5 LA SPEDIZIONE DEI MILLE E L’UNITÀ D’ITALIA

L Unità d Italia | CAPITOLO 14 5 LA SPEDIZIONE DEI MILLE E L UNIT D ITALIA LE ANNESSIONI Dopo la firma della pace di Zurigo, la situazione delle zone dell Italia centro-settentrionale che erano insorte e si erano pronunciate a favore dell annessione al Regno di Sardegna era rimasta in sospeso. Tornato a capo del governo nel gennaio 1860, Cavour raggiunse un nuovo accordo con Napoleone III: in cambio della non opposizione francese al mutato equilibrio nella penisola italiana, il regno sabaudo cedeva Nizza e la Savoia, una perdita territoriale alla quale il Piemonte non sarebbe stato obbligato, dopo l uscita anzitempo dei francesi dalla guerra. Nel marzo 1860, le popolazioni di Emilia, Romagna e Toscana furono chiamate a pronunciarsi, tramite un plebiscito, sul loro futuro, se cioè unirsi al Regno di Sardegna o dare vita a regni separati. La maggioranza, schiacciante, votò a favore della soluzione unitaria. QUANDO 1860 Plebisciti sull annessione al Regno di Sardegna in Emilia, Romagna e Toscana La guerra del 1859 e l Italia nell aprile del 1860 Mare Adriatico Magenta S. Martino Melegnano Solferino Palestro Montebello Battaglie principali Insurrezioni Avanzate franco-piemontesi Avanzate dei volontari di Garibaldi Fortezze del Quadrilatero Città prese dai volontari di Garibaldi Territori strappati all Impero asburgico Territori ceduti all Impero francese Territori annessi con i plebisciti del marzo 1860 Mar Tirreno Mar Ionio Lavoro sulla carta 1 Quali territori furono ceduti dal Piemonte all Impero francese? 2 Quali regioni italiane si unirono al Piemonte con i plebisciti del marzo 1860? LE AMBIZIONI DEI DEMOCRATICI Perdendo Nizza e la Savoia, ma acquisendo Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, il Regno di Sardegna aveva notevolmente ampliato i propri confini e assunto un identità pienamente italiana e nazionale. Se per Cavour, e per gli ambienti liberali e moderati di cui era espressione, tale situazione poteva già essere considerata soddisfacente, ben altro era lo stato d animo dei tanti patrioti che volevano comprendere anche lo Stato pontificio e il Regno delle Due Sicilie nel progetto unitario. Sotto osservazione finirono non tanto i possedimenti papali, a difesa dei quali sarebbero certamente intervenute le potenze cattoliche europee, quanto il regno borbonico, sul cui trono si era seduto, nel maggio del 1859, il giovane Francesco II. La Sicilia, in particolare, era da anni in stato di latente rivolta, e da lì partì l idea di due esuli siciliani in Piemonte, Francesco Crispi e Rosolino Pilo, di organizzare 353

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento