Dai fatti alla Storia - volume 2

Rivoluzione e Restaurazione tra Europa e Americhe | CAPITOLO 11 QUANDO 4 ottobre 1830 Indipendenza del Belgio A iniziare l insurrezione polacca furono i cadetti della scuola degli ufficiali di Varsavia, seguiti immediatamente dal resto della popolazione. QUANDO 29 novembre 1830 Insurrezione a Varsavia mico: i sudditi belgi si vedevano nettamente discriminati rispetto a quelli olandesi, soprattutto per quanto riguardava l accesso al voto e alla carriera nelle istituzioni e nell esercito, la scelta dell olandese come lingua ufficiale, la sottrazione del settore dell istruzione all iniziativa cattolica e la politica liberistica del regno, insostenibile per l economia e l apparato produttivo belga. Dopo una serie di incidenti causati dal cattivo raccolto del 1829, nell agosto 1830 scoppiò un insurrezione a Bruxelles: furono saccheggiati edifici e distrutti vari macchinari industriali, accusati di essere causa della crescente disoccupazione. Nonostante le divisioni all interno del fronte ribelle, tra chi anelava all indipendenza e chi preferiva l annessione alla Confederazione germanica o alla Francia, re Guglielmo fu troppo lento nel reagire. L esercito inviato solo a settembre a Bruxelles non riuscì infatti a domare la situazione e il monarca si vide costretto a concedere la separazione amministrativa al Belgio. Ma le pretese degli insorti non si fermarono, e il 4 ottobre 1830 venne proclamata l indipendenza del Belgio. Nasceva così una monarchia costituzionale, affidata, come nel caso greco, a un sovrano straniero (il principe anglo-tedesco Leopoldo di Sassonia-Coburgo), ma che continuava a mantenere al suo interno la spaccatura tra fiamminghi protestanti e valloni cattolici e francofoni. Dopo lunghe trattative, il nuovo re dei belgi (sul modello di Luigi Filippo d Orléans) venne riconosciuto a livello internazionale nel 1831. L INSURREZIONE IN POLONIA Un caso di insurrezione nazionale che, invece, non ebbe successo fu quello polacco. Il Congresso di Vienna aveva imposto l unione dinastica dei territori polacchi con l Impero russo, anche se erano stati concessi ai sudditi polacchi una Costituzione, un Parlamento e un esercito autonomi e un governatore, nella persona del granduca Costantino, fratello dello zar Nicola I. La continua ingerenza di quest ultimo negli affari polacchi e la politica di russificazione portata avanti da Costantino furono all origine di un insurrezione scoppiata a Varsavia, il 29 novembre 1830, su iniziativa di alcuni militari, subito seguiti da un vasto consenso popolare. Il granduca riuscì a fuggire solo travestendosi da donna, e con lui furono scacciate dalla città tutte le truppe russe. Nei mesi successivi, lo zar Nicola rifiutò ogni proposta di accordo, favorendo in tal modo il prevalere, tra i ribelli, dell ala più radicale, la cosiddetta Società patriottica, che puntava a liberare l intera Polonia storica , vale a dire tutti i territori della vecchia confederazione polacco-lituana smembrata dalle spartizioni di fine Settecento. Se l opinione pubblica liberale europea simpatizzò con la causa polacca, come già aveva fatto per la Grecia e il Belgio, le grandi potenze decisero di non intervenire in un conflitto dal quale ritenevano di non aver nulla da guadagnare. Anche l appoggio alla rivolta da parte delle masse popolari venne meno, a causa della delusione per la mancata redistribuzione delle terre promessa dal governo provvisorio dei ribelli. L esercito inviato da Nicola I spense facilmente la rivolta, sia quella polacca sia i focolai scoppiati nel frat275

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Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento