2 GLI STATI UNITI E IL MANIFEST DESTINY

SEZIONE C | L ET DELLE RIVOLUZIONI RICAPITOLANDO 1 Che cosa prevedeva la Costituzione di Cadice? 2 Che cosa spinse Ferdinando VII a ripristinare la Costituzione del 1812? 3 In quale circostanza fu dichiarata l indipendenza del Brasile? I LIMITI DEI NUOVI STATI INDIPENDENTI I protagonisti della vita politica dei nuovi Stati indipendenti del Centro e Sud America furono i caudillos: condottieri militari che, forti della loro leadership costruita sui campi di battaglia e delle vaste reti clientelari di cui erano a capo, instaurarono governi di stampo dittatoriale. Oltre al potere dei caudillos, i nuovi Stati dovettero fare i conti con i problemi derivanti da un ancora scarso senso di appartenenza nazionale, che faceva emergere divisioni a livello politico, socio-economico e anche etnico. Fu inoltre difficile, dopo secoli di dipendenza dalla madrepatria europea, formare classi dirigenti in grado di guidare lo Stato e di governare un economia finalmente aperta al mercato internazionale. Dinanzi a tutti questi problemi, l aiuto di potenze amiche , ma non certo disinteressate, come Gran Bretagna e Stati Uniti, divenne necessario, in un contesto segnato da tensioni e da un innegabile debolezza sul piano politico-istituzionale e socio-economico. 2 QUANDO dicembre 1823 Il presidente James Monroe presenta la dottrina Monroe Il presidente James Monroe, in un dipinto di Clyde O. DeLand. GLI STATI UNITI E IL MANIFEST DESTINY L ESPANSIONE TERRITORIALE Dopo essersi conquistati l indipendenza dalla Gran Bretagna (> C8), gli Stati Uniti conobbero una fase di consolidamento istituzionale e di pressoché inarrestabile espansione territoriale. Attraverso le cosiddette guerre indiane , gli ex coloni inglesi sconfissero le varie popolazioni di pellerossa che abitavano i territori posti a est del fiume Mississippi, passati agli Stati Uniti dopo il trattato di Parigi del 1783. Dopo la sconfitta nella battaglia di Fallen Timbers (1794), le varie tribù che popolavano quelle regioni furono costrette a firmare un trattato di pace, grazie al quale gli Stati Uniti entrarono in possesso di una vasta area, che comprendeva gran parte dell Ohio, assieme al Michigan e all Illinois (dove pochi anni dopo sarebbe stata fondata la città di Chicago). I conflitti con le tribù dei pellerossa continuarono comunque anche negli anni successivi, risolvendosi però sempre con la vittoria americana e l imposizione di umilianti condizioni di pace per gli indiani. Nel 1803, durante la presidenza di Thomas Jefferson, gli Stati Uniti comprarono dalla Francia l intero territorio della Louisiana, per una cifra che si aggirava intorno ai 15 milioni di dollari. L espansione americana verso ovest sarebbe continuata per tutto il XIX secolo, condotta e ottenuta con vari mezzi: acquisizione di territori in seguito a trattati internazionali (la Florida dalla Spagna, nel 1819, e l Oregon dalla Gran Bretagna, nel 1846); ammissione nell Unione di Stati nati indipendenti (il Missouri, nel 1820, e il Texas, dopo la guerra di secessione dal Messico, nel 1836); conquista militare di vastissimi territori sottratti al Messico, tra il 1846 e il 1848, e nei quali sarebbero sorti in seguito gli Stati di California (1850), Nevada (1864), Colorado (1876), Utah (1896), Arizona e New Mexico (1912). LA DOTTRINA MONROE Negli stessi anni in cui le ex colonie del Centro e del Sud America si conquistavano l indipendenza dalla Spagna, gli Stati Uniti erano ormai pronti a recitare un ruolo da protagonisti anche al di fuori dei propri confini. Nel dicembre 1823, il presidente James Monroe pronunciò di fronte al Congresso un discorso destinato a rimanere famoso, delineando un progetto politico che in seguito venne denominato dottrina Monroe (> F ) e che è stato riassunto nella formula L America agli americani . In quel discorso, Monroe si rivolse alle potenze europee invitandole a non intervenire più in alcun modo nel continente americano, in cambio gli Stati Uniti non si sarebbero intromessi negli affari del vecchio continente. 260

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento