Dai fatti alla Storia - volume 2

SEZIONE C | L ET DELLE RIVOLUZIONI Il generale Bonaparte al Consiglio dei Cinquecento a St. Cloud, il 18 brumaio, in un dipinto di Fran ois Bouchot. QUANDO 9 novembre 1799 Colpo di LA FINE DEL TRIENNIO GIACOBINO La resistenza inglese e l entrata in guerra della Russia (1798) permisero la nascita di una seconda coalizione antifrancese. A questo punto, il Direttorio fu costretto a richiamare in Francia il grosso delle sue truppe, comprese quelle rimaste di stanza in Italia. Ormai prive della protezione militare e minate sia da problemi interni, sia dalla pressione delle forze controrivoluzionarie, le Repubbliche sorelle caddero tutte in breve tempo, sancendo così la fine del cosiddetto Triennio giacobino in Italia (1796-99). Aristocratici e membri del clero, desiderosi di riconquistare il vecchio potere, spinsero le popolazioni alla rivolta, puntando in particolare su due elementi: la fedeltà verso i legittimi sovrani, da poco scacciati dai francesi, e la devozione ai simboli della religione tradizionale, su tutti il culto della Vergine Maria e dei santi. Per esempio, le bande armate che portarono alla caduta della Repubblica napoletana nel giugno 1799 si autodefinirono sanfediste , in riferimento alla loro obbedienza alla Santa Fede . IL COLPO DI STATO DEL 18 BRUMAIO Mentre le truppe impegnate nelle campagne di terra in Italia e in Egitto raccoglievano vittorie, la situazione interna in Francia era quanto mai caotica. Nell arco di due anni, tra il settembre 1797 e il novembre 1799, si verificarono ben tre colpi di Stato. I primi due furono voluti direttamente dal Direttorio che, con l appoggio dell esercito, annullò i risultati delle elezioni del 1797 (in cui avevano vinto i monarchici) e del 1798 (in cui invece aveva vinto la forza opposta, ovvero i giacobini). Il terzo colpo di Stato, quello del 18 brumaio (9 novembre) 1799, fu invece ordito ai danni dello stesso Direttorio. Nelle campagne divampava il banditismo e il governo cercava faticosamente di tenere a bada gli opposti estremismi di destra (monarchici) e di sinistra (giacobini). In tale situazione di caos, l abate Sieyès, già celebre per il suo pamphlet Stato che destituisce il Direttorio Le Costituzioni rivoluzionarie 1791 1793 (anno I) 1795 (anno III) 1799 (anno VIII) Forma di governo Monarchia costituzionale Repubblica Repubblica Repubblica (molto debole) Durata 1791-93 Mai entrata in vigore 1795-99 1799-1802 Suffragio Per censo Universale maschile Per censo Di fatto scompaiono le elezioni Potere legislativo Camera legislativa Camera legislativa Parlamento bicamerale Corpo legislativo, ma di fatto era esercitato dai consoli Potere esecutivo Re, ma con funzioni limitate Corpo esecutivo, eletto anch esso a suffragio universale maschile Direttorio, composto da 5 membri Tre consoli Caratteristiche Prima Costituzione della Francia rivoluzionaria Costituzione molto avanzata in senso democratico Orientamento moderato. Limitate la libertà di stampa e di associazione Dà inizio al regime personale di Napoleone, cui è assegnata la carica di primo console 224

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento