Dai fatti alla Storia - volume 2

L età napoleonica e il Congresso di Vienna | CAPITOLO 10 Approfondisci VIDEO Charles-Maurice de Talleyrand Un ritratto di Charles-Maurice de Talleyrand, che al Congresso di Vienna riuscì a contenere le rivendicazioni dei vincitori, salvando il prestigio della Francia. I CAMBIAMENTI TERRITORIALI Due furono, su tutti, i grandi protagonisti del Congresso di Vienna. Da un lato, il cancelliere austriaco Klemens von Metternich, principale esponente delle forze che si proponevano di restaurare gli antichi poteri e dinastie e di cancellare l eredità napoleonica; dall altro, il principe Charles-Maurice de Talleyrand, rappresentante della Francia. Il curriculum politico di quest ultimo mostrava chiaramente la sua abilità politica e diplomatica: rappresentante del Primo Stato, in quanto vescovo, agli Stati Generali del 1789, era stato poi membro dell Assemblea nazionale costituente, aveva promosso la legge sulla confisca dei beni del clero, aveva operato come ministro degli Esteri sotto Napoleone e, infine, era stato tra i principali artefici dell abdicazione dello stesso generale e del ritorno dei Borbone. Talleyrand riuscì, nel Congresso di Vienna, a far passare la Francia come una vittima, anch essa, della sete di potere di Napoleone, convincendo le altre potenze a non punirla eccessivamente ma anzi a preoccuparsi di stabilizzarne il governo. Fu così dunque che il Congresso decise per il ritorno dei Borbone sul trono e per il ristabilimento dei confini alla situazione del 1792. Tuttavia, dopo il momentaneo ritorno di Napoleone e la sua definitiva sconfitta, alla Francia venne imposta la perdita di alcuni territori, lungo il Reno e in Savoia. L impero austriaco, erede dello scomparso Sacro romano impero, ritornò in possesso della Lombardia, cui aggiunse tutti i territori che erano stati parte della Repubblica di Venezia: nasceva così il regno lombardo-veneto, aggregato alla corona degli Asburgo. Oltre a rientrare in Piemonte e Sardegna, i Savoia acquisirono i territori dell ex Repubblica di Genova, mentre i ducati di Parma-Piacenza e di Modena vennero assegnati, a titolo vitalizio, rispettivamente a Maria Luisa d Asburgo (mo- I confini europei prima della Rivoluzione francese Mare del Nord Mar Baltico Oceano Atantico Mar Nero Mar Mediterraneo 249

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Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento