APPROFONDIAMO - CONCETTI E IDEE - La Rivoluzione con la “R”

La Rivoluzione francese | CAPITOLO 9 QUANDO 25 dicembre 1799 Entra in vigore la Costituzione dell anno VIII RICAPITOLANDO 1 Come si concluse la spedizione di Napoleone in Egitto? 2 Che cosa fu stabilito dalla Costituzione dell anno VIII? Che cos è il Terzo Stato?, pianificò un atto di forza per rovesciare il Direttorio. Per farlo, però, gli occorreva l appoggio del generale mai sconfitto, che aveva in pugno l esercito. Fu così dunque che il potere, in quel novembre del 1799, fu assunto da un terzetto di autoproclamatisi consoli : Sieyès, il giurista Roger Ducos e Napoleone Bonaparte. LA COSTITUZIONE DELL ANNO VIII Secondo la maggioranza degli storici, fu il colpo di Stato del 18 brumaio a sancire la definitiva fine della Rivoluzione francese (> A ). Un lungo e tragico decennio si concludeva così all ombra della figura, già poderosa, di Napoleone Bonaparte, la cui posizione di forza venne confermata anche dalla nuova Costituzione. La Costituzione dell anno VIII, quarta e ultima della Rivoluzione, entrò in vigore il 25 dicembre 1799. Il controllo delle due assemblee legislative venne assegnato ai tre consoli. La carica di primo console, e quindi di capo dello Stato, venne riconosciuta a Napoleone. APPROFONDIAMO CONCETTI E IDEE LA RIVOLUZIONE CON LA R MAIUSCOLA La Rivoluzione francese è stata certamente il tema più studiato e più dibattuto dell intera Storia moderna (1492-1848). Su di essa sono stati scritti e si continuano a scrivere, ancora oggi, un numero impressionante di libri, saggi, articoli e testi di vario tipo. stata tradizionalmente intesa come un evento spartiacque , e cioè un evento che segna un prima e un poi , dopo il quale la Storia intraprende un percorso diverso e innovativo. La Rivoluzione francese ha segnato la fine dell Antico Regime e l inizio di un nuovo modo di concepire la politica (con le prime definizioni di Destra e Sinistra basate sulla posizione delle diverse forze nell Assemblea legislativa) e la società, con l affermazione di principi fondamentali e di un insieme di diritti e di libertà individuali inalienabili. Ma oltre a questo, è stata la Rivoluzione con la R maiuscola, e cioè la rivoluzione per antonomasia, rispetto alla quale sono state lette molte altre rivoluzioni, precedenti e successive. Conseguenza di ciò è stata la lunga battaglia ideologica che si è combattuta tra gli studiosi per interpretare i fatti del decennio francese. LE DIVERSE INTERPRETAZIONI DELLA RIVOLUZIONE A lungo ha dominato, nelle ricerche degli studiosi e nei manuali di scuola e università, la visione classica della Rivoluzione, concepita come quello che Karl Marx definiva conflitto di classe , tra i ceti emergenti (la borghesia) e i ceti intenti a difendere i loro privilegi (clero e nobiltà). Tale visione è stata sottoposta a dura critica e in larga parte superata a partire dagli anni Settanta del Novecento. Fondamentale in tal senso è stato il ruolo dello storico francese Fran ois Furet, la cui Critica della Rivoluzione francese ha dato il via a una nuova visione, in cui la Rivoluzione non è vista tanto come un conflitto sociale, ma piuttosto come un conflitto politico, in cui si scontrarono interessi contrapposti che andavano oltre le differenze di ricchezza e di ceto. Tale cambiamento di interpretazione ha portato, in alcuni casi, a una netta condanna di alcuni elementi e di certe fasi della Rivoluzione francese, in particolar modo del periodo del Terrore. Di questo evento si continua a scrivere ogni anno e in tutto il mondo, sviscerandone qualsiasi aspetto: il linguaggio politico, i simboli, l uso della storia, la presenza di animali e piante, il ruolo delle donne, e molti altri. A conferma che, nonostante i dibattiti e le divisioni tra gli studiosi, nessuno o ha potuto mai metterne in n dubbio la centralità per la storia occidentale. Pierre-Antoine e Jean-Baptiste Lesueur, I rivoluzionari piantano l albero della libertà, in un incisione del 1789. Approfondisci gtvp.it/21storia02-05 225

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento