APPROFONDIAMO - PERSONAGGI - La costruzione del mito di

L Unità d Italia | CAPITOLO 14 APPROFONDIAMO PERSONAGGI LA COSTRUZIONE DEL MITO DI GARIBALDI Giuseppe Garibaldi è certamente uno dei personaggi della storia italiana più conosciuti a livello internazionale, non solo per la notorietà della sua impresa più celebrata, quella dei Mille, ma anche per essere l eroe dei due mondi , simbolo della lotta rivoluzionaria tanto in Europa quanto nelle Americhe. GARIBALDI IN SUD AMERICA Nato a Nizza nel 1807, Garibaldi era entrato tra le fila della Giovine Italia, spendendosi anche nell organizzazione di un insurrezione a Genova, nel 1834, scoperta dalle autorità. Costretto a scappare, trovò rifugio in Sud America, dove costruì buona parte della sua fama: per dodici anni, dal 1835 al 1847, Garibaldi combatté su vari fronti rivoluzionari, in Brasile e soprattutto in Uruguay, dove i soldati al suo seguito cominciarono a essere noti come giubbe rosse o camicie rosse : dotato di scarsi finanziamenti per la sua impresa, il condottiero poté fornire solo panni di lana rossi, solitamente usati dai macellai, ai 500 volontari della Legione italiana decisi a difendere la Repubblica uruguayana dall attacco del dittatore argentino Juan Manuel de Rosas. Fu in quegli stessi anni che conobbe la sua futura moglie, Anita, con la quale diede vita a un connubio personale e di lotta rivoluzionaria. GARIBALDI PARTECIPA ALLA PRIMA GUERRA DI INDIPENDENZA Garibaldi tornò in Italia per prendere parte alla Prima guerra d indipendenza e alla sfortunata esperienza della Repubblica romana. Riuscito miracolosamente a fuggire dopo aver tentato di soccorrere Venezia, assistette impotente alla morte di Anita, incinta, per poi trascorrere un altro periodo di esilio oltreoceano, prima nella comunità italiana di Staten Island, a New York, e poi in varie parti del mondo. ro già prima della sua morte nel 1882, autentico mito vivente , la sua figura si prestava meglio di qualsiasi altra a essere scelta come simbolo popolare: «Nella politica italiana esiste una lunga tradizione, che risale al Risorgimento, in base alla quale Garibaldi viene dipinto come un uomo onesto e onorevole ma personalmente poco accorto e politicamente inetto. Una simile immagine è stata ovviamente sfruttata in vario modo dai suoi avversari. Concedendo a Garibaldi un ruolo come simbolo morale e al contempo precludendogli quello di pensatore e stratega, si poteva contribuire a neutralizzare la sua presenza come leader di fatto o rappresentante di un autentico movimento: Garibaldi aveva fascino, si diceva, ma non avrebbe dovuto essere preso troppo sul serio. E tuttavia questa immagine, collocata in una luce più positiva, funzionò ugualmente in suo favore e venne alimentata dalla sinistra democratica, rafforzando il suo status di figura genuinamente popolare. Diversamente da Cavour, da Mazzini e dalla maggior parte degli altri capi del movimento risorgimentale, Garibaldi poteva essere considerato un uomo del popolo : poco istruito, non raffinato, con un educazione semplice e un modo di fare modesto. [ ] L aspetto più importante sta forse nel fatto che la sua grande semplicità consentì di mantenere una certa distanza fra la sua presenza politica e la reazione emotiva che essa suscitava; il fatto che agisse senza calcoli nascosti fece sì che il culto per la sua persona sembrasse spontaneo, e quindi molto più genuino e potente. (Lucy Riall, Garibaldi. L invenzione di un eroe, Laterza, Roma-Bari, 2017) Garibaldi cerca di soccorrere Anita che poi morirà. UN MITO VIVENTE Tornato in Italia nel 1854, fu protagonista degli eventi che condussero all Unità d Italia. Pur avendo dovuto cedere di fronte all iniziativa piemontese, venendo strumentalizzato da Cavour (con il quale i rapporti furono sempre controversi), Garibaldi divenne sin da subito il simbolo del Risorgimento, come dimostra il fatto che, oggi, non esiste un centro abitato in Italia che non presenti una piazza, o una strada, intitolate all eroe dei due mondi. Celeberrimo in Italia e all esteApprofondisci Garibaldi, il mito e l antimito: da Nievo a Sciascia Garibaldi fu tradito, la letteratura contro l eroe 355

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento