APPROFONDIAMO - CONCETTI E IDEE - Stato moderno e

Declino e ascesa. Gli opposti percorsi di Spagna e Francia | CAPITOLO 1 già impostata dai due cardinali e che puntavano a far raggiungere al re di Francia un potere sempre più forte. Tuttavia, Luigi XIV non riuscì mai ad annullare il potere delle grandi famiglie aristocratiche, né a controllare come avrebbe voluto ogni aspetto del governo e ogni angolo del suo regno. La costruzione della grande reggia di Versailles, fuori da Parigi, fu il simbolo del potere del Re Sole e del suo tentativo di controllare l aristocrazia francese, tenendola vicina a sé e, dunque, sotto controllo. Un aristocrazia di cui, d altra parte, Luigi XIV non aveva alcuna fiducia, ricordando bene quando, da bambino, era stato costretto a fuggire da Parigi durante la Fronda. Gallicanesimo Dottrina politico-religiosa che si occupava dell organizzazione della Chiesa cattolica in Francia (Chiesa gallicana). In particolare, essa contestava il potere assoluto dei papi e rivendicava l autonomia del re di Francia, soprattutto per la nomina dei vescovi. IL CONTROLLO DEL SACRO Oltre alla politica di accentramento dei poteri e di controllo della nobiltà, Luigi XIV prese decisioni cariche di conseguenze anche sul piano religioso. La sua intenzione fu quella di affermare una completa identificazione tra potere politico e potere religioso, rendendo cioè se stesso, di fatto, capo della Chiesa di Francia. Nel corso degli anni, il Re Sole diede vita a numerosi conflitti con i papi, tutti tesi a riaffermare l autonomia della Chiesa gallicana da Roma. APPROFONDIAMO CONCETTI E IDEE STATO MODERNO E ASSOLUTISMO Secondo un interpretazione della storia europea che ha a lungo dominato tra gli studiosi e nei libri di scuola, l Età moderna (1492-1848) è stata segnata dal passaggio dalla monarchia medievale, di stampo feudale, allo Stato moderno . Con quest ultima espressione si indica uno Stato in cui il potere del sovrano divenne sempre più forte, a scapito dell aristocrazia e delle autorità locali (e anche delle Chiese, sia cattolica sia protestante) e in cui si andò costituendo un apparato burocratico e di governo, formato da ministri, consigli e segretari, scelti per le loro competenze ed esperienze e non per diritto di nascita. IL POTERE DI LUIGI XIV Tale processo storico ebbe il suo culmine, secondo tale interpretazione generale, proprio nella Francia di Luigi XIV, il re che rafforzò a tal punto il proprio potere da considerarlo assoluto, e cioè sciolto da qualsiasi vincolo o limite, togliendo influenza sia al clero sia alla nobiltà francese. Secondo la tesi del sociologo Norbert Elias (18971990), la stessa costruzione della reggia di Versailles va letta come un tassello all interno della strategia del Re Sole: una gabbia dorata in cui costringere i grandi nobili a vivere, lontano dalle loro terre, secondo i dettami imposti da un rigido cerimoniale di corte, dediti giorno e notte a servire il sovrano. UN INTERPRETAZIONE SUPERATA Tale interpretazione, per quanto mantenga dei punti di validità, risulta oggi in larga parte superata. Le più recenti ricerche degli storici hanno dimostrato come l influenza dell aristocrazia e dei poteri locali non venne mai meno, per tutta l Età moderna, e che nemmeno Luigi XIV poté mai raggiungere un totale controllo dal centro, da Versailles, sull intera Francia. L assolutismo, dunque, fu una dottrina politica, un progetto che Luigi XIV e altri sovrani europei cercarono di attuare, per quanto fu loro possibile, ma che non si tramutò mai in realtà. Esso, inoltre, non fu inteso dagli uomini dell epoca come la naturale prosecuzione di un processo in corso, ovvero la costruzione di uno Stato burocratico, bensì come una deviazione, inattesa e, per molti, inaccettabile. Nel tentativo di rafforzare sempre più il proprio potere, il re e i suoi ministri finirono cioè con l ignorare volutamente leggi, prassi giuridiche, antichi privilegi e consuetudini e consolidate tradizioni, trasformandosi così in tiranni. In questo modo, si spiegano tutti i momenti di opposizione, se non di aperta rivolta, che si consumarono, tra Seicento e Settecento, prima contro i ministri dei re di Francia (Richelieu e Mazzarino) e poi contro gli stessi sovrani. 31

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento