Dai fatti alla Storia - volume 2

SEZIONE B | IL TRAMONTO DELL ANCIEN R GIME E LA VIA ALLA MODERNIT INDUSTRIALE Il re di Prussia Federico II in compagnia di Voltaire nel Palazzo di Sanssouci a Potsdam, in Brandeburgo. L AMICO DI VOLTAIRE In conflitto con il padre, Federico Guglielmo I, il giovane Federico II aveva mostrato insofferenza verso la rigida educazione luterana pensata per lui, prediligendo invece una cultura umanistica, rivolta alle lettere e alla musica. Circondatosi ben presto di intellettuali illuministi e legato da un amicizia a livello personale con Voltaire (> C5.4), una volta succeduto al padre utilizzò la fama che già lo contraddistingueva per costruirsi l immagine del sovrano illuminato con cui ancora adesso, a secoli di distanza, è ricordato. Gli storici hanno parlato di Federico II come di un abile propagandista di se stesso, bravissimo nel dare forma alla sua propria fama di sovrano tollerante, in ambito religioso ma anche per quel che concerneva la libertà di stampa, e allo stesso tempo pronto a difendere i commerci e le manifatture del proprio paese, a favorire l allargamento dell istruzione, a combattere l uso della tortura e della pena di morte, a costruire canali e strade, a bonificare terreni paludosi. Simboli della vivacità culturale del regno di Federico II furono l Accademia delle scienze di Berlino, dove furono accolti illuministi provenienti da tutta Europa, e la presenza, fisica e culturale, del grande filosofo Immanuel Kant (1724-1804), nato a K nigsberg, nella Prussia orientale (attuale Lituania). A trovare rifugio nel regno di Federico II furono vari perseguitati per motivi religiosi, dai calvinisti agli ebrei, fino ai gesuiti, espulsi da molti Stati europei negli anni Sessanta del Settecento. I REALI OBIETTIVI DEL SOVRANO Per quanto l influenza del pensiero illuminista sia stata forte per Federico II e pur sottolineando quanto egli fece per metterne in pratica alcuni principi, va tuttavia evidenziato come i reali obiettivi che il sovrano perseguì furono altri. Il principale tra di essi rimase sempre quello di rendere la Prussia una grande potenza a livello europeo, come conferma d altra parte il numero di guerre combattute, e vinte, durante il suo regno. Per raggiungere tale obiettivo, e dunque per far diventare sempre più forte e all avanguardia il suo esercito, Federico II fece potenziare e rendere più efficiente il sistema fiscale, coinvolse sempre di più gli junker, la piccola nobiltà di campagna, nelle sue imprese militari e creò una serie di accademie militari, in cui andavano formati gli ufficiali dell esercito. Per ottenere obbedienza e rapidità di esecuzione ai comandi, il sovrano dovette garantire agli junker la tutela del loro Federico il Grande al flauto durante un concerto a corte. Il sovrano di Prussia era un appassionato musicista e compositore, amava suonare ed esibirsi di fronte alla sua corte: in questo quadro è ritratto in una sala del Palazzo di Sanssouci, a Potsdam. Il dipinto è di Adolf von Menzel, 1852. 140

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento