1 LE RAGIONI DI UNA CRISI

La Rivoluzione francese | CAPITOLO 9 1 Approfondisci Robert-Jacques Turgot Un ritratto di Jacques Necker del pittore Joseph-Siffred Duplessis. Necker dopo lo scoppio della Rivoluzione si ritirò a vita privata. QUANDO 1774-75 Grande carestia e guerra delle farine Il testo della Dichiarazione dei diritti dell uomo e del cittadino, inciso su tavole di marmo. LE RAGIONI DI UNA CRISI LA CRISI ECONOMICA La Francia della seconda metà del Settecento attraversava un periodo di grave difficoltà, innanzitutto, dal punto di vista economico. Dopo tanti anni di guerre e di fronte a spese crescenti dovute al mantenimento della corte di Versailles e dell apparato burocratico e amministrativo, il paese si trovava in una condizione di pesante deficit. Per far fronte a tale situazione, il re Luigi XVI, salito sul trono nel 1774, si affidò nel corso degli anni a diversi ministri delle finanze, incaricati di trovare la soluzione migliore per superare il momento di difficoltà. Tra di essi, grande rilevanza assunsero due figure: Jacques Turgot (in carica dal 1774 al 1776) e il suo successore Jacques Necker (ministro dal 1776 al 1781). Entrambi influenzati dalla cultura illuminista e da idee riformatrici, proposero al re strade diverse per uscire dalla crisi. Turgot cercò di riformare il sistema fiscale, incontrando però l opposizione dei ceti abbienti e privilegiati, sui quali avrebbe dovuto pesare maggiormente il prelievo. Inoltre, propose piani di liberalizzazione del commercio, che prevedevano l abbattimento delle dogane e l eliminazione di alcuni vincoli come il controllo dei prezzi, ma anche in questo caso ebbe scarso successo. Dal canto suo, Necker si trovò di fronte a una situazione ancor più difficile, perché costretto a reperire i fondi necessari per finanziare l esercito francese impegnato al fianco dei coloni americani, durante la Guerra d indipendenza (> C8) contro la Gran Bretagna. Il ministro si vide così costretto a ricorrere ai prestiti di grandi banchieri, che imponevano altissimi tassi d interesse, ma cercò anche di risparmiare su altri fronti. Fu così che propose di tagliare i costi della corte, i benefici di chi ci viveva e anche talune cariche amministrative non necessarie. L esperienza di Necker come ministro, durata comunque più di quella del suo predecessore, si concluse nel 1781, di fronte alle proteste di larga parte della nobiltà contro una decisione presa dallo stesso Necker: la pubblicazione di un rendiconto con il bilancio dello Stato, in cui comparivano tutte le pensioni e le grazie concesse dal re ai nobili e che gravavano sui conti pubblici. LE CARESTIE E LA CRISI DEL SETTORE MANIFATTURIERO Accanto alle preoccupazioni generate dal dissesto delle finanze e dalla pressione fiscale che ne era diretta conseguenza, la Francia di quegli anni dovette misurarsi anche con il problema della povertà, che affliggeva una parte importante della popolazione. In particolare, una serie di cattivi raccolti e la grande carestia dell inverno 1774-75 portarono alla cosiddetta guerra delle farine : una serie di sommosse popolari verificatesi in diverse zone del paese tra aprile e maggio del 1775 e causate dalla scarsità del raccolto e dal conseguente aumento del prezzo del pane. La Francia era inoltre investita da una più generale crisi economica che coinvolgeva l intera Europa. In una fase di grande crescita demografica, con il cibo che scarseggiava nelle campagne e con l aumento dei prezzi, grandi masse di contadini si trasferirono nelle città. Ma anche lì trovarono una situazione difficile, in cui era complicato trovare un lavoro a causa della crisi del settore manifatturiero, colpito dalla concorrenza inglese (> C7.2). PRIVILEGI E CETI EMERGENTI Oltre alle difficoltà nell economia, la Francia era alle prese anche con una grave crisi politica. Il potere del re si era rafforzato con il passare dei secoli, grazie all operato dapprima dei ministri favoriti Richelieu 207

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento