4 LA FRANCIA DI RICHELIEU

SEZIONE A | IL SISTEMA DELL EQUILIBRIO EUROPEO E LE RELAZIONI GLOBALI UNA CORTE CAOTICA A dispetto delle previsioni, che avevano immaginato un regno breve, il debole Carlo II rimase sul trono di Spagna per 35 anni (1665-1700). Durante la sua tormentata esistenza, lo sfortunato sovrano rimase in balìa di una serie di personaggi che tentarono di controllarlo, manovrarlo e, in pratica, di sostituirsi a lui. Nei primi anni, fu molto forte l influenza della regina madre, Marianna, che di fatto governò al posto del figlio. Negli anni successivi, vari ministri si contesero il ruolo di favorito del sovrano, all interno di una corte caotica, in cui non vi era più un valido a dominare incontrastato e il gioco delle fazioni si era fatto ancora più incerto. Un ruolo di spicco venne giocato dal fratellastro di Carlo II, don Giovanni d Austria, figlio illegittimo di Filippo IV, grande nemico della regina madre e primo ministro del re dal 1677 al 1679. RICAPITOLANDO 1 Quali problemi psico-fisici affliggevano Carlo II? 2 Quali personalità ebbero una decisiva influenza su Carlo II? LA FINE DI UNA DINASTIA L attesa morte di Carlo II giunse infine il 1° novembre 1700. Nonostante due matrimoni, prima con una nobildonna francese e poi con una tedesca, il sovrano non era riuscito a generare un erede. Con la sua morte, si estinse quella che era stata la dinastia più potente e influente della storia europea nel Cinquecento e nel Seicento. Il ramo degli Asburgo di Spagna, originatosi nel 1556 in seguito alla scelta di Carlo V di dividere il suo vasto impero tra il fratello Ferdinando e il figlio Filippo II, aveva combattuto sempre al fianco dei parenti austriaci. Proprio gli Asburgo d Austria tentarono di raccogliere l eredità dei loro parenti spagnoli, trovandosi però contro, ancora una volta, il nemico francese: fu questa l origine della Guerra di Successione spagnola (1701-14) (> C3.3). 4 QUANDO 1598 Editto di Nantes Ugonotti Con questo termine si definivano i sostenitori della fede calvinista in Francia. Enrico IV, primo sovrano di Francia della dinastia dei Borbone. Per poter diventare re, Enrico si convertì dal calvinismo alla fede cattolica. 26 LA FRANCIA DI RICHELIEU L ASSASSINIO DI ENRICO IV La seconda metà del Cinquecento rappresentò un periodo drammatico e di profonda crisi per la Francia. Dilaniato dalle guerre di religione, il regno sembrò raggiungere una nuova stabilità con l ascesa al trono, nel 1589, di Enrico IV, primo sovrano della dinastia dei Borbone. Capo delle forze ugonotte durante la guerra appena conclusa, il nuovo re si convertì al cattolicesimo, per essere incoronato e ricevere l approvazione del papa, ma garantì ai suoi vecchi compagni di fede condizioni di pace molto favorevoli, attraverso l Editto di Nantes (1598). Tale editto riconosceva il cattolicesimo come religione ufficiale di Francia, ma garantiva anche agli ugonotti libertà di coscienza in tutto il regno, e libertà di culto in luoghi prestabiliti. Soprattutto, l Editto di Nantes consegnava agli ugonotti una serie di fortezze dislocate lungo il territorio francese, come garanzia per la loro sicurezza. Durante il suo regno, Enrico IV tentò di ridare alla Francia una stabilità economica, oltre che la pace civile e religiosa. Tuttavia, le divisioni che avevano lacerato il paese nei decenni precedenti non erano ancora state superate, e anzi si andavano diffondendo teorie, tra intellettuali e pensatori, secondo le quali uccidere un sovrano colpevole di esercitare in maniera tirannica il proprio potere era non solo legittimo, bensì giusto. Si tratta di un fenomeno culturale europeo, che coinvolse sia pensatori protestanti, come lo scozzese George Buchanan (1506-82), sia cattolici, come il gesuita spagnolo Juan de Mariana (1535-1624). Visto sempre come un ex ugonotto dagli ambienti cattolici più intransigenti, Enrico IV venne assassinato proprio da un fanatico cattolico, Fran ois Ravaillac, nel luglio 1610.

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento