INTERPRETARE LA STORIA - E. J. Hobsbawm, I nazionalismi di

C11 | INTERPRETARE LA STORIA > TESTO 1 | Eric J. Hobsbawm I NAZIONALISMI DI INIZIO OTTOCENTO In uno dei suoi studi più famosi, lo storico inglese Eric J. Hobsbawm (1917-2012) ha teorizzato come l evoluzione dei nazionalismi nella storia europea abbia conosciuto tre fasi distinte: la prima vide protagonista una minoranza di intellettuali, impegnati per lo più in battaglie letterarie e culturali; la seconda fu caratterizzata dalle prime azioni di concreta lotta politica; infine la terza, quella più nota, venne segnata da una più ampia partecipazione popolare. S ebbene stia oggi polarizzando l attenzione, l evolversi di nazionalità e nazionalismi all interno di Stati di antica costituzione quali Gran Bretagna e Francia non è stato ancora sufficientemente approfondito. L esistenza di tale ritardo è confermata, in Gran Bretagna, dal disinteresse votato ai problemi connessi al nazionalismo inglese termine che già di per sé suona piuttosto strano a molti orecchi , tanto più se confrontato con l attenzione che invece è stata dedicata ai nazionalismi scozzese e gallese, per tacere di quello irlandese. Per altro verso, negli ultimi anni i maggiori passi in avanti sono stati compiuti negli studi relativi ai movimenti nazionali che aspiravano a diventare Stato, e questo perlopiù sulla scorta degli studi innovativi di Hroch1 volti all analisi comparativa dei movimenti nazionali europei di ridotte dimensioni. Vi sono due punti dell analisi di questo ottimo autore che sono entrati a far parte della mia. Primo: la «coscienza nazionale evolve in maniera differenziata all interno dei diversi raggruppamenti sociali e delle regioni di un paese; diversità regionale che, unitamente alle sue motivazioni, è stata in passato notevolmente trascurata. Molti studiosi, tra l altro, sarebbero d accordo nel ritenere che, pur nella varietà dei gruppi sociali che di volta in volta sono permeati per primi dalla «coscienza nazionale , le masse popolari, cioè operai, dipendenti e contadini, lo sono invece sempre per ultimi. Secondo e in conseguenza: faccio mia la utile distinzione in tre fasi della storia dei movimenti nazionali proposta da questo autore. Nell Europa del secolo XIX, che ne vide lo sviluppo, la fase A fu di tipo puramente culturale, letterario e folclorico e non ebbe particolari ripercussioni né in campo politico né sullo stesso piano nazionale; [ ] Nella fase B ci 1 Miroslav Hroch: (n. 1932), storico ceco, autore di studi fondamentali sul tema del nazionalismo ottocentesco, come Social preconditions of national revival in Europe (1968) e European nations. Explaining their formation (2005). troviamo in presenza di un certo numero di pionieri e di militanti dell «idea nazionale e possiamo assistere ai primi passi della campagna politica a sostegno di tale idea. [ ] Nel presente lavoro, il mio interesse si rivolge prevalentemente alla fase C, quando, e non prima, i programmi nazionalistici si conquistano un consenso di massa o, se non altro, parte di quel consenso di massa che i nazionalisti sono soliti rivendicare in ogni occasione e circostanza. evidente che la transizione dalla fase B alla fase C costituisce un momento cruciale nella cronologia dei movimenti nazionali. Talvolta, come nel caso dell Irlanda, questa fase si verifica prima della creazione di uno Stato nazionale; ma probabilmente, in misura assai più frequente, si verifica dopo, quale conseguenza di tale creazione. Può anche succedere, però, come nel caso del cosiddetto Terzo Mondo, che non si verifichi neppure dopo. Nazioni e nazionalismi dal 1780. Programma, mito, realtà, Einaudi, Torino 1991 COMPRENDERE E INTERPRETARE a Per quale motivo Hobsbawm afferma che la coscienza nazionale si evolve in maniera differenziata? b Quali sono le tre fasi con cui si sviluppano i movimenti nazionali? c Perché Hobsbawm afferma che la transizione dalla fase B alla fase C , nello sviluppo dei movimenti nazionali, è quella di maggior interesse? 277

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento