MI PREPARO ALL’ORALE

C14 | MI PREPARO ALL ORALE L ITALIA DOPO IL 1848 E IL PIEMONTE DI CAVOUR > 14.1 Negli anni Cinquanta dell Ottocento, i diversi Stati della penisola italiana furono accomunati dall azione repressiva nei confronti dei gruppi liberali, moderati e democratici. Particolarmente dura fu l azione del maresciallo Radetzky, governatore del Lombardo-Veneto, e di papa Pio IX. Il Regno delle Due Sicilie era, invece, segnato da una situazione complessa, in cui si alternavano eccellenze a settori e regioni ancora arretrati. > 14.2 Il principale elemento di novità tra gli Stati della penisola era costituito dal Regno di Sardegna, in particolare da quando divenne capo del governo, dal novembre 1852, Camillo Benso, conte di Cavour. Fedele ai principi del liberalismo e al sistema monarchico-costituzionale, Cavour aprì l economia del regno al libero mercato internazionale e investì moltissimo nelle infrastrutture per dare una spinta allo sviluppo industriale. LA SOCIET NAZIONALE E LA SECONDA GUERRA D INDIPENDENZA > 14.3 Negli stessi anni, la strategia scelta da Giuseppe Mazzini per dare vita a uno Stato italiano democratico e unitario, basata sull organizzazione di attentati e insurrezioni, non produsse risultati concreti e fu sottoposta a critiche crescenti. Nel 1857, mentre il tentativo insurrezionale di Carlo Pisacane veniva represso nel sangue nel Regno delle Due Sicilie, nasceva la Società Nazionale, espressione del movimento indipendentista filopiemontese. > 14.4 In politica estera, Cavour puntò a far entrare il Regno di Sardegna nel novero delle potenze europee, e fu questo l obiettivo alla base della partecipazione piemontese alla Guerra di Crimea. Per allargare i confini del regno verso est, 362 [ ] Audio RIPASSO furono invece fondamentali, nel 1859, gli accordi di Plombières siglati con Napoleone III, grazie ai quali Cavour poté contare sul sostegno francese nella Seconda guerra d indipendenza contro l Austria. L esito del conflitto, nettamente a favore dei franco-piemontesi, mutò a seguito dell armistizio di Villafranca fra Francia e Austria, grazie al quale i piemontesi ottennero comunque la Lombardia. LA SPEDIZIONE DEI MILLE E L UNIT D ITALIA > 14.5 Nel frattempo, varie rivolte a sostegno dei piemontesi erano scoppiate in diverse zone dell Italia centrale, constringendo i rispettivi sovrani alla fuga. Nel marzo 1860, le popolazioni di Emilia, Romagna e Toscana decisero, tramite un plebiscito, di unirsi al Regno di Sardegna. Per la conquista del Regno delle Due Sicilie, Cavour lasciò l iniziativa alle forze democratiche che organizzarono la spedizione dei Mille . Partiti nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1860 dalle coste di Quarto, vicino Genova, Giuseppe Garibaldi e poco più di mille volontari portarono a termine, nel giro di pochi mesi, la conquista dell Italia meridionale. Fondamentali furono i rinforzi che arrivarono dal resto d Italia e il supporto di larga parte della popolazione locale. Dopo le vittorie di Calatafimi e Milazzo, in Sicilia, e nella battaglia del Volturno, Garibaldi consegnò, non senza qualche fastidio, i territori appena liberati a Vittorio Emanuele II, dopo che i piemontesi avevano sconfitto le truppe pontificie a Castelfidardo. Una serie di plebisciti ratificarono l annessione dei vari territori al nuovo regno: il 17 marzo 1861, il primo Parlamento italiano, eletto secondo i criteri stabiliti dallo Statuto albertino, proclamò Vittorio Emanuele II re d Italia.

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento