Dai fatti alla Storia - volume 2

SEZIONE C | L ET DELLE RIVOLUZIONI Babeuf cercò di suicidarsi prima di salire sul patibolo. Si ferì davanti ai giudici mentre leggevano la sentenza di condanna. QUANDO 1797 Pace di Campoformio Approfondisci Pio VI 222 attuò una serie di misure repressive sia contro i monarchici sia contro i repubblicani radicali, definiti genericamente giacobini. Nel 1796 venne inoltre sventata una congiura, la cosiddetta congiura degli eguali , guidata dal giornalista Fran ois-No l Babeuf (1760-97), conosciuto anche con il soprannome di Gracchus Babeuf in omaggio ai fratelli Gracchi, riformatori e tribuni della plebe romani, e dal patriota toscano Filippo Buonarroti (1761-1837). Con l appoggio di diversi montagnardi, essi teorizzarono una società di eguali , un programma utopistico che prevedeva l abolizione della proprietà privata e la comunanza dei beni, come misura ultima per combattere la povertà e creare un nuovo consenso. Babeuf venne catturato il 10 maggio e, l anno successivo, condannato a morte assieme ad altri protagonisti della congiura. Buonarroti tentò invano di sollevare l opinione pubblica a favore dei cospiratori, ma fu infine costretto all esilio. LA SVOLTA MILITARE Ormai da anni sotto attacco delle potenze straniere, la Francia del Direttorio decise di imprimere una svolta, passando al contrattacco. Si decise così di formare due eserciti: uno, di gran lunga più potente, cui fu affidato il compito di varcare il Reno e attaccare le truppe austriache; l altro doveva invece valicare le Alpi e invadere il Piemonte, minacciando anche la Lombardia. Mentre il primo esercito incontrò molte difficoltà e fu infine costretto a ripiegare, il secondo esercito fu protagonista di un inarrestabile serie di successi. Tale armata era stata affidata a un generale originario della Corsica e che già si era distinto nell ottobre 1795 nel sedare un insurrezione di stampo monarchico scoppiata a Parigi: il suo nome era Napoleone Bonaparte. Dopo aver costretto alla resa il regno di Sardegna, aver invaso la Lombardia e i territori padani dello Stato della Chiesa (che si era anch esso schierato contro la Francia) e aver conquistato Milano e Mantova, l esercito di Napoleone minacciava di raggiungere Vienna da sud. L Austria fu così costretta a firmare la pace di Campoformio (17 ottobre 1797), un trattato molto importante anche per la storia d Italia: l Impero dovette riconoscere la sovranità francese sui Paesi Bassi meridionali e sulla Lombardia, ma ebbe in cambio i territori della Repubblica di Venezia, che così conobbe la fine della sua millenaria storia di Stato indipendente; dal regno di Sardegna, la Francia aveva già ottenuto Nizza e la Savoia. LA RIVOLUZIONE IN ITALIA La pace di Campoformio non pose fine all avanzata dell esercito napoleonico, che proseguì verso sud, investendo tutta la Penisola italiana. Sulla scia delle vittorie e sotto l influenza degli ideali rivoluzionari che dalla Francia erano arrivati fino in Italia, le dinastie regnanti e i governi sconfitti vennero sostituiti da una serie di repubbliche, anche dette Repubbliche sorelle . Nei territori appartenuti ai ducati padani e a quelli confinanti sotto la giurisdizione papale (Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia) venne proclamata la Repubblica cispadana, poi detta cisalpina, la prima della Storia a utilizzare il tricolore verde, bianco e rosso. In maniera simile, si formarono la Repubblica ligure, sulle rovine dell antico governo oligarchico di Genova, la Repubblica romana (febbraio 1798) con l espulsione e l esilio di papa Pio VI e, infine, la

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento