LA FONTE - Le parole di Robespierre

La Rivoluzione francese | CAPITOLO 9 Approfondisci Intervista impossibile a Robespierre QUANDO 1794 Robespierre e SaintJust vengono ghigliottinati paura dei traditori, oltre che assai vendicativo nei confronti dei suoi diretti avversari. Proprio l esecuzione sulla ghigliottina di Georges Jacques Danton, uno dei capi storici della Rivoluzione ed esponente di spicco dei cosiddetti indulgenti (che volevano la fine del Terrore), aumentò la preoccupazione tra le fila dei sopravvissuti della Convenzione e degli stessi membri del Comitato di salute pubblica. Timorosi di fare la stessa fine, essi ordirono una congiura, che si materializzò tra l 8 e il 9 del mese di Termidoro (26-27 luglio 1794): Robespierre e Saint-Just vennero arrestati e ghigliottinati (> F ), uccisi dalla stessa macchi- LA FONTE Le parole di Robespierre Il 5 febbraio 1794, pochi mesi prima di venire ghigliottinato, Robespierre pronunciò un discorso dinanzi alla Convenzione, di cui presentiamo un estratto. Da queste parole, emergono con chiarezza le idee politiche del leader giacobino e i temi che dominavano durante la stagione del Terrore. Noi vogliamo sostituire nel nostro paese la morale all egoismo, la probità all onore, i princìpi agli usi, i doveri alle comodità, l impero della ragione alla tirannia della moda, lo sprezzo del vizio allo sprezzo della disgrazia, la fierezza all insolenza, la grandezza d animo alla vanità, l amore della gloria all amore del denaro [ ] un popolo magnanimo, potente, felice ad un popolo amabile, frivolo, miserabile, cioè tutte le virtù e tutti i miracoli della repubblica a tutti i vizi e a tutte le ridicolezze della monarchia. [ ] Che specie di governo può realizzare questi prodigi? Solo il governo democratico e repubblicano: motti sinonimi, malgrado l abuso del linguaggio volgare. [ ] La democrazia è uno stato in cui il popolo, sovrano, guidato da leggi che sono opera sua, fa egli stesso tutto quello che può ben fare, e mediante delegati tutto quello che non può fare direttamente. dunque nei principi del governo democratico che dovete cercare le regole della vostra condotta politica. Ma per fondare e consolidare tra noi la democrazia, per arrivare al regno pacifico delle leggi costituzionali, occorre terminare la guerra della libertà contro la tirannia, attraversare felicemente le tempeste della rivoluzione: tale lo scopo del sistema rivoluzionario che avete organizzato. Dovete dunque regolare la vostra condotta sulle circostanze tempestose in cui si trova la repubblica, ed il piano della vostra amministrazione deve essere il risultato dello spirito rivoluzionario combinato coi principi generali della democrazia. Maximilien de Robespierre, Oeuvres recuillies et annotées, a cura di A. Vermorel, Parigi 1867. Traduzione italiana in M. Bendiscioli, A. Gallia, Documenti di storia moderna, 1492-1815, Mursia, Milano 1971 Robespierre elenca le virtù necessarie affinché il governo democratico e repubblicano prosperi, contro i vizi della monarchia e del governo del passato. Solo rendendo più solida e stabile la democrazia, si potrà finalmente considerare conclusa la Rivoluzione. Combinare lo spirito rivoluzionario e i principi generali della democrazia deve essere l obiettivo di tutti i cittadini. INTERROGHIAMO LA FONTE 1 In che cosa si differenzia un governo democratico dalla monarchia secondo Robespierre? 2 Che cos è la virtù per Robespierre? 219

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento