uniti erano stati soprattutto di origine britannica, irlandese, tedesca e scandinava, negli ultimi due decenni del secolo furono milioni le persone provenienti dai paesi latini e slavi che raggiunsero le coste americane. Come in ambito industriale, anche in quello agricolo si percorse la strada del protezionismo, per tutelare le colture e i lavoratori nazionali. Questa mossa diede respiro a un settore in difficoltà, generando un nuovo aumento dei prezzi, ma d altra parte ritardò ulteriormente l introduzione delle necessarie innovazioni. Due furono comunque i fenomeni ormai irreversibili, in tutti i paesi: la diminuzione del peso dell agricoltura nella formazione del prodotto interno e la contemporanea riduzione della percentuale degli addetti all agricoltura sulla popolazione attiva. Il nome di John Boyd Dunlop è legato al pneumatico per ruote di autoveicoli, un invenzione stimolata dall aver osservato il figlio che con grande fatica cercava di muovere un triciclo munito di gomme piene. Lo pneumatico era, in sostanza, un tubo di gomma gonfiabile e fissabile al cerchio del triciclo per mezzo di una striscia di tela. L ACCIAIO E LA CHIMICA La Seconda rivoluzione industriale coinvolse soprattutto settori industriali giovani , che ricevettero uno straordinario impulso per la loro crescita e diffusione. In particolare, il settore metallurgico conobbe un decisivo salto di qualità grazie alle nuove tecniche che resero più facile e meno costosa la produzione dell acciaio. Lega di ferro e carbonio, l acciaio era un metallo già noto per le sue qualità, essendo più resistente e più elastico del ferro, ma per lungo tempo venne utilizzato solo per la realizzazione di lame, armi da fuoco e strumenti di precisione. Una serie di innovazioni tecniche ne permisero gradualmente una produzione sempre più massiccia e a costi contenuti, consentendone l utilizzo nei più svariati ambiti: rotaie, corazze per navi da guerra, macchine industriali, utensili domestici, persino ponti ed edifici (fino all introduzione, nel 1892, del cemento armato, ovvero calcestruzzo rinforzato con sbarre di ferro). L altro settore ad essere maggiormente coinvolto dalla Seconda rivoluzione industriale fu quello chimico. Le ricadute dei progressi della chimica furono enormi e multiformi, negli ambiti più disparati, permettendo il perfezionamento o l invenzione di numerosi prodotti: medicinali, concimi, saponi, coloranti, esplosivi (nel 1875 il chimico svedese Alfred Nobel depositò il brevetto della dinamite) (> A , pag. 478), gomma (nel 1888 lo scozzese John Boyd Dunlop inventò lo pneumatico), ceramica, alluminio (nel 1886 venne perfezionato il processo chimico che permetteva di ricavare alluminio dalla bauxite). Fondamentale fu poi l introduzione di prodotti utilizzati come reagenti chimici in altre lavorazioni, come l acido solforico (impiegato nella produzione di concimi, esplosivi e coloranti e nella raffinazione del petrolio) e la soda (usata come detergente e sbiancante, ma anche nella fabbricazione del vetro e nella siderurgia). Infine, i progressi della chimica furono alla base di un altra innovazione epocale, consistente nell introduzione di tecniche di refrigerazione e di nuovi metodi per la sterilizzazione, la conservazione e l inscatolamento dei cibi. La diffusione del cibo in scatola, soprattutto negli Stati Uniti, e di vagoni e celle frigorifere rappresentò una svolta epocale, grazie alla quale l umanità poteva scacciare l incubo delle carestie e non esser più dipendente dall andamento dei raccolti. MOTORE A SCOPPIO, PETROLIO ED ELETTRICIT La macchina a vapore era stata il simbolo della Prima rivoluzione industriale (> C7.2). Cento anni dopo, il simbolo della Seconda rivoluzione industriale fu il motore a scoppio, ovvero il motore a combustione interna, in cui è il combustibile ad alimentare 477

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento