Dai fatti alla Storia - volume 2

L Europa delle grandi potenze | CAPITOLO 16 Una via di Parigi completamente distrutta. L attacco alla Comune fu devastante: oltre a caduti e prigionieri (fra cui oltre 1000 donne), gli incendi e l artiglieria fecero gravi danni a luoghi simbolo della capitale come piazza della Bastiglia, il municipio, Montmartre e il Palazzo delle Tuileries. QUANDO 1875 Terza Repubblica francese Adolphe Thiers, primo presidente della Terza Repubblica francese, tiene un discorso dal podio dell Assemblea nazionale. distinzione tra potere legislativo ed esecutivo, separazione tra Stato e Chiesa, decentramento amministrativo. Riguardo al lavoro vennero adottati il sostegno alle cooperative e la soppressione delle trattenute sul salario, l istruzione divenne obbligatoria, laica e gratuita e infine, nei rapporti sociali, si ricorse al blocco degli sfratti e all eleggibilità e continua revocabilità di tutti i funzionari, il cui stipendio fu equiparato a quello degli operai qualificati. Tuttavia, l esperienza della Comune era destinata a durare poco, sia per le divisioni interne tra le varie anime del governo rivoluzionario, sia per la situazione del tutto eccezionale in cui si trovò a operare. Isolata dal resto della Francia e racchiusa nei confini di una sola città, la Comune non riuscì a promuovere una rivoluzione più ampia, capace di coinvolgere anche le campagne e i centri minori. Le province, dove le forze conservatrici si erano imposte nelle elezioni di febbraio, accolsero con indifferenza gli appelli provenienti da Parigi, e ciò fece il gioco del governo. Grazie alla neutralità degli occupanti tedeschi, Thiers poté infatti raccogliere un esercito sufficiente per riconquistare militarmente la capitale. Tra il 21 e il 28 maggio, la battaglia di Parigi fu combattuta strada per strada fra truppe governative e comunardi , con ferocia e atrocità da entrambi i lati. La repressione, durissima, continuò anche dopo la resa della Comune: 23 anni dopo il 1848, il movimento rivoluzionario francese veniva nuovamente sconfitto. PROCLAMAZIONE E CONSOLIDAMENTO DELLA TERZA REPUBBLICA Travolta dalla sconfitta militare e segnata dall esperienza della Comune, la Francia non impiegò molto, tuttavia, per dare segnali di rinascita. Nel settembre 1873, con qualche mese di anticipo rispetto al previsto, fu ultimato il pagamento dell indennità di guerra da versare all impero tedesco. Dal punto di vista economico, quelli successivi furono anni di intensa crescita per la Francia, sempre più avviata sulla strada delle conquiste coloniali (> C20). Dal punto di vista politico e istituzionale, l Assemblea nazionale incaricata di redigere una nuova Costituzione fu a lungo divisa tra monarchici (a loro volta divisi tra fautori del ritorno dei Borbone e sostenitori degli eredi di Luigi Filippo d Orléans) e repubblicani. La decisiva alleanza tra orleanisti e repubblicani moderati portò infine al varo di una Costituzione repubblicana, nel 1875. Nasceva così la Terza Repubblica francese, erede della Prima, sorta durante la Rivoluzione del 1789, e della seconda, nata nel 1848 (> C9.3 e C12.2); il suo assetto istituzionale si presentava come un compromesso tra il modello presidenziale degli Stati Uniti (> C8.5 e C11.2) e quello parlamentare. Il potere legislativo era assegnato a una Camera, eletta a suffragio universale maschile, e a un Senato, composto da membri in parte eletti e in parte vitalizi. Il potere esecutivo era invece nelle mani del presidente della Repubblica, eletto da entrambe le camere e dotato di ampi poteri. Nei suoi primi anni di vita, la Terza Repubblica fu segnata da frequenti crisi di governo e cambi di maggioranza parlamentare. Nel 1877, il presidente Patrice de Mac-Mahon fece ricorso al potere, riconosciutogli dalla Costituzione, di sciogliere le camere, nella speranza di una vittoria dei monarchici alle successive elezioni. La vittoria dei repubblicani costrinse invece Mac-Mahon, generale di 405

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento